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Laggin Biwak, da Simplon Dorf

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 29/06/2010
Lunghezza
10.00 Km
Quota di partenza
1463 m
Altezza di arrivo
2432 m
Dislivello positivo
967 m
Tempo di andata
02h15'
Tempo di ritorno
01h15'
Periodo consigliato

Accesso

Si imbocca la [A26] Genova-Gravellona Toce in direzione di Gravellona e, dopo esservi giunti, si prosegue ancora sulla superstrada in direzione del confine di stato. Oltrepassata Domodossola si continua arrivando al confine di Trasquera e, superatolo di qualche chilometro, si giunge al villaggio di Simplon Dorf; si entra dallo svincolo e si posteggia l’auto nei pressi dell’Hotel Post che è situato sulla strada principale.

Introduzione

Il Laggin Biwak è situato sopra un panoramico promontorio sulla sinistra orografica della splendida Laggintal; la sua posizione privilegiata nella parte alta della valle consente di vedere da vicino la Weissmeiss, con i suoi ghiacciai che si ramificano tra le morene e le cime che confinano con la vicina Ossola. Il percorso, ben segnalato, si snoda sui ripidi pendii che dal Wenghorn e dalla cresta che lo unisce al Rothorn scendono impervi verso il fondovalle e l’unica difficoltà da affrontare è ad inizio stagione dove l’attraversamento dei resti di una grossa valanga, presente anche a stagione avanzata, in un canalone tra Obri Weng ed Antonius richiede un po’ di attenzione. 

Descrizione

Dal parcheggio si raggiunge l’Hotel Post ed alla sinistra del suo ingresso si trova un piccolo arco dove, sul muro, è collocato il segnalino di partenza dell’itinerario; si sale tra le case del villaggio e sulla strada si trova una palina con la direzione da seguire. Si cammina per pochi metri e si passa sotto terrapieno tramite un ponte di pietre e si attraversa un torrente. Ora si inizia a salire rimontando bei pascoli al limitare del bosco di conifere e , dopo un breve tratto a mezzacosta,si giunge alle baite di Obri Weng (1631 m) che si passano sulla destra per raggiungere una palina posta sopra di esse. Si continua nel bosco passando un cancelletto in legno e si attraversa senza difficoltà una zona franosa da dove si arriva quasi subito ad un canalone in cui, anche in stagione avanzata, si trovano i resti di una grossa valanga che bisogna attraversare: a seconda del periodo la sua larghezza può variare ma l’attenzione va concentrata sulla sua lunghezza in quanto si abbassa ripidamente per decine di metri in un impervio canale. Passato questo tratto delicato il sentiero si snoda in una lussureggiante vegetazione di conifere e rododendri dirigendosi verso una bassa bastionata rocciosa dalla qualq si continua a contornare la fiancata della montagna per arrivare alla panoramica località di Antonius (2066 m) dove si trova una cappelletta. Ora il percorso cambia decisamente direzione e prosegue per un lungo tratto con percorso a saliscendi a mezzacosta dirigendosi verso una seconda bastionata rocciosa che si risale leggermente e si contorna per arrivare in una conca erbosa sotto le pendici del Wenghorn: da questo punto si può già vedere in lontananza la piccola sagoma del bivacco situata sopra un promontorio roccioso verso la nostra sinistra. Si attraversa verso sinistra la conca erbosa ed in leggera salita si arriva a rimontare alcuni dossi erboso-detritici, si attraversa ancora una piccola zona franosa e si arriva, passando appena sopra le baite di diroccate di Faricha, in un’altra piccola conca situata sotto il tratto finale per giungere al bivacco. Si risalgono faticosamente le ultime decine di metri superando qualche salto roccioso e si arriva in vista del bivacco che in breve si raggiunge. 

Galleria fotografica

© 2021 - Giancarlo Beretta
© 2010 - Giancarlo Beretta
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Ci siamo stati