Santuario di San Besso, da Campiglia Soana
Introduzione
Itinerario tra fede e natura: l'escursione al Santuario di San Besso fornisce l'occasione all'escursionista di visitare una vallata non molto conosciuta ma ricca di fascino, di storia e di spiritualità.
Descrizione
Giunti a Campiglia Soana si lascia l'auto in un grosso parcheggio di fronte all'Albergo Gran Paradiso. Prima di partire si consiglia di fare rifornimento di acqua: non vi sono fontane fino al Santuario.
Imboccata una comoda carrareccia, al termine del parcheggio, dopo pochi minuti si raggiunge la sbarra che delimita l'accesso alla strada privata. Alcuni pannelli segnaletici ricordano agli escursionisti che ci troviamo in pieno Parco Nazionale del Gran Paradiso e invitano a rispettare le sue regole.
Superato un ponte in legno, che attraversa il torrente Campiglia, la strada supera alcuni tornanti e costeggia il torrente stesso sulla sua sinistra orografica sino a portarsi ai margini del Pian Azaria ove si incontra il sentiero che diparte sulla destra. Ci si inoltra nel bosco di larice con una serie di svolte che ci fanno prendere quota sino a raggiungere la Grangia Randonero (1817m, 0h45'). Lasciata la grangia si prosegue lungo il bosco in diradamento attraversando i pascoli sottostanti il Santuario, passando nei pressi del Rio della Balma sino a raggiungere le Grange Ciavanis (1876m 1h00').
Si prosegue ora sul pascolo aperto seguendo il sentiero sino ad arrivare nei pressi del Monte Fautenio: una breve discesa e si raggiunge infine il Santuario di San Besso (2019m, 1h45').
La discesa avviene lungo il medesimo itinerario percorso in salita (0h45').
Curiosità
Il 10 agosto si tiene l'annuale processione verso il Santuario di San Besso: è interessante pensare che in tale data parte una processione da Cogne attraverso il colle dell'Arietta.
La tradizione narra che Besso fosse un soldato della legione Tebea convertitosi al Cristianesimo. Dopo il massacro di Saint-Maurice d'Agaune i pochi reduci dall'eccidio iniziarono a vagare tra i monti predicando la nuova fede. Besso seguì questa strada finché non venne catturato e gettato dalla rupe del Monte Fautenio lasciando una miracolosa impronta sulla quale venne costruito il Santuario a lui dedicato.