Becca France, da Vétan

Ritratto di giancarloberetta
giancarloberetta
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Data rilievo: 
8/05/2011
Difficoltà: 
T2
Quota di partenza: 
1 769 m
Quota di arrivo: 
2 320 m
Dislivello: 
658 m
Lunghezza*: 
12.18 km
Tempo di salita o complessivo*: 
2h15'
Tempo di discesa: 
1h30'

Introduzione

Questa escursione raggiunge una cima che, come un pulpito, si protende quasi sospesa sopra Sarre e ci permette di avere un magnifico panorama su tutte le vette valdostane della valle centrale ad iniziare da Emilius e Grivola che ci troviamo di fronte a sud sino a girare lo sguardo in ogni direzione per vedere l’eccezionale numero di vette che ci circondano. La sua salita si svolge su una serie di sentieri che partono dai verdeggianti pascoli di Vetan per cambiare vallone e poi risalire dolci ondulazioni erbose che ci conducono alla facile cresta finale; dato l’isolamento della cima rispetto alla catena montuosa principale bisogna considerare un po’ di spostamento, un po’ più di 12 km, che però ci permette di avere un percorso mai monotono.

Descrizione

Dal fondo del posteggio si svolta a destra salendo sui prati passando a destra di un dosso erboso sormontato da un palo di legno e si sale sulla traccia di sentiero che si alza dolcemente tra i pascoli costeggiando un ruscello arrivando ad incrociare una traccia proveniente da sinistra poco sotto l’alpeggio di Thoules (1892 m). Il sentiero continua sulla destra passando un bivio segnalato da paline e, trasformatosi in larga mulattiera, contorna un primo sperone boschivo e, superato un torrente, ne contorna un secondo entrando nel vallone di Verrogne; raggiunto il torrente che scende nel suo centro si risale di pochi metri e si arriva all’alpeggio di Loé dove alla sinistra si trovano le paline segnaletiche (1994 m). Da queste si diparte un sentiero abbastanza ripido che arriva ad una panoramica spalla erbosa la quale si segue deviando leggermente sulla sinistra e, attraversando in leggera pendenza una zona di bassa vegetazione, si giunge ad un bivio con un sentiero che proviene dalla destra (2137 m); svoltando a sinistra si taglia la fiancata della montagna sino ad arrivare sotto un dosso erboso sormontato da un palo metallico che funge da stazione di rilevamento dati meteorologici e, percorso ancora un breve tratto di sentiero, si arriva ad un bivio segnalato da bolli gialli su una pietra (2277 m). Ora si cammina seguendo le sinuosità delle ondulazioni erbose che con qualche saliscendi ci portano ad un dosso più imponente (2355 m) sormontato da un ometto di pietre e da un palo di legno che è l’anticima della nostra meta, anche se è più elevato di quota. Si scende ripidamente da questo dosso arrivando più in basso nei pressi di un colletto ad incrociare una traccia che si abbandona sulla destra (2231 m) dalla quale, seguendo qualche piccola ondulazione, si arriva alla base della cresta finale. Si inizia a rimontarla con un breve tratto ripido che ci porta rapidamente in cresta sulla quale il sentiero aggira qualche affioramento roccioso e dove si trova un altro bivio con un sentiero proveniente da sinistra (2258 m) dal quale in breve si raggiunge la panoramica croce di vetta.

Informazioni generali

Via:
Segnavia:
Tipologia percorso:
Periodo consigliato:
Esposizione al sole:
Pericolo Oggettivo:
Tratti esposti:
Attrezzatura utile:
Acqua:

Riferimenti bibliografici

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Accesso stradale

Galleria fotografica