Rosa dei Banchi, dal parcheggio di Dondena
Accesso
Lasciata l'autostrada al casello di Pont-Saint-Martin, dopo 100m si svolta a sinistra per seguire la strada statale in direzione Aosta. Dopo 500 metri, alla rotonda, prendere la seconda uscita e continuare sulla statale per 3 chilometri sino alla successiva rotonda. Imboccare la seconda uscita ed intraprendere la strada regionare della Valle di Champorcher. Continuare sulla regionale per 14,7 chilometri risalendo la vallata e attraversando gli abitati di Hône e Pontboset prima di raggiungere Château, il centro di Champorcher. Svoltare a destra seguendo le indicazioni per Dondena e risalire la stradina comunale per circa 7,9 chilometri sino a raggiungere il parcheggio di Dondena 🅿️ dove si può lasciare l'auto.
[0h52'] - [30,6km]
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Le indicazioni qui fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima di partire è opportuno accertarsi che non siano sopraggiunte variazioni sostanziali sul percorso di accesso al punto di partenza. Pertanto, per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate, consigliamo l’utilizzo delle app per la navigazione satellitare fornite da Google o Apple.
Introduzione
Gita di ampio respiro nello splendida alta valle di Champorcher, oltre Dondena, tra ampie praterie purtroppo disturbate dai tralicci dell'alta tensione. A poco meno di metà percorso si trova il Lago di Miserin, uno dei più grandi laghi naturali della Valle d'Aosta. Oltre il colle della Rosa la cresta che conduce alla vetta è abbastanza facile, ma aerea, con un salto a circa metà percorso che si supera sul versante N (paretina di II grado), oppure in modo più semplice ma più delicato, con un traverso sul fianco sud-ovest della montagna per andare a raggiungere la cresta sud che sale altrettanto facilmente in vetta alla Rosa dei Banchi (passi di II più discontinui alternati a sfasciumi).
Descrizione
Da Dondena si attraversa il corso d'acqua e si sale direttamente per sentiero nel vallone principale, senza seguire la strada sterrata che passa dal rifugio privato Dondena, ma ricollegandosi ad essa più oltre; si lascia la diramazione sulla destra per il Mont Glacier e poi quella per la Finestra di Champorcher, raggiungendo il lago di Miserin, che si costeggia sulla sinistra. Si sale quindi per magri pascoli, dossi e sfasciumi fino a raggiungere i resti del ghiacciaio dei Banchi, che si risale fino al colletto della Rosa. Si svolta ora a sinistra percorrendo la facile ma aerea cresta, dapprima su tracce di sentiero sul fianco sud, poi sul filo, fino a raggiungere alcune targhe commemorative in corrispondenza di un salto della cresta. Il percorso normalmente seguito prevede il superamento di tale salto sul fianco sinistro (Nord) per mezzo di una rampetta e una successiva paretina (II grado) proseguendo poi fino in vetta per la terminale cresta occidentale, ma è possibile in alternativa (e consigliabile nel caso il versante Nord sia innevato) eseguire un traverso su cenge mobili ma facili su tutto il fianco sud-ovest della montagna fino a prendere il filo della cresta meridionale che porta in cima, dapprima con alcuni passi di facile arrampicata (II) poi per detriti e sfasciumi.
Gita di ampio respiro nello splendida alta valle di Champorcher, oltre Dondena, tra ampie praterie purtroppo disturbate dai tralicci dell'alta tensione. A poco meno di metà percorso si trova il Lago di Miserin, uno dei più grandi laghi naturali della Valle d'Aosta. Oltre il colle della Rosa la cresta che conduce alla vetta è abbastanza facile, ma aerea, con un salto a circa metà percorso che si supera sul versante N (paretina di II grado), oppure in modo più semplice ma più delicato, con un traverso sul fianco sud-ovest della montagna per andare a raggiungere la cresta sud che sale altrettanto facilmente in vetta alla Rosa dei Banchi (passi di II più discontinui alternati a sfasciumi).
Grado alpinistico: II-
Tratti esposti: fianco sud-ovest (se si opta questa opzione di salita)
Attrezzatura: Cordino (opzionale)
Acqua: Dondena
Riferimenti Bibliografici
- Valle d'Aosta Oltre il sentiero - Pietro Giglio e Matteo Giglio -
- In cima: 78 normali nel Gran Paradiso - SUCAI Torino -