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Zucco della Rocca, da Maggiana

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A cura di:

Ultimo rilievo: 19/08/2010
Difficoltà
T2
Lunghezza
5.09 Km
Quota di partenza
329 m
Altezza di arrivo
852 m
Dislivello positivo
562 m
Dislivello negativo
562 m
Tempo di andata
01h30'
Tempo di ritorno
01h00'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Da Milano a Lecco lungo la strada statale SS36; uscirne all'inizio della strada provinciale SP72 in direzione Abbadia Lariana. Proseguire fino a Mandello del Lario e, alla prima rotonda, entrare nel centro del paese. Poco oltre lo stabilimento "Moto Guzzi" iniziano le indicazioni per le frazioni alte: seguire per Maggiana e parcheggiare all'angolo di Via dei Salici in un posteggio presso un giardino con fontana a gradinata.

Introduzione

Brevissima escursione che, lungo il percorso storico di salita ai Piani Resinelli dalla riva del lago, porta a visitare un inaspettato reperto archeologico. Si tratterebbe di una antica cisterna risalente al periodo tardo romano, unico residuo di un presumibile castello posto proprio al vertice di questa altura. La gita, in caso di buona visibilità, è ampiamente panoramica sul bacino del basso ramo di Lecco del Lario: ma solo dalla cima dello Zucco della Rocca, visto che tutto il percorso si svolge all'interno di un suggestivo bosco molto selvaggio.

Descrizione

Dal parcheggio si risale Via dei Salici fino alla visibile chiesa di San Rocco. Prima di cominciare a seguire il segnavia 12 , conviene deviare brevemente fino alla Torre del Barbarossa (pochi passi attraverso le suggestive viette del villaggio): un'antica torre d'epoca medievale sovrastata da un terrazzo ottocentesco, attualmente museo etnografico aperto su richiesta. Continuando invece la passeggiata, si giunge ad una piazza con fontana, si volge a sinistra e si inzia a salire lungo una bellissima mulattiera selciata e gradinata. In breve si raggiunge un pianoro dove si prosegue zigzagando fra le recinzioni di orti e frutteti: poco oltre si sbuca su di una pista erbosa a fianco di una casa rurale (ai Mas) e si volge a destra. Il tracciato torna mulattiera e, sempre seguendo i segnavia a vernice talora sbiaditi, si porta presso due baite semidiroccate ad un bivio: a destra si raggiunge un grosso faggio doppio presso la sorgente del Tuf e quindi si inizia una lunga traversata verso sud, interrotta solo di quando in quando da alcuni tornanti per guadagnare quota. Si passa da un boschetto di larici con baitello di legno e si continua a salire - ad un bivio seguire a destra - fino ad immettersi in una larga traccia proveniente da sinistra (variante da Rongio, altra frazione di Mandello). Si prosegue fino a rimontare sul fianco di una sorta di costone alberato e un poco roccioso: una freccia indica verso destra lo Zucco della Rocca. Il sentiero è stretto e sassoso: alcune decine di metri in discesa conducono ad una forcella (residui di un traliccio di teleferica per il legname - localmente "palorcio") che separa uno spuntone roccioso - lo Zucco - dal costone precedentemente raggiunto. Arrampicandosi fra i sassi, i cespugli e le radici di una traccia sempre più debole si raggiunge il minuscolo terrazzo con la cisterna romana; una decina di metri più in alto ci si affaccia alla vetta dello Zucco della Rocca, in bella esposizione sul panorama del lago.  
Ritorno per la via di andata.


Informazioni generali

Segnavia: 12 , 12a  
Tipologia percorso: a/r 
Tratti esposti: il terrazzo di vetta



Galleria fotografica

Cisterna Romana
© 2021 - ©2010 Marco Bonati
Torre del Barbarossa
© 2010 - ©2010 Marco Bonati
Ai Mas
© 2010 - ©2010 Marco Bonati

Ci siamo stati