Weissmies

Ritratto di francorossi.geologo
francorossi.geologo
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Quota di partenza: 
1 300 m
Quota di arrivo: 
4 023 m
Dislivello: 
2 723 m
Tempo di salita o complessivo*: 
10h00'
Tempo di discesa: 
7h00'

Introduzione

La Weissmies rappresenta uno dei più facili 4000, raggiungibile percorrendo un vallone completamente solitario e senza rifugi, resti di ghiacciai non crepacciati, uno scivolo nevoso e una crestina finale prima rocciosa e poi nevosa. Da percorrersi in due o meglio tre giorni, per una completa immersione nella pace e solitudine dei monti, nel vallone dello Zwischbergental (ubicato appena oltre il confine svizzero, da Gondo per la strada del Sempione). Si incontreranno alpinisti solo nella salita finale alla vetta lungo la cresta SE, nel terzo giorno, alpinisti provenienti dalla Almagellerhütte sul versante Saas Fee. I posti per la tenda possono essere il primo giorno a quota 2300 nel vallone (bel praticello) ed il secondo giorno a quota 3300 al colle. Dallo Zwischbergenpass la salita alla vetta prevede il superamento di un bello scivolo nevoso (30° di pendenza) e una facile cresta rocciosa (passi di I o al massimo di II se non si segue l'itinerario più semplice) per raggiungere l'anticima; da questa alla cima la cresta è molto affilata e non di facile percorso, se non ci fosse sempre una pista sempre ben tracciata. Il panorama dalla vetta è semplicemente fantastico. In definitiva, partendo da quota 1300 e potendosi basare solo sulla propria attrezzatura, è davvero una cima raggiungibile solo "by fair means"!

Descrizione

Da Gondo (via Domodossola, strada per il Sempione, appena oltre la dogana svizzera) si stacca sulla sinistra una stretta stradina asfaltata che si percorre nel vallone dello Zwischbergental, fino al divieto di transito, posto vicino ad una centralina, a circa quota 1300. Si prosegue a piedi lungo la sterrata fino ai casolari dello Chelter e alla lunga spianata dello Bidemji che si attraversa. La strada si tramuta in sentiero che si segue sempre nel fondovalle. A quota 2100 circa ci sono due possibilità:

  1. seguire le indicazioni che portano a salire sul costone erboso sulla destra e poi tenendosi in quota si percorre tutto il versante orografico sinistro del vallone (più semplice ma più lungo e con alcuni saliscendi);
  2. continuare nel vallone lungo la vecchia traccia di sentiero, con possibili difficoltà nel guadare il torrente in alcuni punti sopra quota 2300 circa (punto di possibile bivacco). In ogni modo i due itinerari si ricongiungono a quota 2600 circa, pianoro poco sotto la fronte del ghiacciaio. Superata la morena frontale, si risale il ghiacciaio non crepacciato mantenendosi verso il bordo di destra, e infine tra grossi massi e detriti si perviene allo Zwischbergenpass (secondo bivacco).

La mattina seguente si risalgono i detriti e le chiazze nevose fino allo scivolo nevoso SE della Weissmies (pendenza circa 30°; ramponi spesso indispensabili) che si percorre fino al punto più alto, dove, sulla sinistra della parete (frecce rosse), un canalino roccioso porta sulla cresta che si percorre (passi di I e II) fino all'anticima; da qui una traccia ben marcata lungo l'affilata e aerea cresta conduce fino in cima. Grandioso panorama.
Discesa per lo stesso itinerario.

Autore

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