Grande Sassière

Ritratto di francorossi.geologo
francorossi.geologo
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Difficoltà: 
T4
Quota di partenza: 
2 280 m
Quota di arrivo: 
3 751 m
Dislivello: 
1 471 m
Tempo di salita o complessivo*: 
6h00'
Tempo di discesa: 
4h00'

Introduzione

Forse è la più alta vetta delle Alpi raggiungibile, nel periodo più favorevole, su tracce di sentiero (difficoltà EE)! Per questo è molto frequentata. Ovviamente in presenza di neve o ghiaccio, soprattutto sul pendio terminale sotto la vetta, l'impegno richiesto per la gita è decisamente superiore e in linea con una cima di oltre 3700 metri. Visto il dislivello e il tempo necessario in auto dall'Italia, si consiglia di suddividere la gita in due giorni, bivaccando alla depressione a quota 3100 circa, dove si trovano muretti a secco che proteggono dalle eventuali brezze, rendendo in genere inutile la tenda e permettendo un bivacco sotto le stelle davvero suggestivo. Per chi ama un percorso più alpinistico e solitario è possibile la lunga traversata (4 km!) per le cresta E in salita (PD) e W in discesa, con partenza e arrivo nella medesima località di Saut.

Descrizione

Il sentiero, dal parcheggio di Saut, è perpendicolare alla strada, dopo un campo recintato per le mucche, e sale ripido nel prato conducendo al costone sud-ovest della Grande Sassière; dopo un primo salto, sempre su sentiero con ometti, la cresta spiana e la si segue integralmente fino ad una larga depressione a quota 3100, dove si può volendo bivaccare. Il giorno seguente si percorre la parte superiore del crestone, a volte usando le mani sulle roccette, ma sempre su sentiero ben marcato fino a saldarsi alla cresta ovest vera e propria della montagna; ci si mantiene sul fianco destro del ghiacciaio, a seconda delle condizioni su neve o detriti, in questo ultimo caso esiste traccia di sentiero a causa dei numerosi passaggi. Nell'ultimo tratto la cresta si impenna e il sentiero si fa via via più ripido fino in vetta (in caso di neve ghiacciata questo ultimo tratto può essere piuttosto problematico). Panorama grandioso.
Discesa per lo stesso itinerario.

Informazioni generali

Segnavia: -
Tipologia percorso: a/r
Periodo consigliato: giugno, luglio, agosto, settembre
Pericolo Oggettivo:
Esposizione al sole: ovest
Attrezzatura: ramponi, piccozza, corda

Riferimenti bibliografici

  • A.Giorgetta, Alpi Graie Centrali, Guida dei Monti d'Italia, Milano, 1985

Accesso stradale

Dalla Val d'Isere (in genere dall'Italia conviene accedervi dal Passo del Piccolo San Bernardo), dopo il bivio per Tignes, sulle sponde del Lago du Chevril oltrepassata una galleria artificiale, si imbocca sulla sinistra una stradina asfaltata che conduce a Saut dove si parcheggia.

Galleria fotografica

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