Col de la Crosatie, da Planaval
Accesso
Dalla barriera dell'autostrada di Aosta-Ovest tenere la sinistra seguendo le indicazioni per Aosta - Saint-Pierre. Dopo un chilometro, alla rotonda, prendere la seconda uscita per immettersi sulla strada statale . Procedere sulla statale per 4,3 chilometri superando l'abitato di Saint-Pierre sino a raggiungere una nuova rotonda con l'effige del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Prendere la prima uscita e continuare sempre sulla strada statale per 4,2 chilometri sino a ragginungere Arvier e la sua rotonda dedicata al ciclista Maurice Garin. Prendere la seconda uscita e proseguire su Via Corrrado Gex fino a raggiungere l'abitato di Leverogne, un chilometro più avanti, dove alla biforcazione bisogna tenere la sinistra ed imboccare la strada regionale [SR25]. Risalire la regionale per 9,3 chilometri sino ad incontrare un incrocio: svoltare a destra seguendo le indicazioni per Planaval. Proseguire ancora per 550 metri sino ad incontrare, sulla destra, il parcheggio gratuito 🅿️ di Planaval dove è possibile lasciare l'auto.
[0h27'] - [20,3km]
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Introduzione
Interessante salita lungo il percorso dell'Alta Via 2 della Valle d'Aosta. L'arrivo al colle permette di gustarsi un panorama privilegiato sulla catena del Monte Bianco.
Descrizione
Da La Clusaz si risale brevemente la stradina comunale sino ad un tornante a destra: poco dopo, sulla sinistra, diparte il sentiero per la nostra meta. Seguendo le indicazioni delle paline segnaletiche, si imbocca un'ampia mulattiera segnalata come Alta Via .
Risalire il crinale lungo la bella mulattiera che prende rapidamente quota mentre il panorama si apre sul fondo della Valgrisenche e sul sottostante villaggio di Planaval. Si lasciano le ultime latifoglie, tra le quali qualche ciliegio selvatico (Prunus avium), e ci si addentra in un bosco di larici non molto fitto; il sentiero attraversa in cengia alcuni tratti di pendio scosceso, a tratti vi sono delle ringhiere di protezione, e risale a mezza costa su un selciato evidente e parzialmente scalinato attorniato da macchie di Ginepro (Juniperus communis L.).
Dopo circa 0h10' si passa sotto un bastione roccioso e superati alcuni tornanti si fa leggermente pianeggiante: in questo tratto si attraversano alcuni torrentelli su comode passerelle mentre sullo sfondo si staglia la particolare sagoma del Mont Orfeuille, questo scenario si ripete alcune volte fino a raggiungere dopo circa 0h35' un tratto di bosco più rado in cui si incontrano i ruderi di Bénévy (1950 m, 1h00') immersi nella vegetazione.
Poco dopo si apre la prateria, si lasciano sulla destra i resti di un'altra vecchia abitazione rurale, il sentiero si avvicina con una serie di tornanti ad un tratto roccioso, sulla nostra destra, raggiungendo dopo circa 1h10' una presa d'acqua. Si prosegue la salita lasciando sulla sinistra il rigoglioso torrente Planaval e gli ultimi arbusti di ontano, oltre che qualche larice sparso. Dopo 1h20' si raggiunge l'Alpe Glacier (2161 m) e poco dopo si incontra il bivio per Runaz (20B) (2174 m): seguiremo comunque l'indicazione per il Col Planaval (21) riportato a 3 ore di marcia. Dal pannello si attraversa un bellissimo tratto del vallone senza particolari pendenze in cui il torrente scorre placido: sicuramente un angolo poco conosciuto della Valle d'Aosta ma estremamente suggestivo.
Si prosegue la marcia nel vallone, dopo circa 1h30' si attraversa un piccolo ponticello in legno, si aggira un grosso masso e si riprende a salire sul comodo sentiero. In seguito il sentiero attraversa una radura paludosa dove il torrente serpeggia placido tra grossi massi: a pochi passi da noi osserviamo un gruppo di muli al pascolo. Poco più avanti dopo un minuscolo laghetto ai piedi di un promontorio roccioso il sentiero curva verso la nostra sinistra e ci appare sullo sfondo per la prima volta il Col Planaval. Aggirato il promontorio sopracitato si prosegue sino alle Baraques du Fond (2337 m, 2h00') sormontate da una pittoresca cascatella.
Superati gli alpeggi si incontra dopo pochi minuti il bivio per il Lac du Fond (21A): si svolta a destra e si risale il crinale, sulla bella mulattiera. Con una serie di svolte si raggiunge infine il Lac du Fond (2438 m, 2h15'). Dal lago ci si porta sul lato orientale e si riprende a salire sino ad incontrare un'ampa cengia. Il sentiero, ottimamente risistemato, inizia poi una lunga serie di piccoli tornanti che fanno prendere notevolmente quota, mentre al di sotto il lago si fa sempre più piccolo ed il Rutor emerge in tutto il suo splendore. Superato un piccolo tratto, leggermente esposto, a quota 2700m si incomincia a costeggiare i contrafforti rocciosi seguendo una diagonale verso destra sino a raggiungere un lungo traverso verso destra, pressoché pianeggiante. Si riprende a salire mentre è ormai in vista l'intaglio del colle. Si prosegue la salita lasciando sulla destra la maestosa guglia della Torre del Tighet (2976 m). Si risale l'ultimo tratto, sono presenti nevai ad inizio stagione, sino a raggiungere il Col de la Crosatie (2826 m, 3h15') ed il suo caratteristico ometto a piramide.
La discesa si effettua sullo stesso itinerario della salita (1h30').
Galleria fotografica
Ci siamo stati
Col de la Crosatie
Dal paese di Planaval si segue la strada asfaltata fino ad un cartello stradale con riportato l'indicazione per l'inizio del sentiero (indicavia 2 entro triangolo giallo, segnavia dell’alta via numero 2). Si inizia a salire, a pendenza moderata, fino a giungere in corrispondenza, dopo circa 40 minuti di cammino, ad una presa d’acqua. Si guadagna ancora quota con una serie di risvolti quando il sentiero perde pendenza e si inizia ad attraversare un’area pianeggiante. Si guadagna ancora un po’ di quota fino a giungere in una seconda area pianeggiante, dove si transita in corispondenza di un’ometto di pietre con cartelli indicatori (colle di Planaval, Lac du Fond, col de la Crosatie), seguendo le indicazioni per le ultime due mete, in una ventina di minuti si giunge al lac du Fond, lo si costeggia sulla destra e si inizia a salire sul sentiero, che in circa 1 ora di cammino porta al colle della Crosatie (2826 metri) Avvistamenti faunistici: Capra ibex Galleria fotograficaCol de la Crosatie
Report della gita
Massimo e Giancarlo al Col de la Crosatie: alle spalle il Bianco ci accompagna con la sua inconfondibile sagoma.
Informazioni generali
Condizioni via o sentiero:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Rischio valanghe:
Condizioni meteo
Cielo:
Temperatura:
Condizioni neve:
Condizioni ghiacciaio:
Avvistamenti
Fauna:
Flora:
Amici: