Monte Coltignone

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Rita
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Data rilievo: 
22/05/2013
Difficoltà: 
T4
Quota di partenza: 
376 m
Quota di arrivo: 
1 469 m
Dislivello: 
1 262 m
Lunghezza*: 
13.00 km
Tempo di salita o complessivo*: 
3h40'
Tempo di discesa: 
3h00'

Introduzione

Il Coltignone è il monte più alto della Costiera di San Martino, un gruppo di cime che dal Pian dei Resinelli si estendono a sud sovrastando Lecco e il suo lago.
I due versanti presentano caratteristiche completamente differenti: il versante nord degrada dolcemente tra boschi di faggi e qualche conifera verso il Pian dei Resinelli. La cima, poco pronunciata, è percorsa da un sentiero con staccionata in legno che scende verso ovest alla Bocchetta di Val Verde. Da qui si forma la Punta Forcellino, che precipita sul lago con la sua imponente parete verticale.
Il versante sud è invece molto scosceso, percorso da canali erbosi e da vari spuntoni rocciosi.
Il percorso descritto, attraverso una combinazione di sentieri, risale il selvaggio versante sud per la via più diretta, raggiunta la cima scende a nord fino al Pian dei Resinelli e da qui percorre il sentiero di rientro formando un giro ad anello.

Descrizione

Dal parcheggio sovrastante il cimitero di Rancio Alta (frazione di Lecco) ad un centinaio di metri è posta una palina all’inizio di una ripida strada asfaltata che deve essere percorsa fino a trovare una sbarra gialla. La strada prosegue sterrata per un breve tratto e ad una curva è presente una palina con segnavia n. 52 per San Martino e n. 58 ferrata del Medale. Imboccare il sentiero 52 che porterà ad una sterrata con a lato reti paramassi. Ignorare la deviazione a destra per la ferrata del Medale e continuare in piano finché, poco più avanti, presso un altarino con Madonna, il sentiero volge a destra e inizia a salire con diverse svolte nel bosco in direzione ovest. Prima di un tornante a destra si imbocca il “Sentiero della Vergella”, indicato con freccia appesa a un albero e da bolli gialli sugli alberi. Il sentiero si inoltra pianeggiante nel bosco, quindi scende per un breve tratto e poco più avanti, sulla destra, passata una palestra di roccia, si alza fino alla prima paretina, piuttosto verticale ed esposta ma non difficile, che rappresenta comunque il tratto più delicato del percorso. Il sentiero continua tra salti di roccia e tracce di sentiero, molto ripido ma non esposto, fino ad arrivare sotto la cappella della Madonna del Carmine, posta su una piazzola molto panoramica.
Di fianco alla cappella è presente una palina indicante il “Sentiero Silvia” che si imbocca e che torna a salire abbastanza ripidamente, talvolta con l’aiuto di qualche catena.
Il sentiero percorre il costone meridionale del Monte San Martino, scende due avvallamenti e torna a salire ripido fino alla punta, detta anche “Il Crocione” per la grande croce in legno posta su una terrazza panoramica.
Dietro il Crocione, appena più avanti, in corrispondenza di una selletta si incrocia il sentiero n. 57 proveniente dal rifugio Piazza e lo si segue in direzione del Corno Medale (scritta rossa su una roccia).
Ora il percorso si fa finalmente pianeggiante; il sentiero si snoda su lungo traverso in leggera discesa tra bellissimi scorci panoramici fino ad arrivare ad un colletto nei pressi di una puntina sotto alla cima del Medale. Qui parte, sulla sinistra, il sentiero G.E.R. (Gruppo Escursionisti Rancesi) n. 59 diretto alla cima del Coltignone.
Dapprima il sentiero a saliscendi percorre un lungo traverso ai piedi del Corno Regismondo, successivamente si alza (pochi i punti ripidi e qualche catena di aiuto) per entrare in un lungo e solitario canalone che scende direttamente dalla cima del Coltignone. Il tratto è faticoso e il terreno, spesso instabile, è scalinato in alcuni punti con tronchi di legno, anch’essi peraltro poco stabili.
Sempre più faticosamente si arriva ad una grotta, già intravista più in basso, chiamata “Madonnina” da cui inizia la parte attrezzata più impegnativa. Una paretina, molto bagnata ma ben appigliata, si deve superare con attenzione; segue poi un tratto di sentiero franoso e quindi una piccola cengia e un paio di canalini. Un’ultima catena in cresta finisce sui pratoni sottostanti la vetta che si risalgono con un ultimo piccolo sforzo.
La cima del Coltignone, come già detto, è arrotondata e coronata di una staccionata in legno al lato della quale corre, in direzione ovest, il sentiero n. 52 diretto alla Bocchetta di Val Verde.
Dopo una meritata pausa e uno sguardo allo splendido panorama si inizia il ritorno scendendo per il sentiero n. 52 che, mantenendosi a destra della staccionata, lambisce un meraviglioso bosco di faggi e di larici (Parco Valentino). Trascurate le indicazioni per la Cima Calolden si seguono le indicazioni per il Pian dei Resinelli su una sterrata che scende in linea retta dentro il bosco. Si oltrepassano alcune case in pietra e si passa a lato del grattacielo del Pian dei Resinelli fino a raggiungere, poco oltre, il rifugio S.E.L Rocca e Locatelli. A destra del rifugio, sotto la strada asfaltata, inizia il sentiero della Val Calolden, primo tratto dell’Alta Via delle Grigne, indicato con bollo blu dentro un riquadro rosso e con bandierine gialle e rosse. Il sentiero scende sotto la strada e quindi compie una inversione a U attraversando un torrente che costeggerà fino a Laorca, con un percorso nel bosco molto lungo e suggestivo. A metà della discesa il sentiero passa sull’altro versante e, mantenendosi sulla destra idrografica del torrente, arriva alle prime abitazioni. A questo punto, diventato ormai strada sterrata, lascia il torrente nel pressi di un ponte. Si gira ora a destra entrando nel paese di Laorca, quindi, seguendo la segnaletica per il Monte San Martino e la ferrata del Medale (segnavia n. 56 e 58) si percorre la strada di cemento che conduce, dopo qualche chilometro, nei pressi della sbarra gialla incontrata all’andata, e in pochi minuti, scendendo su strada asfaltata, si torna al parcheggio.

Informazioni generali

Via: da San Martino
Segnavia: 52, 57
Tipologia percorso: circolare
Periodo consigliato: marzo, aprile, ottobre, novembre
Pericolo Oggettivo: frane, caduta sassi
Esposizione al sole: sud
Tratti esposti: sentiero della Vergella, sentiero G.E.R.

Riferimenti bibliografici

Accesso stradale

Percorrere la SS36 sino a Lecco. Raggiungere il rione Rancio lungo la vecchia strada della Valsassina. Al primo tornante di Rancio svoltare a sinistra e raggiungere via San Martino. Parcheggio presso il cimitero.

Galleria fotografica

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