Pizzo Paradiso

Ritratto di Cai56
Cai56
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Data rilievo: 
14/07/2013
Difficoltà: 
T2
Quota di partenza: 
1 087 m
Quota di arrivo: 
2 493 m
Dislivello: 
1 406 m
Lunghezza*: 
13.40 km

Introduzione

Escursione molto varia che, con l'espediente di raggiungere una facile e sconosciuta vetta secondaria, consente di attraversare una serie di ambienti molto pittoreschi caratteristici di questo angolo di Orobie: laghi naturali e artificiali (ma non troppo "invadenti" alla vista), guglie rocciose di vistoso conglomerato rosso, piccoli pascoli sospesi fra le pietre con appariscenti flora e fauna (praticamente certo l'incontro con stambecchi).
NOTE: -la cartografia e le scarse pubblicazioni riguardanti questa area sono a dir poco carenti, quando non decisamente errate o di interpretazione soggettiva. -il dislivello indicato nella scheda è schematico e decisamente riduttivo rispetto alla realtà: ampi saliscendi e una cospicua perdita di quota in territorio bergamasco lo fanno aumentare di alcune centinaia di metri.

Descrizione

Dalla stazione della funivia ENEL 1087m si imbocca l'evidente sentiero che, passando inizialmente fra alcune baite, si dirige in un bosco di abeti fino a raggiungere una pista sterrata che si inoltra nella Valle della Pietra; in corrispondenza di due baite 1250m, un ponte consente di attraversare il torrente: un sentiero prosegue lungo l'altra riva fra rododendri e radi alberi. Trascurato un bivio a destra (palina vandalizzata senza indicazioni), la traccia risale a tornanti la vallata fino a raggiungere una conca a pascolo con i ruderi di una vecchia baita mimetizzati fra i blocchi di roccia; una sorta di corridoio rettilineo compreso fra una parete di rocce montonate e un bosco di mughi conduce alle scalinate di servizio che salgono alla casa dei guardiani della diga di Trona 1805m. Oltrepassate queste costruzioni, ci si porta ad un ripiano affacciato sulle acque del lago e si va ad imboccare una traccia larga e sassosa in salita verso sinistra: dopo alcune decine di metri è visibile qualche sbiadita segnalazione a vernice che - verso destra - porta a raggiungere un comodo sentiero proveniente dalla Val Tronella. Lo si segue a saliscendi verso il fondo della Valle di Trona attraverso le discariche di pietrame ferroso di antiche miniere; oltrepassato in quota anche il piccolo Lago Zancone, in netta salita, si raggiunge un bivio: a destra si lascia la via per il Lago Rotondo (direzione di ritorno) e si prosegue nelle pietraie fino alla larga insellatura della Bocchetta di Valpianella 2224m (in loco indicata come Bocchetta di Trona). Ci si innesta qui sul sentiero 101 (sorta di alta via della val Brembana) e lo si segue a destra lungo la cresta del Pizzo Giarolo: raggiuntane una spalla 2304m con alto ometto di pietre ("matoc"), si inizia a scendere nel versante bergamasco lungo un traverso nel ripido pascolo sassoso. Ad un bivio conviene proseguire a destra in direzione "P3S" (Pizzo dei 3 Signori) continuando nel traverso che diventa più impervio ed esposto fra roccette e canaloni fino ad entrare nell'ampio solco della Valle d'Inferno: una tranquilla salita lungo una buona traccia nel pietrame conduce alla Bocchetta d'Inferno 2306m, crocevia di sentieri fra la val Brembana, la Valgerola e il Pizzo dei 3 Signori. Tralasciando le tracce più evidenti, andiamo a salire il pendio roccioso di destra che in breve conduce all'inaspettato pascolo della Bocchetta Paradisino (ignorata da carte e guide anche di recente pubblicazione): sede permanente di un piccolo gruppo di stambecchi molto confidenti. In pochi passi si raggiunge verso destra l'ampia cupola erbosa del Pizzo Paradiso 2493m: belle vedute sulle valli appena percorse, sui laghi e sul vicinissimo Pizzo dei 3 Signori.
Per il ritorno, una volta tornati alla Bocchetta Paradisino, si scende con prudenza lungo un canalone di rocce e pietrame molto smosso fino al sottostante Lago Rotondo 2256m: qui riprende una discreta traccia che conduce al bivio evidenziato lungo la salita alla Bocchetta di Valpianella; si segue brevemente la via di salita e poi, evitando di rimanere in quota attraverso le discariche minerarie, risulta conveniente raggiungere il torrente di fondovalle immissario del Lago Zancone. Un buon sentierino costeggia da vicino le acque dei due laghi (Zancone e Trona) permettendo di raggiungere in breve le costruzioni di servizio della diga di Trona. Da qui, definitivamente, lungo la via di andata.

Informazioni generali

Via:
Segnavia:
Tipologia percorso:
Periodo consigliato:
Esposizione al sole:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Attrezzatura utile:
Acqua:

Riferimenti bibliografici

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Accesso stradale

Galleria fotografica