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Pizzo dei Tre Signori, da Pescegallo

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A cura di:

Ultimo rilievo: 24/12/2006
Difficoltà
T3
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1450 m
Altezza di arrivo
2559 m
Dislivello positivo
1200 m
Tempo di andata
04h15'
Tempo di ritorno
03h00'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

In Valtellina fino a Morbegno; qui si svolta in Val Gerola proseguendo fino al termine della valle, a Pescegallo, stazione sciistica. Si posteggia proprio al termine della strada sul piazzale antistante la partenza degli impianti.

Introduzione

 Un classico delle Alpi Orobie e per questo una gita molto frequentata. Dalla Val Gerola (SO), oltre che da Pescegallo, percorso più vario e interessante, è possibile partire da Laveggiolo, percorso un po' più breve anche perchè si evita la perdita di dislivello presso il Lago di Trona. Per i più allenati per il rientro sono possibili numerose combinazioni ad anello: dai Laghi Rotondo e Zancone (attraverso la Bocchetta dell'Inferno e sciroppandosi però ulteriori 200 m di dislivello in salita), dal Lago Rotondo e il Rifugio Benigni (dopo aver salito anche la cima di Valpianella) oppure semplicemente limitarsi alla discesa dalla vetta per il versante NE e rientrare alla diga del Lago dell'Inferno dalla Bocchetta omonima. Un'altra bella gita in alternativa è quella del Pizzo di Trona per la facile ferrata N. Dalla vetta il panorama è spettacolare su tutte le Orobie, il Masino-Disgrazia e il Bernina. Libro di vetta. 

Descrizione

A piedi si prende il sentiero in piano sulla destra (segnavia [148]) che si inoltra nel bosco. Con ripida salita si raggiunge un primo pianoro (Val Tronella) proseguendo sul lato opposto del vallone ancora su ripida salita nel rado bosco. Giunti a circa quota 1800 con un lungo traverso orizzontale sotto alcune baite e poi in un bel lariceto ci si immette nella valle che sale direttamente da Gerola Alta. Lasciata la diramazione sulla sinistra per i laghi Zancone e Rotondo, si scende, perdendo circa 100 m di dislivello, alla diga di Trona che si attraversa. Sul lato opposto si prende il sentiero diritto (indicazioni: direttissima per il Lago dell'Inferno e il rifugio Falc), si lascia a sinistra la deviazione per la ferrata del Pizzo di Trona, e costeggiando la parete, si segue all'incirca il tracciato di una vecchia linea elettrica. Si esce così presso la diga del Lago dell'Inferno sotto la casa bianca dei custodi. Si attraversa la diga e si sale sopra il lago presso il Rifugio Falc. Con traverso a sinistra si giunge alla Bocchetta di Piazzocco. Ora si va a sinistra mantenendosi in quota e immettendosi nel sentiero che proviene dal rifugio Santa Rita. Senza alcuna difficoltà si seguono i bolli bianco-rossi lungo il largo crestone settentrionale della montagna fino in vetta (un po' di attenzione solo alla fine su alcune facili placche inclinate, scivolose in caso di umidità). Discesa per lo stesso percorso o con una delle varie possibilità ad anello.

Riferimenti Bibliografici

Galleria fotografica

© 2021 - Franco Rossi
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