Cino Boccazzi: montagne di una vita

Venerdì, 10 Marzo, 2006 - 20:45
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Cino Boccazzi in corda doppia ©2006 CAI sezione di Treviso

Una vita di esplorazioni, una vita da esplorare

In occasione del novantesimo compleanno dell'accademico del CAI Cino Boccazzi, la sezione di Treviso del Club Alpino Italiano celebra il grande alpinista in una serata in cui si ripercorreranno le tappe fondamentali dell'eclettica quanto attiva vita del medico, alpinista, esploratore, antropologo e archeologo trevigiano. “Cino Boccazzi: montagne di una vita – vette, esplorazioni, incontri attraverso il Novecento” è il titolo dell'incontro organizzato dal CAI di Treviso in collaborazione con la testata alpinistica 46° Parallelo in programma per il 10 marzo 2006 alle ore 20,45 al Teatro Eden di Treviso, che scandirà quattro periodi fondamentali di un'esistenza trascorsa nella ricerca, lo studio, la scoperta e il racconto di avventure intraprese alle più diverse latitudini del mondo ed in compagnia di alcuni tra i più importanti alpinisti, viaggiatori e uomini di cultura del secolo breve. Attivo quale sportivo di prima categoria, il giovane Boccazzi entrò a pieno merito nella compagnia di alpinisti dolomitici che poi passerà alla storia come la “Banda Mazzotti” .

E saranno proprio le atmosfere rievocate ne “Il nomade delle rocce”, uno tra i suoi più recenti libri, a marcare il racconto dello storico dell'alpinismo - e direttore della rassegna Le Alpi Venete - Armando Scandellari. Saranno proiettate alcune immagini inedite tratte da un film del 1940 dedicato alla scuola di alpinismo invernale “Emilio Comici”. Lo storico Ernesto Brunetta introdurrà l'intervento riguardo uno dei periodi più difficili e burrascosi della storia Italiana. Attraverso la visione di alcune rare ed inedite immagini del secondo conflitto mondiale, provenienti dall'archivio personale del “Tenente Piave” , pseudonimo di Boccazzi, rammenterà il difficile connubio tra passione alpinistica e una vita divisa tra impegno militare e lotta di resistenza. Lo scrittore Alessandro Meccoli ricorderà la fine del periodo di lotta intestina che concesse allo scrittore la possibilità di rientrare nella propria città, Treviso, ed esercitare la professione di medico. Un momento nel quale Boccazzi strinse nuove amicizie e rinsaldò antiche unioni, partecipando ad un vero e proprio circolo culturale che fu determinante per valere alla città il soprannome di “Piccola Atene” . Boccazzi trattenne rapporti assidui con grandi uomini di cultura quali Buzzati, Comisso, Parise, De Pisis, senza trascurare l'amicizia con l'esploratrice inglese, asolana d'adozione, Freya Stark. Le “Esplorazioni” di Boccazzi si sviluppano ulteriormente: nella quarta ed ultima parte della serata, grazie al contributo dell'alpinista, esploratore, e a sua volta accademico del CAI, Giuliano De Marchi, si ripercorreranno le avventure di Cino nel continente africano, con particolare riferimento al lungo soggiorno in Ciad e allo studio del territorio del Tibesti. Quattro fili di una vita dedicata alla scoperta che sarà per l'occasione moderata dal direttore del quotidiano La Tribuna di Treviso Alessandro Moser. Al termine della serata verrà consegnata a Cino Boccazzi la tessera di socio onorario della Sezione di Treviso del CAI.