Molassana, da Pino Soprano
Accesso
Da Molassana (quartiere di Genova) con il piccolo bus secondario n. 481 dell'Amt (8 posti a sedere e altrettanti in piedi - corse ogni 45'), si rimonta fino a Pino Soprano. Nel caso NOn si debba uscire fuori i confini comunali è necessario scendere prima della galleria coloro che per sgarrano anche solo di pochi metri, uscendo dal comune!
Introduzione
Personalmente, sono molto legato a parte di questo tracciato. Infatti, nel suo sviluppo con un più ampio respiro, tra Righi e Casella, per me è come fare un tuffo nel passato remoto… in pratica, e’ stata la 1a piccola grande avventura escursionistica ideata e poi realizzata a partire dagli inizi degli anni '80 dello scorso secolo… E quindi con un ritrovato piacere che ho ricalcato una parte di quel percorso; mi ha fatto ritornare a quella spensieratezza che hanno i ragazzi...
Descrizione
a Molassana
Da Pino Soprano (360 m), nel primo tratto, si ricalca la seconda parte della pista dell'acquedotto Valnoci. Dopo circa 1h, si abbandona la via principale che porta fino alla presa dell'acquedotto. Quindi ci si inerpica a sinistra nel bosco. Dopo una salita, si sbuca su una sella dove c'è l'importante bivio non ben evidenziato: a sinistra per Crocetta Orero, dritto (metanodotto) per il monte Alpe e a destra per Creto. Bisogna prestare attenzione: per un breve tratto questa ultima marcatura è andata persa, poi riappare piegando sempre verso destra e recuperando pochi metri di quota. Si continua fino a trovare l'Alta Via. La stradina diventa asfaltata attraversando diversi bei villini di Creto (604 m). Da una curva è segnata la via di discesa per Molassana. La mulattiera perde quota ripidamente: è umido e si fatica a causa della scivolosità del terreno (segni geometrici ben evidenti). Si procede molto lentamente. E' necessaria cautela: incrocio con tre cavi d'acciaio (due ad altezza d'uomo!).
Al termine del tratto più sconnesso e rovinato, si sfiora un grande edificio (Case Lovega 338 m) di 3 piani, ben in ordine. Il tracciato ora è migliore e superato un tornante è necessario fare attenzione: La deviazione non è chiara perchè il simbolo rosso si è completamente cancellato! Bisogna lasciare la mulattiera per scendere a sinistra e superare un ponticello. Si costeggia una grossa costruzione a destra e in breve si attraversano delle case ritrovando l'asfalto. Ci si immette sulla strada per Cartagenova tenendo la sinistra. Si ricalca la viabilità fino ad una osteria dove, da una curva, si prende una creuza in discesa (Salita Cotella). Si continua a perdere quota sempre insistendo sulla medesima mattonata fino a sbucare in fondo a via San Felice e via Molassana (50 m).
In definitiva: Diff. E - disl. +300 mt -600 mt - 10,5 km - 4h30 circa tot. + le soste -
Tempo: un po' nuvolo al mattino poi sereno, vento assente e temperature discrete visto il periodo. Comodità percorrenza: buona nel primo tratto, poi sufficiente e molto scarsa nella discesa. Periodo migliore: dall'autunno alla primavera, evitando le giornate più fresche. Interesse giro: medio +
Se volete ecco il file foto pdf, con un po’ di altre notizie:
http://www.cralgalliera.altervista.org/Creto021.pdf
http://www.cralgalliera.altervista.org/altre2021.htm
http://www.cralgalliera.altervista.org/anno2020.htm
http://www.cralgalliera.altervista.org/altre2020.htm
NB: in caso di gita, verificare, sempre, con FIE, Cai, eventuale Ente parco o altre Istituzioni, pro loco, ecc., che non ci siano state variazioni che abbiano aumentato le difficoltà! Si declina ogni responsabilità. Il presente testo ha solo carattere puramente indicativo e non esaustivo.
Info Sezione Escursionismo Cral Galliera: http://www.cralgalliera.altervista.org/esc.htm
gite 2020/21 al link: http://www.cralgalliera.altervista.org/gite020.pdf
Approfondimenti. Trek classic: Righi - Casella, una mitica avventura degli anni 80 e gli altri episodi .
Aver ripercorso, dopo circa 25 anni (!) dall'ultima volta, il tratto di sentiero che si stacca dalla pista dell'acquedotto Valnoci fino alla base del monte Alpe (per arrivare a Creto) ha scatenato i neuroni più nascosti e sopiti del cervello... Chissà come, sono tornati alla mente tanti particolari e, una volta ritrovate alcune foto scattate durante una di quelle uscite, è parso logico buttarli nero su bianco, cercando di mettere un po' di ordine ai tanti pensieri.
Ecco, quindi, il file Pdf: http://www.cralgalliera.altervista.org/RighiCasella.pdf
Altri racconti relativi alle gite del passato...
Le lunghe attraversate, ideate e realizzate negli anni '80: http://www.cralgalliera.altervista.org/TrekClassic2.pdf
Gli altri giri degli anni '80: http://www.cralgalliera.altervista.org/TrekClassic3.pdf
Nota a margine: http://www.cralgalliera.altervista.org/Nota.JPG
Nel documento base Trek classic 3, si è affrontato il tema dei giri più semplici ma, chissà come, mi sono ricordato, solo ora, di questa altra disavventura in chiave escursionistica che merita di essere rivissuta… Perciò, è giustificato questo breve supplemento al foglio originale. Per chi ha voglia di approfondire, il link del racconto è all’indirizzo: http://www.cralgalliera.altervista.org/TrekClassic3BIS.pdf
Incroci pericolosi tra tennis ed escursionismo, sopra Fontanigorda:
http://www.cralgalliera.altervista.org/TrekClassic4.pdf
http://www.cralgalliera.altervista.org/altre2021.htm
Buona lettura e buon cammino
Maurizio