Confortola all'Aprica: mai più sul K2

Sabato, 11 Aprile, 2009 - 00:00
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Davanti alla platea gremita della sala congressi al Centro Direzionale, Marco Confortola ha narrato ieri sera 11 aprile 2009, alla sua maniera schietta e un po' rustica, la vicenda dei lunghi - e alla fine tremendi - giorni che lo hanno portato a salire e scendere il K2, "la montagna degli Italiani", seconda vetta più alta del mondo, ma prima per difficoltà tecniche.

Presentato dal presidente della sezione CAI di Aprica, Luigino Negri, che ha voluto e favorito l'incontro in collaborazione con il Comune (presenti anche il sindaco Carla Cioccarelli e l'assessore Dino Negri), l'esuberante Marco ha raccolto numerosi e convinti applausi.
Quel che è successo tra la fine di luglio e i primi di agosto del 2008 è passato sullo schermo gigante in un filmato di circa un'ora montato da Sky in forma d'intervista, intervallata dalle immagini girate dai componenti della spedizione. Bene in vista, nel corso del colloquio con l'intervistatore, i piedi amputati di Confortola con le calze, poggiati su un cuscino, ridotti dalla misura 43 a quella di 35 causa il congelamento patito nel corso della notte più drammatica a quota 8400.
Al termine della proiezione c'è stato un lungo dialogo con il pubblico presente in sala, che ha rivolto all'alpinista 37enne di Uzza in Valfurva (SO) le più disparate domande sulla sua avventura. Se il carattere e la volontà di ferro dell'atleta nel recupero della piena efficienza fisica gli fanno dire che certamente sarà presto di nuovo in parete, con ogni probabilità per una missione scintifica sull'Everest con Silvio Mondinelli, di un'altra cosa egli è certo: "Non salirò mai più il K2. Con me è stato abbastanza clemente (non così con diversi altri della cordata) e mi ha risparmiato, ma ho dovuto superare il limite delle mie forze e far ricorso a risorse mentali raschiando il fondo della pentola fino a bucarla".
Confortola ha infine mostrato una copia del suo libro "Giorni di ghiaccio", appena uscito e presentato anche poche ore prima in tv nella trasmissione "Quelli che il calcio".

Commenti

Ritratto di Varasc.it

Per coincidenza, me l'hanno appena regalato gli amici della libreria Vittorio Giovannacci di Biella, una gradita sorpresa..

Non ho ancora avuto modo di leggerlo, ma come tutti ho seguito la vicenda. Le foto sono molto belle.
Peccato che, come ne "K2 il nodo infinito", un altro libro legato a questa montagna debba raccontare una tragedia..

Marco

Marco
www.varasc.it

Una salus victis, nullam sperare salutem