Miniera di Fiernaz, da Poutaz
Introduzione
Alla scoperta della miniera di rame di Fiernaz - Petit Monde.
Descrizione
Percorrendo la strada regionale per Cervinia poco prima del parcheggio dell'Hôtel des Roses si notano sulla destra i macchinari abbandonati della vecchia segheria e poco più avanti sulla sinistra l'inizio del sentiero che porta alla miniera. Si percorre il primo tratto tra le erbacce per poi entrare quasi immediatamente nel sottobosco di noccioli. Dopo aver superato un vecchio ru ormai quasi del tutto interrato il sentiero sale ripido, ai lati sono ancora visibili i detriti lasciati dall'alluvione del 2000 quando i fianchi della montagna erano segnati da innumerevoli cascatelle. Si incontrano le prime conifere e subito dopo il segnavia (7) la pendenza del sentiero diminuisce, si attraversa una piccola pietraia con vista su Lillaz e dopo aver superato il ru del Filey si entra in un gruppo più fitto di larici ed abeti. La salita continua superando ogni tanto i pini abbattuti dalla neve, prima due, poi cinque, subito dopo questi ultimi si nota dall'altra parte della valle il villaggio di Chamois, alle sue spalle, sul crinale, il santuario di Clavalité con sulla destra la Punta Falinère. Poco più avanti tre pini di traverso costringono ad accorciare una curva. Il sentiero entra poi nell'ombra umida del vallone attiguo a quello del torrente Petit-Monde, ne esce quasi subito e attraversa un'arida radura che finisce in un ripido canalone. Sull'altro lato della valle fanno capolino tra i boschi le case e i pascoli della località Veuillen di La Magdeleine. Poco più avanti si arriva ad uno splendido belvedere sulle frazioni di Lillaz e Fiernaz; in fondo alla valle il villaggio di Buisson con la partenza della funivia per Chamois. Da dietro i pascoli che sovrastano l'arrivo della funivia si intravede la punta del Grand Tournalin, meta ambita dai viaggiatori della fine dell'800 che vi salivano per assistere al sorgere e tramontare del sole sul Cervino e sul massiccio del Monte Rosa. In poco più di 5 minuti si arriva al primo rudere della miniera; volendo si può percorrere la traccia di sentiero che passa davanti ad esso per arrivare alla stazione intermedia della teleferica. Proseguendo in piano, dove un tempo passavano i vagoncini di minerale, si arriva all'imbocco della galleria del livello Catullo. Proseguendo in salita lungo il sentiero si intravedono sulla destra i pilastri della stazione di arrivo della teleferica seminascosti dalla vegetazione. Poco più avanti il transito è reso difficoltoso dalle macerie di un edificio crollato. Per raggiungere l'entrata della miniera lo si aggira sulla sinistra e salendo pochi gradini si entra nel vallone dove si trova l'ingresso principale.