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Punta d'Arbella, da Frachiamo

ivano_ruffoni

A cura di:

Ultimo rilievo: 11/05/2005
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
980 m
Altezza di arrivo
1879 m
Dislivello positivo
899 m
Tempo di andata
02h15'
Tempo di ritorno
01h45'
Periodo consigliato

Accesso

Raggiunta l'uscita dell'autostrada A5 dell'autostrada di Ivrea si imbocca la Pedemontana, SS565, e all'altezza di Castellamonte la SS 460 di Ceresole Reale: si prosegue nella Valle dell'Orco oltrepassando Pont Canavese e giungendo a Sparone. Si svolta quindi a destra verso la strada della Valle di Ribordone. Si risale la valle portandosi successivamente sulla sponda orografica sinistra del torrente Ribordone e si svolta, dopo alcuni tornanti, verso la deviazione di destra per Frachiamo. Si parcheggia nel piazzale di Frachiamo (980m), proprio in prossimità della chiesa.

Introduzione

La Punta d'Arbella è una cima prevalentemente erbosa, con qualche roccia affiorante, che separa le parti meridionali delle Valli di Ribordone e Soana. La vetta è un magnifico punto panoramico su un vasto arco delle Alpi: si spazia dal Monviso, alle Tre Levanne, alla Tresenta fino alla Tour du Grand Saint-Pierre ed oltre. Sulla cima una postazione di osservazione aiuta ad individuare tutte le montagne circostanti. L'itinerario è molto frequentato e si svolge su un sentiero ottimamente segnalato e sempre ripido. Ci sono buone possibilità di incontrare la fauna tipica del Parco Naturale del Gran Paradiso.

 

Descrizione

Dal parcheggio di Frachiamo (980m) un cartello indica la direzione da seguire. Dopo pochi metri si prende la stradina di destra (indicazioni per Punta Arbella), tralasciando quella di sinistra per Vasario. Si attraversa il paese, zigzagando per l'abitato, si risale una mulattiera che costeggia il Rio Pissa, passando accanto ad un vecchio e pericolante ponte in legno. Subito dopo si abbandona la mulattiera per prendere il sentiero segnalato a destra da una freccia gialla. Si traversa il Rio Pissa, si sale una zona erbosa e poi, ripidamente, un bosco di castagni. Più avanti si traversa un nuovo rio risalendo sul lato opposto su un tratto a scalini. Oltrepassate alcune costruzioni si sbocca su una bella dorsale di pascoli che si percorre giungendo alle baite di Paramea (1203m). Il sentiero sale ancora ripido, supera altre costruzioni, si inoltre in bei boschi di betulla e giunge sulla cresta. Si percorre il crinale aggirando a sinistra un gruppo di massi, si riprende, fra arbusti, erba e rocce affioranti, il filo di cresta e, vedendo già la croce posta sull'anticima della Punta d'Arbella, si giunge all'Alpe Colmetto (1744m). A svolte ripide su terreno erboso si giunge infine alla croce. Il panorama è magnifico sulla sottostante pianura e su un ampio arco delle Alpi. Percorrendo la semplice cresta, in 5 minuti, si giunge alla Punta d'Arbella (1879 m), dove è posizionata una postazione di osservazione indicante le principali montagne circostanti. La discesa si svolge lungo il medesimo itinerario dell'andata. 

Riferimenti Bibliografici

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