Grigna Settentrionale - Cresta di Piancaformia

Ritratto di Rita
Rita
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Data rilievo: 
4/10/2009
Quota di partenza: 
1 466 m
Quota di arrivo: 
2 409 m
Dislivello: 
943 m
Tempo di salita o complessivo*: 
3h15'
Tempo di discesa: 
2h30'

Introduzione

L’escursione alla Grigna Settentrionale per la Cresta di Piancaformia è ideale per chi ama i percorsi aerei, di un certo impegno ma di grande soddisfazione. D’inverno presenta passaggi alpinistici severi, ma nella stagione estiva può essere percorsa senza grosse difficoltà da escursionisti esperti che non temono i tratti esposti.

Descrizione

Dal prato è ben visibile la palina segnaletica con i vari percorsi: il n. 24 per il rifugio Bietti, il n. 25 per il rifugio Bogani e il n. 19 per la Cresta di Piancaformia.
Il sentiero sale deciso nel bosco. Si apre poco dopo presso un piccolo altare con madonnina da cui è visibile il versante nord della Grigna Settentrionale. Prosegue poi a saliscendi moderati ed incontra un bivio da cui si stacca a sinistra il sentiero per il rifugio Bogani. Prendere il sentiero di destra che sale ripido per cinquanta metri fino al termine del bosco ed esce al Belvedere della Bocchetta di Prada (1626 m) con ampie vedute sulla Val d’Era e sul lago di Como.
Una cappelletta in posizione ombreggiata è ben visibile sulla sinistra. E’ il punto di partenza del sentiero n. 19 che percorre la bellissima cresta di Piancaformia.
Si entra nel bosco di larici e ben presto si sale ripidamente lungo la dorsale da cui, sulla destra, si può ammirare il ripido versante ovest con i suoi pinnacoli di roccia calcarea e sulla sinistra il versante est coperto da faggi e larici che in autunno si colorano di tonalità calde. Più avanti si percorre un tragitto a mezza costa che porta alla Bocchetta di Piancaformia (1805 m), oltre la quale si comincia a salire tratti di sentiero ripido intervallati da passaggi su roccia che non presentano particolari difficoltà tecniche, ma che sono talvolta esposti e devono quindi essere affrontati con attenzione.
Si scavalca così la Cima di Piancaformia (2105 m) e successivamente un tratto in discesa conduce all’intaglio della Bocchetta del Guzzi (2095 m), punto di arrivo della via Guzzi che proviene dal rifugio Bietti, visibile in basso a destra. Si risale ancora per rocce e quindi ci si porta verso la sinistra dalla cresta percorrendo un delicato passaggio a mezza costa, esposto ma su rocce solide. La traccia torna sulla cresta e ad un successivo intaglio da cui si scende a sinistra raggiungendo il sentiero n. 25 (via della Ganda) proveniente dal rifugio Bogani. La salita di alcune placche inclinate è facilitata da cavi; successivamente il terreno si fa sassoso e sale a ripidi tornanti fino alle rocce sotto la cima. Qui una catena accompagna il sentiero fino al suo termine, su un piano in cui è presente una chiesetta e il rifugio Brioschi (2409 m). La croce di vetta è posizionata subito sopra il rifugio.
Se la giornata è limpida è visibile buona parte della catena alpina, dalle Alpi Cozie fino al gruppo del Disgrazia. A sud in primo piano la Traversata Alta, che conduce alla vetta della Grigna Meridionale, a ovest i pinnacoli del versante ovest e tratti del lago di Como.
Per la discesa si percorre il tratto attrezzato già percorso in salita e, lasciato il bivio che arriva dalla cresta Piancaformia, si prosegue sul sentiero n. 25 che, con discesa meno ripida, sassosa prima e tra prati e rocce poi, porta al rifugio Bogani (1822 m), posto in magnifica posizione in un rado bosco di larici e affioramenti calcarei. Sul tragitto appena dopo le funi si possono di vedere le numerose doline e inghiottitoi formatesi in questo ambiente carsico. Questi ultimi sono segnalati da cartelli e sono comunque ben visibili durante la stagione estiva, ma nel periodo invernale la zona è molto pericolosa ed è necessario seguire la via invernale segnata dai pali di ferro posti a breve distanza l’uno dall’altro.
Lasciato il rifugio Bogani si prosegue tra boschi e prati fino a un bell’alpeggio in pietra (Alpe di Moncodeno) oltre il quale si continua a scendere finché il sentiero diventa quasi pianeggiante e percorre la fiancata est della montagna per trovare, dopo una risalita di 70 metri, il bivio lasciato all’andata. Dopo circa 20 minuti si raggiunge il parcheggio.

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