Monte Buio

Ritratto di locontim
locontim
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Data rilievo: 
27/09/2009
Difficoltà: 
T2
Quota di partenza: 
1 177 m
Quota di arrivo: 
1 400 m
Dislivello: 
300 m
Tempo di salita o complessivo*: 
1h30'
Tempo di discesa: 
2h00'

Introduzione

Semplice e bel giro che attraversa una bella faggeta raggiungendo il monte Buio, cima che si erge non lontano dal monte Antola, zona particolarmente cara ai Liguri. Lo sviluppo è a ferro di cavallo, con una discesa più lunga della salita. Servono almeno due macchine.

Descrizione

In un attimo, si raggiunge il panoramico poggio che ospita la cappella di San Fermo (o S. Clemente) a 1177 m (le prime notizie sull'edificio sono addirittura del 1206 ed è stato ristrutturato nel 2008). Il colpo d'occhio è bellissimo in tutte le direzioni e con visibilità ottima diventa eccezionale! Si prosegue scendendo dal colle e si attraversa una strada secondaria. Si imbocca (tre punti gialli) uno sterrato che poi si abbandona, per una evidente traccia che si innalza. Si sale a lungo, poi, dopo una breve perdita di quota, si arriva dal passo Sesenelle (1254 m), da un quadrivio. Si trascurano i simboli FIE e ci si inerpica su quello Cai (bandierina bianco rosso n. 200), superando una gobba boscosa e arrivando in vetta al monte Buio (1400 m), in circa 1h30m. Poco prima della vetta, si supera un punto chiuso da filo spinato (attenzione!) La croce in vetta al Buio è stata posta dal gruppo del GEB di Busalla e si nota sulla sinistra la cima dell’Antola, che dista circa 1h15m
Dopo una pausa, si riparte con vista sull’abitato di Tonno, uno dei tanti villaggi della Val Brevenna. Si scende dalla croce tenendo la sinistra e in pochi metri si trova il segnale FIE quadrato giallo che accompagna gli escursionisti fino a Vallenzona, 723 m, in circa 2h. Si rientra, così, subito nella faggeta, particolarmente suggestiva nel periodo autunnale. Lungo la discesa, dopo aver incontrato nuovamente il passo Sesenelle, ci sono diversi bivi e, non sempre, quello da prendere è il più ovvio, ma la via è ottimamente marcata, grazie alla FIE, e quindi, senza problemi e solo con un minimo di attenzione, si arriva all’abitato, dove al mattino si è lasciato un mezzo. Da Vallenzona, con l’auto (o le auto) lasciata/e al mattino si recuperano le altre, in quota, guidando per una decina di minuti. Differentemente, a piedi, bisogna sobbarcarsi oltre 400 metri di dislivello, su asfalto, per ritornare a S. Fermo (oppure perdere ancora una cinquantina di metri di dislivello e salire con un sentiero del parco del monte Antola, dalla frazione di Vigogna).