Monte Resegone, Sentiero delle Creste

Ritratto di Rita
Rita
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Data rilievo: 
9/10/2011
Difficoltà: 
T3
Quota di partenza: 
1 345 m
Quota di arrivo: 
1 875 m
Dislivello: 
1 330 m
Lunghezza*: 
15.00 km

Dall’arrivo della funivia (1345 m) scendere brevemente lungo la strada sul grande pianoro dove diverse paline e cartelli in legno indicano i vari percorsi.

Prendere il sentiero n. 7A che attraversa il pianoro e sale dolcemente in direzione nord-est entrando nel bosco. Si raggiunge in circa mezz’ora il Passo del Giuf(1523 m) e, imboccando il sentiero in direzione sud, si arriva quasi subito alla palina che indica il sentiero n. 582, o “Sentiero delle Creste”. Qui il rifugio Azzoni è segnalato a tre ore di distanza.
Si inizia quindi a percorrere la cresta nord del Resegone, inizialmente per un tratto ripido in salita tra erba e alcune piccole roccette. Si tocca il Pizzo Morterone (1747 m) e da qui la cresta prende un andamento a saliscendi tra roccette e tratti erbosi. Si raggiunge il Pan di Zucchero (1754 m) da cui si scende per risalire alla Cima Pozzi (1810 m). Si scende ancora alla selletta del canalone Bobbio per poi subito risalire di fianco alla Punta Manzoni (1810 m) e alla Punta Stoppani (1849). Dopo una lunga ed esposta discesa si raggiunge la sella del Canalone Comera. Si risale infine alla Punta Cermenati (1875 m), la vetta più alta del Resegone, e al sottostante rifugio Azzoni (1860 m). Tempo di marcia: h 1:30’ dal passo del Giuf, 2 ore dai Piani d’Erna.

Dopo una doverosa sosta alla croce della Punta Cermenati a rimirare il meraviglioso panorama, con riconoscimento delle vette aiutato dal cippo che ospita la rosa dei venti, si scende al rifugio Azzoni, nei pressi del quale un cartello indica il proseguimento del Sentiero delle Creste (sentiero n. 571, Cresta Sud)con arrivo alla Passata, tempo indicato: 3 ore.
Si seguono i segnavia bianchi e rossi e, sempre con un alternarsi di saliscendi, si costeggia la Torre di Val Negra (1852 m), il Pizzo Daina (1864 m), si perdono poi quasi cento metri di quota e si arriva al Pizzo Brumano (1756), si scende di altri cento metri e alla sella si trova sulla destra un sentiero che scende al rifugio Alpinisti Monzesi. Si continua invece costeggiando I Solitari (1667 m) e, in un ambiente veramente unico di erba e calcare, si scende per poi subito risalire alla Punta Quarenghi (1636 m) sulla cui cima un cippo ospita il medaglione in bronzo in ricordo di Giacomo Quarenghi. Da questo momento il sentiero scende lunghissimo e ripidissimo su un prato esposto. Fare bene attenzione ai segnavia, onde non perdere il sentiero perché numerose tracce sulla via traggono in inganno.
Alla fine del tormentato percorso si entra in un bosco e finalmente si raggiunge la Passata, quota 1244, da cui si diramano diversi sentieri sia sul lecchese sia sulla Valle Imagna. Tempo di marcia dal rifugio Azzoni: 3 ore.
Ora un bel sentiero pianeggiante nel bosco(n. 575) volge a nord verso il rifugio Alpinisti Monzesi (m. 1171) che si raggiunge in circa mezz’ora e da lì in 20 minuti si sale a quota 1290 al Passo di Fo, dove si trova la Baita Daino.
Si può, a questo punto, imboccare il sentiero n. 5 o il sentiero n. 7, entrambi diretti ai Piani d’Erna, alla stazione della funivia.
Tempo totale senza le soste: ore 7:30.