Monte Messer, da Col Indes
Accesso
Da Belluno si risale sa SS n.50 sino a Ponte nelle Alpi: qui si svolta a destra percorrendo per qualche chilometro la SS.51. Si supera Ponte delle Schiette raggiungendo la località La Secca: qui si svolta a sinistra e si risale la SP n.28 per Tambre sino alla località Broz: qui si svolta a destra e si prosegue sino a Col Indes.
Introduzione
Ho intrapreso questa attraversata in una caldissima giornata di giugno, il litro d'acqua che mi ero portato non era sufficiente. E' meglio abbondare anche se il peso dello zaino aumenta... Un imbrago, un cordino e qualche moschettone sono utili per i tratti attrezzati. Io non ho preso nessuna attrezzatura, secondo una filosofia del tutto personale e anche contestabile, i pericoli maggiori non si trovano dove il sentiero è attrezzato ma dove il terreno è friabile, dove ci sono ripidi pendii di erba secca o bagnata, è in questi posti che è facile scivolare. Per il resto, come per le solitarie, è una questione di calma interiore, di equilibrio psicologico, di assenza di vertigini, di abitudine all'altezza.
Descrizione
Partenza da casera Cate - salita in val Salatis alla casera Pian de le Stele - salita alla forcella Grava Piana - salita e attraversamento dei monti I Muri, Paster, Brutt Pass e Messer - discesa al bivacco Toffolon e a Pian Formosa - rientro a casera Cate per sentiero Alpago Natura.
Questo percorso presenta maggiori difficoltà rispetto ai precedenti sia per la durata, che per le difficoltà tecniche. La ripida salita su terreno smosso a forcella Grava Piana è solo un assaggio. Da qui una breve discesa e quindi inizia la salita ottimamente attrezzata con cavi metallici al monte I Muri. Il tracciato prosegue in cresta; frequenti le discese e le risalite, ora siamo nel versante dell'Alpago, ora in quello della Val Prescudin. Dopo circa due ore di cammino si perviene ad un ripido canalino "marcio" (con pietre instabili) della lunghezza di circa 20m che si deve risalire. Questo, secondo me, è il tratto più difficile e pericoloso di tutto il percorso. Non ci sono protezioni di alcun tipo, gli appoggi e gli appigli sono prevalentemente instabili. Fare molta attenzione, non è detto che il piede o la mano siano messi al posto giusto! Si torna in cresta, ancora discese e risalite sia dalla parte dell'Alpago che della Val Prescudin: si sale il Paster e infine si giunge sul tratto attrezzato di circa 100m del Brutt Pass. Bellissimo il panorama che si ammira nell'attraversamento (se avete parcheggiato la macchina a casera Cate potete controllarla...), notevole l'esposizione, ottima la disposizione dei cavi. Seguono ancora discese e risalite fino al Messer, ultima vetta della giornata, a 4 ore da forcella Grava Piana.
Subito dopo la cima, verso la forcella Antander si intravede finalmente il bivacco Toffolon che si raggiunge in breve tempo. Qui le difficoltà sono finite. Si scende a valle, a Pian Formosa, seguendo un facile sentiero e, quindi, poco dopo, si imbocca il sentiero Alpago Natura che riporta a casera Cate. Ho intrapreso questa attraversata in una caldissima giornata di giugno, il litro d'acqua che mi ero portato non era sufficiente. E' meglio abbondare anche se il peso dello zaino aumenta... Un imbrago, un cordino e qualche moschettone sono utili per i tratti attrezzati. Io non ho preso nessuna attrezzatura, secondo una filosofia del tutto personale e anche contestabile, i pericoli maggiori non si trovano dove il sentiero è attrezzato ma dove il terreno è friabile, dove ci sono ripidi pendii di erba secca o bagnata, è in questi posti che è facile scivolare. Per il resto, come per le solitarie, è una questione di calma interiore, di equilibrio psicologico, di assenza di vertigini, di abitudine all'altezza.