Becca di Morion, da Pont de Bagnera
Introduzione
Questo itinerario consente di visitare due valloni, posti in sinistra orografica nella media Valpelline, molto selvaggi e poco frequentati dagli escursionisti valdostani; la presenza del bivacco La Liée consente eventualmente di spezzare l'escursione in due giornate.
Descrizione
Poco oltre il ponte ha inizio il sentiero indicato con segnavia
che conduce al Colle di Saint-Barthélemy. Si segue questo sentiero che inizialmente sale ripido nel bosco con numerose svolte fino ad incontrare, in una radura, l'Alpe di Verdona (1617 m; 0h45'). Con pendenza meno accentuata e si giunge all'Alpe Brouillé (1887 m; 0h30'), posta all'inizio della prima conca del Vallone di Verdona. Il sentiero percorre per un breve tratto il fondo di questa conca, per poi innalzarsi sul suo fianco destro orografico e superare il salto che sbarra il successivo ampio pianoro sottostante l'Alpe La Tsa; questa si raggiunge, dopo aver superato il torrente, attraverso alcuni splendidi pascoli (2317 m; 1h30'). Nelle vicinanze dell'alpeggio si trova una cappella dove ogni anno il 5 agosto viene celebrata la Madonna delle Nevi. Appena oltre l'alpeggio si abbandona il sentiero con segnavia (4) che porta al Colle di Saint-Barthélemy, per prenderne un altro che conduce attraverso i pascoli, al Colle di Arpeyssaou (2494 m; 0h30'); questo valico consente il passaggio tra il vallone di Verdona appena risalito e quello di Verzignolette, per il quale avverrà la discesa. Dal colle si scende rapidamente a raggiungere prima l'Alpeggio della Liée e quindi l'omonimo bivacco costruito nelle vicinanze (2422 m; 0h10'). Dal bivacco è anche possibile raggiungere in poco meno di unora la cima della Becca di Morion (2719 m) dalla quale si ha un colpo docchio notevole sulla Valpelline e sulle montagne poco conosciute di questa zona. Per raggiungerla bisogna seguire una traccia di sentiero che percorre a mezzacosta e in leggera ascesa il versante occidentale sottostante la cresta che collega la cima stessa al Colle di Arpeyssaou.
Bisogna percorrere questi pendii erbosi piuttosto ripidi, sino ad arrivare in direzione della cima; a questo punto bisogna risalire un canalone erboso-detritico, a sinistra di un caratteristico torrione roccioso, fino ad arrivare alle ultime roccette della cima che si scalano brevemente senza difficoltà o che si evitano senza problemi. Ridiscesi per la stessa via al bivacco si ritorna a valle attraverso il Vallone di Verdzignolette, più solitario e selvaggio del Vallone di Verdona, ma non meno suggestivo. Il sentiero, indicato con segnavia [105], scende rapidamente a toccare prima l'Alpe Arpeyssaou (2157 m) e poi l'Alpe Gran Verzignola (1958 m), posta nella grande conca mediana del Vallone di Verdzignolette, dove sono evidenti i segni lasciati dall'alluvione dello scorso autunno. Il sentiero risulta in più punti scomparso e difficile da rintracciare; in ogni caso bisogna costeggiare a breve distanza il torrente sulla sua sponda sinistra orografica. Al termine della conca, dove il vallone riprende a scendere più ripido verso valle, il sentiero è stato asportato per un centinaio di metri dalle acque del torrente; l'unica possibilità per scendere è seguire secondo la linea di massima pendenza nel bosco alcune ripide tracce di passaggio in mezzo agli arbusti per circa 50 metri di dislivello fino a ritrovare il sentiero. Dopo questo tratto un po difficoltoso si segue senza più altri problemi il sentiero che scende rapidamente nel fitto bosco per toccare prima l'Alpe Cortelette (1594 m) e poi l'Alpe Verzignoletta (1378 m; 2h00' circa dal bivacco) dove giunge una strada poderale dall'abitato di Vernosse.
Per tornare all'auto non resta che percorrere per poco più di 30 minuti questa strada poderale che con alcuni saliscendi riporta esattamente al punto di partenza. Per l'intero giro calcolare, escludendo la salita in cima alla Becca di Morion, un tempo di 6-7 ore.