Riserva naturale Abbadia di Fiastra

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Scheda del parco

Anno di fondazione: 1984
Superficie: 1825 ettari
Maggior elevazione: 306m
Comuni interessati: Tolentino, Urbisaglia
Sito istituzionale:
Contatti:

Descrizione

La Riserva Naturale Abbadia di Fiastra è un vero e proprio scrigno di storia, cultura, natura e tradizioni che offre al visitatore un ambiente straordinario in cui è possibile scoprire l’evoluzione dell’ambiente naturale e i “segni” che l’uomo vi ha lasciato nel corso dei secoli. La Riserva, istituita nel 1984 e successivamente riconosciuta, nel 1985, con Decreto del Ministero Agricoltura e Foreste, come “Riserva Naturale dello Stato”, comprende 1.825 ettari di terreni che circondano l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra e che ancora oggi mostrano le tracce evidenti della lunga presenza e del lavoro dei monaci cistercensi.

IL TERRITORIO - STORIA E CULTURA

Il territorio della Riserva Naturale, di proprietà della Fondazione Giustiniani Bandini, compreso tra i comuni di Urbisaglia e Tolentino, ricade nella fascia medio-collinare della Provincia di Macerata, tra 130 e 306m e più esattamente tra la valle del fiume Chienti e quella del Fiastra, suo maggior affluente.
Nel territorio sono presenti oltre al complesso abbaziale, una vasta super cie dedicata all’agricoltura che conserva molti elementi tipici del paesaggio agrario marchigiano, altrove ormai scomparso e una “selva” di oltre 100 ettari, ultimo esempio delle antiche foreste che un tempo ricoprivano le colline marchigiane.
Nella Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, nata per proteggere le terre appartenute ai monaci cistercensi e da loro plasmate nel corso dei secoli, è possibile godere di un ambiente accogliente ed armonioso, espressione di un rapporto equilibrato tra uomo e natura.
Il valore dell’area è quindi direttamente legato alla sua storia. Qui sorse infatti nel 1142 l’abbazia cistercense di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra, quando Guarnerio II, duca di Spoleto e marchese della Marca di Ancona, donò un vasto territorio nei pressi del fiume Fiastra ai Monaci Cistercensi dell’Abbazia di Chiaravalle di Milano. I monaci per la sua costruzione “cavarono” il materiale edilizio dalla vicina città romana di Urbs Salvia, saccheggiata e distrutta da Alarico tra il 408 e il 410, e contemporane- amente avviarono anche la bonifica dei terreni circostanti.
Quello dell’Abbadia di Fiastra fu uno degli insediamenti monastici più importanti e potenti dell’Italia centrale. Per oltre tre secoli fu al centro di ferventi attività economiche, sociali e culturali, promuovendo lo sviluppo di tutta l’area. Nel 1773 l’intera proprietà fu ceduta alla nobile famiglia Giustiniani Bandini. Nel 1918 morì l’ultimo erede maschio, Sigismondo, che lasciò tutte le proprietà ad una Fondazione intestata a suo nome.
La chiesa in stile cistercense-lombardo-borgognone è a tre navate, ed occupa il lato nord del chiostro. Su di esso si affacciano i locali dell’abbazia e sul lato sud il Palazzo Giustiniani Bandini.
Su invito della Fondazione, nel marzo 1985 i Monaci Cistercensi, provenienti anche questa volta da Milano, sono ritornati a vivere nell’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra. La loro presenza ha ridato vita all’antico monastero portandolo ad essere, di nuovo, un punto di riferimento spirituale per tante persone. I locali dell’abbazia e del Palazzo Giustiniani Bandini ospitano un’interessante Raccolta Archeologica che conta reperti, epigra e sculture dalla città di Urbs Salvia, il Museo del Vino, dove sono esposti strumenti e oggetti usati in passato per la lavorazione delle uve e il Museo della civiltà contadina, con attrezzi agricoli e utensili dell’800 e dei primi del ‘900. Il complesso dell’abbazia comprende anche un Centro congressi.
Il territorio della riserva naturale è suddiviso in tre zone aventi caratteristiche ambientali omogenee e criteri di gestione differenziati: Riserva Naturale Orientata che comprende il bosco, Riserva Antropologica, in cui rica- de anche l’intero complesso abbaziale e, quindi, l’Area di protezione con tutte le zone agricole.

LA NATURA

La Selva, di circa 100 ettari, è il cuore della Riserva Naturale ed è l’ultimo esempio, avente ancora una super cie considerevole, di una foresta molto estesa che no al 1700 copriva l’intera fascia collinare della provincia maceratese. Si tratta di un bosco a prevalenza di cerri, dove vivono numerosi animali selvatici tra cui il capriolo.
Come la Selva, anche il laghetto “Le Vene” e i corsi d’acqua Entogge e Fiastra sono importanti e suggestive zone umide, oggetto di tutela, in quanto ricche di vegetazione e fauna. Nel territorio della riserva, oltre al cerro, sono presenti la roverella, la farnia, l’orniello, l’acero campestre, mentre, tra i mammiferi, oltre al capriolo, reintrodotto nel 1957, la faina, il tasso, la donnola, l’istrice e la volpe; fra gli uccelli si ricordano lo sparviero, la civetta, l’allocco, il picchio verde, il picchio muratore, il rampichino, l’upupa e tanti altri passeriformi tipici dell’ambiente silvano.
I campi coltivati, con le relative case coloniche, ricadenti nella Zona di Protezione, sono il frutto di una attività agricola portata avanti nei secoli con amore e rispetto dei ritmi della natura: il diffuso patrimonio abitativo, costituito da 79 colonie, si è conservato nella sua bellezza originaria grazie alla continuità della proprietà ed alla cura determinata da un antico rapporto di tipo mezzadrile.

L’OFFERTA TURISTICA

Visitare e vivere la Riserva Naturale costituisce un’esperienza unica ed indimenticabile per l’armonia e la compostezza del paesag- gio, per i suoni soffusi che invadono l’aria, per i colori che in ogni stagione caratterizza- no questo territorio. Varie sono le possibilità di entrare a contatto con i diversi ambienti naturali: sono stati infatti recentemente riorganizzati percorsi che prevedono spazi riservati ai pedoni, ai ciclisti e a chi ama andare a cavallo.
Il Sentiero “La Selva” s’inoltra nel bosco; quello de “Il lago Le Vene” attraversa il territorio agricolo compreso tra la selva e il fiume Fiastra, permettendo l’osservazione di uccelli migratori e caprioli; il sentiero sensoriale “Il bosco e il fiume”, accessibile a tutti, consente invece la scoperta della riserva con “tutti i sensi”, ovvero non solo con la vista.
Nell’area è presente anche un Centro di Educazione Ambientale, dotato di una sala per la proiezione di audiovisivi, un Centro Visite in cui è possibile acquistare libri, og- getti e capi di abbigliamento con il simbolo della Riserva Naturale. Qui sono inoltre organizzate attività di scoperta dell’ambiente, sia storico che naturale, grazie al supporto di esperte guide naturalistiche e turistiche. Anche i gruppi scolastici possono trovare proposte diversi cate per interessanti visite guidate, oltre a laboratori didattici speci ca- tamente studiati per le differenti fasce di età degli studenti.
Nella Riserva Naturale sono inoltre disponi- bili aree pic-nic, un camper service oltre ad ampi parcheggi, servizi igienici, bar, pizzerie, ristoranti, punti vendita di prodotti locali e diverse strutture ricettive.

 

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