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Becca France, da Vetan

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 04/01/2012
Difficoltà
WT3
Lunghezza
10.00 Km
Quota di partenza
1808 m
Altezza di arrivo
2312 m
Dislivello positivo
673 m
Tempo di andata
03h00'
Tempo di ritorno
01h45'
Periodo consigliato

Accesso

Lasciare l'autostrada A5 e, dopo 450m, abbandonare lo svincolo autostradale immettendosi, a destra, sulla strada regionale SR47 per la valle di Cogne. Dopo 400m alla rotonda prendere la seconda uscita entrando nella strada statale SS26, da seguire per circa 3km, attraversando l'abitato di Saint-Pierre, sino a raggiungere il villaggio di Luboz. Svoltare a destra su Via Corrado Gex (da seguire per 300m) e successivamente svoltare a destra sulla strada regionale SR22 da seguire per circa 7,7km fino Saint-Nicolas e, poco oltre il centro principale, un bivio: proseguire diritto sulla strada regionale SR41 seguendo le indicazioni per Vétan. Giunti a Petit Sarriod abbandonare la strada regionale SR41 e svoltare a sinistra. Seguire la strada comunale attraversando i villaggi di Person, Grand-Sarriod, Gerbore sino a raggiungere, dopo 4,2km, Vétan e l'ampio parcheggio al termine della strada.

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Introduzione

La Becca France è un punto panoramico eccezionale sia sulle vette che dominano Aosta e tutta la valle centrale sia sul bellissimo comprensorio del Mont Fallére che si trova in posizione imponente e centrale tra i suoi “satelliti”. Il dislivello non eccessivo ed il percorso relativamente breve, poco più di dieci chilometri, non devono però trarre in inganno sulla facilità del percorso che, dopo i dolci pendii sopra Vetan sino alla palina a quota 1908 m, presentano attraversamenti sotto pendii ripidi che, se con carchi nevosi instabili, possono essere delicati; in seguito la progressione si fa comoda sino a Loé dopo di che i pendii da risalire diventano sostenuti e su versanti abbastanza ripidi. La dorsale sino alla vetta è, per gran parte, facile mentre l’ultimo tratto presenta alcuni punti esposti e comunque, valutando al momento, possono richiedere l’uso dei ramponi.

Descrizione

Dal parcheggio ci si incammina verso il suo termine superiore e si inizia a salire sulla destra giungendo in breve sui pendii soprastanti le piste di fondo; si risalgono liberamente le dolci ondulazioni tenendo la destra puntando il ben visibile alpeggio di Thoules situato più in alto. Senza raggiungerlo si passa sotto di esso traversando a destra per scendere di poco e, attraversato un piccolo torrente, si arriva ad una palina segnaletica (1908 m). Da questa si prosegue sulla traccia di una mulattiera che, sulla destra, contorna la fiancata della montagna e ne segue le rientranze con percorso pressoché pianeggiante; dopo qualche decina di minuti si entra nell’ampio e suggestivo vallone di Verrogne e, tenendo la destra, ci si dirige verso un evidente chiusa per l’acqua. Superata questa ed una seconda poco distante, si attraversa un ruscello e si risale sulla sponda opposta giungendo all’alpeggio di Loé ed alle paline situate alla sua sinistra (2001m). Da queste ci si alza sui pendii abbastanza ripidi tagliando la fiancata verso destra per arrivare ad una spalletta dove la pendenza diminuisce e si devia sulla sinistra per passare tra i radi alberi; giunti ad un piccolo slargo tra gli alberi si tiene ancora la sinistra e con percorso rettilineo si rimonta in leggera salita la fiancata boschiva. Quando si arriva in prossimità di pendii piuttosto ripidi si svolta decisamente a destra e, sia con qualche tornante sia traversando sempre verso destra, si raggiunge faticosamente la soprastante panoramica dorsale. Ora si continua sulla destra seguendone le ondulazioni o passando tra di esse nei punti di minor pendenza puntando alla cima più alta dove si trova un ometto di pietre (2361 m): da questa anticima si ha ormai ben visibile ormai la punta meta dell’escursione visibile al termine della cresta che si dirige verso est. Si perdono dunque alcune decine di metri di dislivello e si raggiunge il colletto sottostante dal quale si riprende a salire sulla cresta rimanendone all’inizio sul suo comodo filo per poi tenere preferibilmente la sua destra. Si arriva ad un affioramento roccioso che si supera sulla destra con un passaggio un po’ esposto dopo il quale la dorsale ritorna larga; la salita prosegue costeggiando sulla destra un rado boschetto dove si supera un breve tratto ripido ed esposto che ci porta ad affrontare l’ultimo tratto di cresta. Questo si supera senza problemi su una pendenza che va sensibilmente diminuendo ed in breve, percorse alcune decine di metri, si raggiunge la panoramica croce lignea che la sormonta. Al ritorno, se non si vuole risalire all’anticima e se il manto nevoso è ben assestato, si può tagliare sotto di essa rimanendo però un po’ alti per scendere decisamente, dopo un lungo traverso, verso le tracce di salita quando si individuano nel bosco sottostante; questa variante di discesa è sconsigliabile con scarsa visibilità.


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© 2021 - Giancarlo Beretta
© 2012 - Giancarlo Beretta
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Ci siamo stati

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A cura di:

Becca France, da Vetan
venerdì 04 marzo 2005

Becca France

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