Monte Santa Croce

Ritratto di locontim
locontim
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Data rilievo: 
27/05/2012
Difficoltà: 
T2
Quota di partenza: 
185 m
Quota di arrivo: 
516 m
Dislivello: 
400 m
Tempo di salita o complessivo*: 
3h00'
Tempo di discesa: 
1h00'

Descrizione

La gita inizia dal capolinea della linea urbana Amt 516 a Sant Ilario (185 m); si percorre orizzontalmente e verso levante il piazzale della chiesa fino a imboccare via della Scuola dell'Agricoltura; quando la stessa termina, dall’ingresso dell’istituto scolastico, si prende a sinistra la creusa in salita (via Lastrego) e, subito dopo, sulla destra via L. Cremona. Arrivati presso un vecchio lavatoio, si sceglie via Poggetto di Sopra che sale, in mezzo agli oliveti, fino alla Serra di Musanega (270 m). Qui si ha un ampia visuale sul golfo Paradiso e ci si dirige in via Serra di Musanego (direzione est). Si prosegue in costa su un tracciato panoramico, ma in parte infastidito dalla contigua autostrada, arrivando a Sessarego. Da lì, si attraversa l’abitato fino alla trattoria Paradiso, in prossimità di un incrocio. Si ignora la via a destra in discesa (con il sentiero principale si scende velocemente a Bogliasco) e la scalinata a sinistra (che ricalca una variante alta a quanto pare di più difficile percorrenza). Si opta, invece, per il viottolo che in piano costeggia sulla sinistra l’edificio con la trattoria e si continua tra fasce. Si notano frecce azzurre alternate con altre di color rosso, che aiutano in questa parte di sentiero poco frequentato. Si oltrepassa un torrentello e una casa diroccata sulla sinistra, mentre il viadotto autostradale è sempre più vicino (il sentiero può essere difficoltoso, quasi EE, per via della fitta vegetazione infestante e se la cosa diventasse eccessiva si può sempre tornare sui propri passi e usare la variante da Sessarego a Bogliasco in precedenza accennata). Prima di arrivare alla località Poggio, si supera un torrente, che forma bei laghetti e vista la molta acqua, presenta qualche minima problematica per l’attraversamento… Dopo, si prosegue su asfalto in salita fino al piazzale di San Bernardo (217 m ), dove c’è il ristorante “Il Tipico”. Qui si incrocia il segnale FIE un punto e una linea rossa. Il ramo destro scende in 30’ a Bogliasco (per chi ha fretta), mentre quello sinistro va verso S. Croce. La cima, presieduta da una bella chiesetta, è situata a circa 516 metri e si conquista in 40/50 minuti (nell’ultimo tratto si abbandona il segnale FIE e si piega a dx su evidente pista, verso la visibile struttura). Il panorama è amplissimo e meritata una lunga pausa. Da lì, si ritorna sui propri passi fino a S. Bernardo, per scendere velocemente (in tutto circa 1h dalla cima) a Bogliasco, con il simbolo punto e linea rossa. La percorrenza totale è di circa 4h (3h andata e 1h di discesa – non ritornando a S.Ilario, ma scendendo subito verso la riviera il rientro è veloce).
Arrivati sull’Aurelia a destra in 15’ si rientra a Capolungo, dove transitano i bus dell’Amt, mentre a sinistra, a pochi metri, c’è la stazione ferroviaria (usare le strisce pedonali).

NB: è possibile pure salire a piedi da Nervi a Sant’Ilario (quasi 1h in più da aggiungere al percorso base qui descritto) seguendo le indicazioni della prima parte del percorso (fino alla Chiesa di S. Ilario, a quota 185) reperibile al collegamento: http://www.inalto.org/content/il_balcone_di_nervi

Altre info ai link

http://escursionismogalliera.xoom.it/idea/07.pdf pagina 3

http://escursionismogalliera.xoom.it/articoli/nervicamogli.pdf

e pure su
http://escursionismogalliera.xoom.it

NB: in caso di gita, verificare, sempre, con FIE, Cai, eventuale Ente parco o altre Istituzioni, pro loco, ecc., che non ci siano state variazioni che abbiano aumentato le difficoltà! Si declina ogni responsabilità. Il presente testo ha solo carattere puramente indicativo e non esaustivo.

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