Sentiero del Barolo

Ritratto di maria grazia s
maria grazia s
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Quota di partenza: 
513 m
Quota di arrivo: 
513 m
Dislivello: 
400 m

Introduzione

Le Langhe del Barolo sono una piccola area che ha per centro primcipale il paese di Barolo, terra d'origine del "re dei vini" e "vino dei re", che proviene dal vitigno del nebbiolo (nebiolium). Le colline intorno sono ricoperte geometricamente di vigneti, e questa terra si è formata per sollevamento del fondo marino nel periodo terziario. Il colmo delle colline è tutto un susseguirsi di paesi e borgate, costruiti in alto per motivi strategici e di difesa, molti dei quali con fortezze e castelli. Anche La Morra è un borgo in cima ad una collina; per la verità il primo nucleo era all'Annunziata, dove si trovava un convento benedettino, ma fu trasferito più in alto nel XII secolo e dotato di una possente cerchia di mura, con due porte e svariati torrioni, che vennero abbattuti nel 1800 quando non fu più necessario difendere il paese. La Morra deriva da Loci Murrae, luogo in cui si pascolavano le pecore, forse quelle dei frati.... La presenza dei benedettini nelle Langhe fu molto diffusa forse anche per il duro periodo intorno al 1200: nel 1222 ci fu un terremoto disastroso, e poi pestilenze, guerre, devastazioni, e la predicazione di San francesco d'Assisi nel 1223. La Morra fu fondata tra il XII e il XIII secolo, e quasi subito divenne dominio della famiglia Falletti, che lo esercitò per alcuni secoli; dopo varie vicende, nel 1631 il territorio passò sotto i Savoia.

Descrizione

Raggiunto il colmo della salita, affacciarsi dai bastioni a sud est, sulla splendida campagna circostante; su ogni collina c'è un villaggio o un paese, e tutti i fianchi sono ricoperti di vigneti a perdita d'occhio. Entrare nel paesino (a sinistra, volgendo le spalle alla pianura) e salire fino alla piazza dove c'è la torre campanaria, che curiosamente nacque storta, al punto che la parte superiore fu costruita da un altro mastro decentrata di una diecina di centimetri per compensare la pendenza. Nella giornata del FAI di primavera 2008 era possibile salire ed ammirare dall'alto la campagna circostante e il paese. Affacciarsi ancora dalla balconata di fronte alla torre, e poi continuare in discesa a sinistra, fino alla chiesa di San Martino, dalla facciata barocca, e poi subito dopo, a sinistra, scendere i tornanti lungo i bastioni fino ad uscire dal paese. Al bivio, compare una bella chiesina dipinta con un rosso pompeiano: è la chiesa di Santa Brigida, che dietro l'altare ha dei pregevolissimi affreschi cinquecenteschi restaurati di recente, visibili solo poche volte l'anno, quando ci sono feste in questa chiesa. Tornati al bivio, seguire l'ndicazione Cerequio-Fontanazza, prendendo la strada che scende verso sud; ci sono due cartelli, quello del giro del Barolo, il cui percorso è contrassegnato da un segno bianco e rosso, e da un cartello scuro a forma di freccia direzionale, e un palo con un triangolo sul quale è scolpito un bicchiere di vino inclinato; il primo cartello indica il percorso da paese a paese, il secondo, il Sentiero del Barolo nel comune di La Morra, lungo circa 13 km, ed è quello che deve essere seguito. Ci incamminiamo per la strada che diviene subito sterrata, fiancheggiata da vigneti dai quali in primavera occhieggiano anche alberi da frutto fioriti, e continuiamo scendendo velocemente fino alla frazioncina di Cerequio, che sembra abbandonata, teatro di un triste fatto di sangue durante il periodo della seconda guerra mondiale; subito dopo, il nostro percorso devia a sinistra e passa quasi pianeggiante sotto le case di Fontanazza, poi risale per uno sterrato al servizio dei vigneti fino alla cappella della Madonna delle Grazie, chiamata anche cappella del Barolo, riconoscibile perché coloratissima; questa cappella fu fatta costruire nel 1914 da un viticoltore, poi in stato di abbandono, fu risistemata dall'attuale proprietario e dipinta da Sol LeWitt, e David Tremlett, due artisti molto famosi; LeWitt si è occupato dell'esterno, Tremlett dell'interno, dipinto con linee sinuose come le colline circostanti, e nei colori delle vigne e della terra. Pare che sia stato garantito ai due pittori un vitalizio in buon barolo....Dopo la visita, scendere lungo la strada e poi svoltare a sinistra, seguendo il segnavia; dirigersi verso il fondo della valletta, lasciando a sinistra le case del Torriglione, e continuando il percorso tra i vigneti, attraversare un ruscello e risalire per una capezzagna (stradina sterrata al servizio dei vigneti) fino alle Rocchette, dalle quali si raggiunge l'Annunziata. Questa località nel XII secolo si chiamava Marcenasco, era sede di una abbazia benedettina, poi concessa ai Servi di Maria; la chiesa rimaneggiata divenne parrocchiale; durante alcuni lavori di restauro è stata rinvenuta sotto il pavimento una stele del II sec dc. Sono romanici l'abside, il campanile e una cappella laterale, la facciata è barocca; nelle cantine del monastero è stato allestito l' interessante museo Ratti che conserva attrezzature per la lavorazione del vino, alcune antichissime. Continuiamo il nostro percorso lungo la strada asfaltata, per poi abbandonarla e proseguire a destra più o meno in piano fino al Monfaletto, nei pressi di un cedro del libano; si scende e si passa intorno al Bricco di San Biagio lasciandolo a destra, si risale per uno sterrato e si raggiungono i Tetti di Santa Maria. Immettersi sulla provinciale, e continuare fino alla chiesa della Madonna di Plaustra, dalla quale si prende la stradina che conduce a Silio, piegando a sinistra prima di raggiungere la borgata e puntando verso La Morra. Il sentiero sale ripido per una capezzagna fino alla cappella campestre della Madonna di Loreto, dopo di che si arriva a La Morra nei pressi del complesso sportivo (ore 4h30').

Autore

Bibliografia

  • Vivere la Morra 2006/2007
  • Guida alla visita dei beni aperti in Piemonte - Giornata del FAI di primavera 2008