Rifugio Ciarlo-Bossi, da Viozene
Descrizione
Si sale dal borgo, 1245 m, tra gli edifici seguendo le indicazioni e ci si inerpica su una bella traccia (a un bivio a sinistra). Poi, si supera un pilone votivo costruito nella roccia (30’) e si continua, trovando una casa in pietra perfettamente ristrutturata e subito dopo il pianoro dove è situato il rifugio Mongioie 1550. Si tralascia la via che si inerpica per la cima, distante ancora 3h, e si procede in piano a sinistra fino alla bella struttura (25’). Dopo una breve pausa (fonte), si riprende in piano e, in meno di 5’, si è a un bivio: a sinistra la strada di servizio che collega il rifugio a Viozene, mentre dritti c’è una traccia in piano che taglia il pendio. Si sceglie questa ultima e si cammina in orizzontale e in seguito si perde qualche metro entrando nel bosco. Ad un bivio (30’), si ignora la via che scende (e che si prenderà al ritorno). In un attimo, si supera un rio e più avanti si trova il ponte (ora in fase di ricostruzione) sulle Vene 1525 m (15’). Qui iniziano le bacheche informative del Parco e che accompagnano il percorso e più in alto, a destra c’è la Grotta delle Vene (raggiungibile risalendo tra severe rocce e aiutandosi con delle corde – non particolarmente difficile). Dell’antro (1550), si può vedere solo l’ingresso perché lo sviluppo interno è riservato a chi ha esperienza di speleologia (15’ per la diramazione A/R). Fintanto che la passerella non è terminata si scavalcano le abbondanti sorgenti passando sopra le stesse e affrontando poi la salita per la colla di Carnino a 1597 m (20’). Da qui (a sinistra c’è un punto panoramico – 20’ per la devianzione A/R), si scende in 15’ alla località Tetti delle Donzelle (1540), dove si abbandona il sentiero che scende a Carnino inferiore (in meno di mezz’ora, altro punto di accesso molto veloce per chi avesse fretta di arrivare) e in 5’ si perviene al rifugio Ciarlo Bossi del Ges di Savona e della FIE (1550), punto di arrivo dell’odierna gita. La struttura è autogestita e quindi è probabile trovarla chiusa, ma il posto merita ugualmente (non ci sono però fonti). E’ un ottimo punto di appoggio per chi voglia fare escursioni un po’ impegnative, ma molto interessanti a Cima delle Saline, il Pian Ballaur, il Mongioie…
Per le foto di alcune delle gite che si possono fare partendo dal Ciarlo Bossi vedasi:
http://xoomer.virgilio.it/cralgalliera/saline.pdf
http://xoomer.virgilio.it/cralgalliera/mongioie04.pdf
http://xoomer.virgilio.it/cralgalliera/tanaro2005.pdf
http://xoomer.virgilio.it/cralgalliera/fotorifugio06.pdf
http://xoomer.virgilio.it/cralgalliera/rifugio07.pdf
Per un articolo d’approfondimento, invece:
http://xoomer.virgilio.it/escursionismogalliera/articoli/escursionismoma...
Terminata la pausa, si ritorna sui propri passi fino alla colla di Carnino, alle Vene e al bivio sopra accennato (1h). Si lascia la pista per il rifugio e si prende in discesa in direzione di Viozene. Si oltrepassano dei ruderi, non si considera la variante per Pianche e si sfiora una casa ristrutturata. Dopo ci si immette sulla strada di accesso al rifugio (in parte asfaltata e in parte cementata). Si scende ancora fino a ritrovare la strada di collegamento Viozene Upega, nei pressi di una bella fonte (25’). A sinistra, distante poco più di 1 km c’è il centro di Viozene, dove aspetta l’auto (15’).
se volete alcune foto ai link
http://www.cralgalliera.altervista.org/altre2010.htm
link diretto
http://digilander.libero.it/MAURIZIOLC/viozene010.pdf
NB: in caso di gita, verificare, sempre, con FIE, Cai, eventuale Ente parco o altre Istituzioni, pro loco, ecc., che non ci siano state variazioni che abbiano aumentato le difficoltà! Si declina ogni responsabilità. Il presente testo ha solo carattere puramente indicativo e non esaustivo.