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Mont Giantsanaz, da Breuil

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A cura di:

Ultimo rilievo: 15/07/2008
Difficoltà
T3
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1960 m
Altezza di arrivo
3051 m
Dislivello positivo
1091 m
Tempo di andata
03h30'
Tempo di ritorno
02h45'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Introduzione

Il Mont Giantsanaz o Giansana (3051m) è una elevazione della cresta che va dal Monte Arolley sopra Pont in Valsavarenche e termina al Grand Etret, cresta che divide il vallone di Seyvaz da quello del Nivolet.

Descrizione

Da Pont si raggiunge il Gran Collet (2832m) col sentiero (2A) o dal vallone di Seyvaz più faticoso ma spettacolare per il panorama e l’ambiente, o dalla parte del Nivolet, più dolce. Conviene salire dal Nivolet e scendere da Seyvaz. Arrivati al colle verso Nord un sentierino porta, lungo la cresta Sud, in cima all’Arolley (2996m). Sin qui sentiero ben tracciato e segnato, 3h00' da Pont. Per il Giantsanaz una traccia verso Sud, porta agli ometti, tra i sassi del versante nord (ma si passa ovunque) sino alla crestina finale che, oltrepassata una traccia che sale dal Nivolet, porta in vetta (0h30', 3h30' da Pont). Panorama dominato da una parte dalla punta Basei, dall’altra dal Gran Paradiso e i suoi satelliti. In lontananza Combin e Velan. 

Galleria fotografica

© 2021 - Benedetto Lorusso
© 2008 - Benedetto Lorusso
© 2008 - Benedetto Lorusso
© 2008 - Benedetto Lorusso

Ci siamo stati

giancarloberetta

A cura di:

Mont Giantsanaz, da Breuil
mercoledì 11 agosto 2010

Mont Giantsanaz

Effettuato il classico anello con discesa dalla croce dell'Aroley. Stefania, in giornata unn po' sottotono, si è fermata al Grand Collet. La traccia sino alla cresta, avvicinandosi alla quale diventa un po' ripida e franosa, è abbastanza riconoscibile anche grazie a qualche ometto ed oltre ad essa, sulla fiancata dalla parte opposta, tanti sono caduti e bisogna andare un po' a vista: io sono rimasto appena sotto la cresta (ho fatto solo una piccola deviazone ad una anticima dove c'erano degli stambecchi) anche perchè più sotto sulla fiancata gli sfasciumi ed il terriccio, molto instabili, diventano troppo ripidi ed ogni traccia che sembra di vedere è in realtà una delle tante colate create dall'acqua di fusione. Dalla vetta sembra forse che si possa anche, dal colletto a cui si arriva dal Gran Collet, scendere e poi traversare molto sotto la ripida fiancata per risalire al colletto roccioso tra l'anticima e la vetta (ma di questo non sono così sicuro). Comunque, dopo tanta fatica, panorama e solitudine non si sprecano e si torna, con molta cautela, senz'altro soddisfatti. Avvistamenti faunistici: Capra ibex
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