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Lago di Pietra Rossa, dal Colle San Carlo

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Ultimo rilievo: 28/02/2009
Difficoltà
T3
Lunghezza
12.10 Km
Quota di partenza
1943 m
Altezza di arrivo
2555 m
Dislivello positivo
636 m
Dislivello negativo
636 m
Tempo di andata
02h45'
Tempo di ritorno
01h30'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Dalla barriera dell'autostrada A5 di Aosta-Ovest tenere la sinistra seguendo le indicazioni per Aosta - Saint-Pierre. Dopo un chilometro, alla rotonda, prendere la seconda uscita per immettersi sulla strada statale SS26. Procedere sulla statale per  21,1 chilometri, attraversando e costeggiando gli abitati di Saint-Pierre, Villeneuve, Arvier, Avise e Derby sino a raggiungere una rotonda nei pressi di Morgex. Prendere la seconda uscita ed imboccare la Strada regionale SR39 che dopo aver costeggiato la Dora Baltea per circa un chilometro svolta a sinistra per iniziare la risalita al Colle San Carlo. Proseguire sulla regionale per altri 11,8 chilometri con un susseguirsi di tornanti sino a raggiungere il Colle San Carlo ed il parcheggio 🅿️ gratuito posto di fronte all’albergo Genzianella. La zona è turisticamente molto frequentata pertanto può capitare di non trovare posto, soprattutto se non si arriva presto.

[0h51’] - [32,4km]
Come arrivarci con GMaps
Come arrivarci con Apple Maps

Le indicazioni qui fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima di partire è opportuno accertarsi che non siano sopraggiunte variazioni sostanziali sul percorso di accesso al punto di partenza. Pertanto,  per ottenere indicazioni stradali aggiornate e dettagliate, consigliamo l’utilizzo delle app per la navigazione satellitare fornite da Google o Apple.

Introduzione

Il Lago di Pietra Rossa è una piccola gemma di smeraldo incastonata nelle severe bastionate rocciose che dividono il vallone di Leseney dall'ampia conca di La Thuile. L'itinerario proposto evita l'antica ferrata permettendo l'arrivo al lago ad un più ampio numero di persone: il percorso non è agevole, soprattutto nel superamento dei due scalini rocciosi di origine glaciale, ma nel complesso rimane escursionistico.

Descrizione

Lasciata l'auto nel parcheggio adiacente all'Albergo Genzianella si svolta a sinistra seguendo le paline segnaletiche che indicano nel sentiero (15) l'itinerario che dovremo seguire. Ci si inoltra subito in un bel bosco di abeti e larici seguendo una stradina ampia e semi pianeggiante. Dopo aver seguito i contorni di un piccolo vallone, il sentiero fa un grosso semicerchio, si raggiunge un bivio (2012m, 0h15'): si prosegue sul sentiero (15) che diparte sulla sinistra, trascurando il (16) che conduce al Col de la Croix (2381m). 

Si procede in leggera discesa inoltrandosi nel vallone che porta al lago. Lasciate lungo il cammino alcune panche in legno utilizzabili per una sosta ristoratrice, il sentiero riprende a salire con maggior intensità e dopo un paio di tornanti, riprende pressoché in piano attraversando a mezza costa la base dello crinale sotto il Col de la Croix. Dopo aver raggiunto un fontanile si continua la marcia tra macchie di mirtilli e rododendri.
L'ultimo tratto prima del lago è contraddistinto da un diradarsi del bosco e dalla presenza di una cascata generata dalle acque in uscita dal lago. In breve si raggiunge il Lago d'Arpy (2066m, 0h45'); procedere sul sentiero che costeggia il lago, lo si lascia a sinistra, sino a raggiungere un bivio: svoltare a sinistra e procedere sull'evidente sentiero che attraversa una serie di pozze con qualche rado larice. Si raggiunge il Torrente d'Arpy, da attraversare su di uno splendido guado realizzato con blocchi di pietra. Una volta sulla destra orografica procedere sul sentiero che inizia a salire il fianco del vallone sino a portarsi sul ripiano di Pian d'Arpy, dove il sentiero mitiga un po' la pendenza. Si aggira verso sinistra una piega del versante occidentale della Becca Pougnenta, portando l'escursionista a ridosso del primo scalino roccioso. Il sentiero si inasprisce e diviene subito ripido. Alcune svolte, con qualche passaggio un po' scomodo, permettono di guadagnare rapidamente quota sino a raggiungere un terrazzamento pensile ove si incontra il bivio per la ferrata: si trascura questo percorso (sulla sinistra) e si procede attraversando il terrazzamento detritico sino a portarsi a ridosso del secondo gradino roccioso. Si risale ora il sentiero, a tratti gradinato, con un lungo diagonale e successivo tornante, che permette il superamento dello scalino. Giunti al termine della salita si incontra una palina segnaletica: svoltare a sinistra portandosi al margine del bellissimo Lago di Pietra Rossa (2555m, 2h45').
La discesa avviene sullo stesso itinerario percorso in salita (1h30').

Galleria fotografica

© 2021 - Massimo Martini
© 2009 - Massimo Martini
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Ci siamo stati
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Lago di Pietra Rossa

Il lago di Pietrarossa, non lontano da La Thuile(Valle d’Aosta) - 5 Set. ‘09 -

Ed ecco a voi, sua Maestà… Mont Blanc !
 Mai sottotitolo è più appropriato…

Sabato scorso improvvisata in Valle d’Aosta… non lontano da La Thuile…
 gita preparata lì per lì, ma alla fine… super, iper, mega spettacolare visita al lago di Pietrarossa (2559 m), sotto l’occhio vigile di sua Maestà…
 Tempo bellissimo, visibilità eccezionale, ma… abbastanza freddo… abbiamo trovato ghiaccio(!) sul cammino… e in un singolo punto ci ha anche creato qualche “problemino” sulla progressione verso la meta, superato poi con molta attenzione…

Vediamo qualche nota più nel dettaglio:
 Si parte, bolli gialli e cartelli, dal colle di S. Carlo (1971 m), che si raggiunge in circa 10 km da Morgex (discreto parcheggio). Salendo a piedi nel bosco su una ampia pista si arriva in poco meno di 1h al lago d’Arpy 2068 m (diff. T).
 Si costeggia lo specchio d’acqua e alla fine dello stesso si attraversa, verso sinistra, su una serie di massi sistemati sul torrente
 Si risale un primo, molto semplice, gradino roccioso (diff. E), poco sopra il lago d’Arpy.
 Mentre i due successivi sono un po’ più impegnativi (diff. E/EE). La salita è stata sistemata con una serie di scalini che semplificano, ma non annullano, tute le difficoltà (in passato doveva essere ben più difficile tanto che nella completa opera di S. Piotti sui laghi della Valle d’Aosta veniva specificato che l’accesso su sentiero era al limite della pericolosità, per via delle rocce molto lisce…)
 Prima del terzo gradino, si supera un pezzo selciato (il cartello per la alternativa via di salita con la ferrata è stato tolto perché probabilmente ormai non è più molto sicura), poi la via si impenna ed è sempre più ripida… su balze rocciose che sono state gradinate
 In questo tratto, sul sentiero c’è del sottile ghiaccio, un po’ pericoloso; in alcuni punti la via di salita è in ombra fino alla tarda mattinata e quindi fatica a sciogliersi… E’ necessario quindi prestare la massima attenzione, per fortuna se si tratta di pochi metri (questo se le temperature notturne sono state basse, come in questi giorni ad alta quota!).
 Finalmente, dopo un netto tornante, si arriva al lago di Pietrarossa, a 2559 m, in circa 3h, in un bel anfiteatro di cime e guglie.
 Dopo una bella pausa (fa però un po’ di freddo), si riparte e si ritorna alla macchina in circa 2h15m, prestando comunque attenzione anche durante la discesa…
 Da notare la stranissima anomalia per cui sui vari cartelli che si incontrano le difficoltà per il lago di Pietrarossa variano da T (dal colle), a E (primo bivio dopo 10 minuti), fino ad EE (alla biforcazione dopo il lago d’Arpy), la cosa francamente pare incomprensibile…
 Altre info a richiesta
 Saluti a tutti
 Maurizio Lo Conti

Se volete, molte foto al link
 http://www.cralgalliera.altervista.org/altre09.htm

il file è in pdf ed è possibile ingrandire fino a +200% con il relativo comando sulla barra strumenti, senza perdere la qualità nell’immagine.

Link diretto

http://www.cralgalliera.altervista.org/lagodipietrarossa.pdf


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