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Punta Leysser, da Vetan dessus

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 24/02/2008
Difficoltà
WT2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1765 m
Altezza di arrivo
2771 m
Dislivello positivo
1006 m
Tempo di andata
03h00'
Tempo di ritorno
01h30'
Periodo consigliato

Accesso

Lasciare l'autostrada A5 e, dopo 450m, abbandonare lo svincolo autostradale immettendosi, a destra, sulla strada regionale SR47 per la valle di Cogne. Dopo 400m alla rotonda prendere la seconda uscita entrando nella strada statale SS26, da seguire per circa 3km, attraversando l'abitato di Saint-Pierre, sino a raggiungere il villaggio di Luboz. Svoltare a destra su Via Corrado Gex (da seguire per 300m) e successivamente svoltare a destra sulla strada regionale SR22 da seguire per circa 7,7km fino Saint-Nicolas e, poco oltre il centro principale, un bivio: proseguire diritto sulla strada regionale SR41 seguendo le indicazioni per Vétan. Giunti a Petit Sarriod abbandonare la strada regionale SR41 e svoltare a sinistra. Seguire la strada comunale attraversando i villaggi di Person, Grand-Sarriod, Gerbore sino a raggiungere, dopo 4,2km, Vétan e l'ampio parcheggio al termine della strada.

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Introduzione

Itinerario molto frequentato con una esposizione sempre al sole ed un panorama eccezionale sia durante la salita che dalla vetta.

Descrizione

Dal termine del parcheggio si sale su un ripido ma breve tratto di pista ben battuta che ci porta appena sopra le abitazioni e dove si apre la conca di Vétan con la nostra meta già ben visibile proprio di fronte. Si continua ora in falso piano verso l’Alpe Châtelanaz, l’unica costruzione presente, che si passa sulla destra per proseguire sulle tracce del gatto delle nevi sino ad un bivio al quale si prende la direzione di sinistra. In breve si giunge ad una presa d’acqua che si lascia sulla sinistra e, per accorciare il percorso, si sale un erto pendio che ci fa riprendere la traccia poco più in alto; la si segue, sempre salendo, sino a prendere le ultime propaggini della lunga dorsale che scende dalla punta. Da questo punto l’itinerario di salita non è più obbligato e, seguendo a piacere le numerose tracce presenti, ci si innalza tra la rada vegetazione per pendii più ripidi in direzione dell’anticima che raggiungiamo spostandoci sempre più sulla sinistra a mano a mano che si avvicina. Raggiunta l’anticima si prosegue verso est sulla cresta in direzione della vetta, ormai a pochi minuti, scendendo dapprima ad un colletto per poi risalire una lieve pendenza ed arrivare così alla croce sommitale. Il panorama a 360° è veramente spettacolare: a nord dal Bianco al gruppo del Rosa è un susseguirsi ininterrotto di 4000 mentre da est a ovest lo sguardo corre dai contigui Mont Rouge de Vertosan e Mont Fallére via via verso l’Emilius, la Grivola, Il gran Paradiso ed il Rutor, solo per citare i più conosciuti.
All’avvicinarsi dell’anticima è meglio non seguire le tracce degli sci alpinisti che tagliano sotto la cresta: la pendenza del lungo traverso potrebbe essere troppo ripido per le racchette da neve.

Galleria fotografica

© 2021 - Giancarlo Beretta
© 2008 - Giancarlo Beretta
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Ci siamo stati