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Laghi Tachuy, dal parcheggio di La Joux

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 02/08/2011
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1599 m
Altezza di arrivo
2581 m
Dislivello positivo
1246 m
Tempo di andata
03h45'
Tempo di ritorno
02h15'
Periodo consigliato

Introduzione

Per raggiungere questi laghi si segue all’inizio il sentiero in comune per il rifugio Deffeyes per poi deviare verso pittoreschi valloni e, con percorso panoramico, passare anche dai laghi di Belle Combe; qui termina il sentiero ma comunque si continua su traccia evidente dove l’ambiente cambia decisamente attraversando qualche pietraia e camminando su terreni tipici dell’alta montagna. I tre laghetti sono infatti situati in luoghi solitari tra le morene e le pietraie che scendono dalle pendici degli omonimi colle e cima che si trovano sopra di essi. Durante la salita o la discesa vale senz’altro la pena di compiere anche un paio di brevi deviazioni per vedere le spettacolari cascate del Rutor.

Descrizione

Dal parcheggio si raggiungono le paline indicative dell’itinerario e si svolta a sinistra imboccando il largo sentiero delimitato da uno steccato che passa di fianco ad una piccola baita e, subito dopo, attraversa il torrente su un ponte in legno. Con un percorso pressoché rettilineo e con poca pendenza si arriva ad uno slargo nel bosco dove si può vedere il salto della prima cascata del Rutor (1682 m) e da qui, proseguendo nel bosco, si giunge ad un aperto pascolo dove si trova la baita di Parcet (1778 m) alla quale si continua salendo la fiancata erbosa alla sinistra. Si arriva così ad un bivio nei pressi di un ponte con accanto delle paline (1845 m) alle quali si tiene la sinistra e si continua sul sentiero il cui fondo diventa un po’ pietroso e attraversa un tratto di bassa vegetazione; compiuti alcuni tornanti, dai quali si vedono begli scorci del Monta Bianco e delle cime adiacenti, si svolta a sinistra sia al bivio per la seconda cascata, che si può vedere con una breve deviazione (1987 m), che a quello successivo per la terza cascata che, anche questa, si può vedere con una deviazione di pochi minuti (2016 m). Risaliti alcuni tornanti si arriva ad un bivio segnalato da una palina (2111 m) alla quale si devia a destra per tagliare con qualche saliscendi la fiancata della montagna e, dopo un breve semicerchio, si scende a raggiungere il torrente che si attraversa su un ponte di legno; il sentiero prosegue in un bel valloncello arrivando ad un bivio (2166 m) alla cui palina si devia a sinistra e si risale una dorsale erbosa alla cui sommità si gode una bella vista del sottostante Plan de la Lière. Si entra così nel vallone di Bella Combe e, lasciata alla sinistra una traccia (2218 m) e superato un rudere di una baita (2315 m), proseguendo verso il suo fondo si arriva in breve al primo lago di Belle Combe (2383 m) che si contorna sulla destra camminando al di sopra di esso; in seguito ci si abbassa di poco e si arriva in vista del secondo lago che, dopo una breve discesa, si raggiunge e al cui emissario termina il sentiero (2388 m). Attraversato alla sinistra l’emissario si prosegue su una traccia che si alza di poco di fianco al lago arrivando in breve ad un bivio (2395 m) al quale si tiene ancora la sinistra e si risalgono con qualche tornante i dossi soprastanti entrando in una piccola conca dove si trova una pietraia che si attraversa con l’aiuto di qualche ometto di pietre. Raggiunta la parte opposta si ritrova la traccia che, con percorso rettilineo, rimonta la fiancata e poi, con alcuni ripidi tornanti da cui si ha un bel panorama del primo lago di Belle Combe, si giunge ad una spalla poco distanti da un laghetto un po’ defilato; in breve la traccia arriva poco sopra il primo lago di Tachuy (2557 m) e prosegue a destra sopra le sue sponde sino ad incontrare un piccolo torrente che scende da destra dove si trova anche un ometto di pietre (2563 m). Qui, abbandonando la traccia, si devia a destra e dopo una breve risalita su pietre mobili si giunge al secondo lago di Tachuy (2579 m) che si contorna sulla destra e, arrivati al suo termine, si trova il terzo lago un po’ più piccolo dei precedenti (2581 m).

Galleria fotografica

© 2021 - Giancarlo Beretta
© 2011 - Giancarlo Beretta
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