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Rifugio Noaschetta, da Noasca

ivano_ruffoni

A cura di:

Ultimo rilievo: 15/11/2004
Difficoltà
T2
Lunghezza
6.36 Km
Quota di partenza
1100 m
Altezza di arrivo
1540 m
Dislivello positivo
540 m
Dislivello negativo
540 m
Tempo di andata
02h00'
Tempo di ritorno
01h30'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Raggiunta l'uscita dell'autostrada A5 di Ivrea si imbocca la Pedemontana, SS 565, e all'altezza di Castellamonte la strada statale SS 460 di Ceresole Reale. Si prosegue nella Valle dell'Orco fino a Noasca, si superano i quattro tornanti successivi a monte dell'abitato e, poco prima della galleria, si svolta a destra verso Balmarossa. Risalire ora i numerosi tornanti fino al piccolo parcheggio al termine della strada asfaltata.

Introduzione

Facile itinerario nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il Rifugio Noaschetta si trova dopo il bastione roccioso che chiude, a Nord, i prati della frazione di Sassa, poco sopra il Pian Sengio. La costruzione, lambita dal torrente Noaschetta che scende dall'omonimo vallone, deriva da un edificio utilizzato nel passato dai custodi del canale sotterraneo che scende dal lago di Ceresole fino alla centrale idroelettrica di Rosone. Nei pressi del rifugio vengono anche convogliate nel medesimo canale parte delle acque del torrente Noaschetta. Il rifugio è chiuso tutto l'anno ma si possono ritirare le chiavi presso il Ristobar Gran Paradiso di Noasca. 

Il Rifugio Noaschetta è un piccolo rifugio non gestito e chiuso a chiave. Per il ritiro delle chiavi rivolgersi a:

Trattoria Caccia Reale
Via Roma, 14
10080 Noasca (TO)
Tel. 349 23 18 586 e 340 25 26 735
(trattoria chiusa al giovedì)

Descrizione

0h00' Dallo spiazzo si scende per qualche decina di metri lungo la strada aslfaltata e si prende a sinistra la bella mulattiera 548 , che sale dolcemente nel bosco. La mulattiera procede a tornanti a distanza regolare, supera una bella nicchia con Madonnina, e fra il bosco ben tenuto, lungo il ripido costone di larici alla sinistra orografica del Vallone di Ciamouseretto, conduce ad un ripiano erboso. A mezzacosta si giunge al piccolo borgo di Sassa (1353m).
Il sentiero aggira a sinistra la frazione e punta, a Nord, verso la bastionata rocciosa che limita il Pian Sengio. A destra il torrente Noaschetta cade in una fragorosa cascata.
In prossimità della bastionata, il sentiero piega a sinista, verso Ovest, fra le rocce di una frana. Poco dopo si intreccia a destra un sentiero che, se seguito, porterebbe alla palestra di roccia. Si prosegue, invece, sulla traccia principale (cartello in legno indicante Rifugio Noaschetta - Sentiero Facile) con bei panorami, verso Sud-Ovest, sulle Levanne. A sinistra, poco dopo, si incrocia, senza seguirla, una traccia di sentiero che scende nel Vallone di Ciamouseretto; si procede, invece, sul sentiero principale a tornanti lambendo il bosco.
Superato un torrente, si lascia a sinistra il segnavia 550 per l'Alpe Gran Piano, circa a quota 1640m, punto più elevato di questa escursione, e a mezzacosta, a tratti anche in discesa, si passa accanto al Pian Sengio, visibile sulla destra mentre, sopra, dominano le severe pareti del Monte Castello. Poco dopo, sulla destra, si segue una traccia di sentiero indicata da un cartello in legno (quota 1600m). Si scende fra rare tacche bianco-rosse ed ometti, si passa sulla destra di un rudere, si piega a sinistra scendendo sempre più verso la valle. In prossimità del torrente sorge il Rifugio Noaschetta (1520m): nei pressi alcune sbarramenti, argani e paratie di governo sia del canale sotterraneo proveniente dal lago di Ceresole che delle acque del torrente Noaschetta che vi vengono convogliate.
Il ritorno si svolge lungo il medesimo itinerario.

Punti di Interesse

  • Noasca
  • Sassa
  • Rifugio Noaschetta

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© 2008 - Ivano Ruffoni
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