Lac de Tsantelèina, da Thumel
Introduzione
Nonostante la quota non elevata questo lago è situato in un affascinante ambiente di alta montagna incastonato tra le morene e le vaste pietraie all’estremità della lingua dell’omonimo ghiacciaio e ai piedi dell’imponente parete sud della Granta Parei. Il sentiero è molto frequentato sino al rifugio Benevolo ed al bivio per il lago di Goletta mentre oltre si cammina in ambienti sempre più solitari dove è facile incontrare esemplari di fauna alpina. Dal lago si ha un panorama un po’ chiuso ma non mancano begli scorci sui ghiacciai di Fond e Lavassey e sul più vicino Roc du Fond e Punta Calabre.
Descrizione
Lasciata l’auto si continua ancora per poco verso sinistra sulla strada superando le paline segnaletiche dell’itinerario ed avvicinandosi ad una baita da dove, proprio sulla sinistra di essa a noi inizia il sentiero mentre a destra inizia la poderale a cui è vietato il transito. Dopo pochi metri di salita si passa accanto ad una baita e si continua in falsopiano sino ad incontrare un torrente che si supera con l’ausilio di gradini di cemento ed una catena da utilizzarsi in caso di terreno ghiacciato o comunque scivoloso. Si continua a camminare piacevolmente sui verdi pascoli del fondovalle stando a fianco dell’impetuosa Dora di Rhȇmes innalzandosi gradatamente verso destra e passando di fianco ai ruderi dell’alpe Barmaverain. In un tratto di restringimento della valle, nei pressi di una forra della Dora, si supera un altro torrente e poi si risale verso la fiancata della montagna arrivando alla poderale proveniente da Thumel. Svoltando a sinistra e proseguendo sulla poderale si passa vicino ad un’alta cascata e, appena superato un ponte, si percorre il sentiero che parte proprio alla destra di esso. La salita si fa appena più ripida e, tagliando ulteriormente la poderale con le scorciatoie del sentiero, si arriva al panoramico promontorio dove è situato il Rifugio Benevolo (2287m). Passati davanti ad esso si scende di poco per superare un torrentello e spostarsi sulla destra puntando le baite diroccate di Sauches (2316m); si compie ora una decisa svolta a sinistra per risalire, con la pendenza che si accentua un po’, il fianco della montagna e giungere, in prossimità di un pianetto, ad un bivio al quale si devia a sinistra seguendo le paline indicative del sentiero. Il sentiero si avvicina ad alcune roccette che si contornano su di una stretta cengia un po’ esposta e a protezione della quale è stato posto un cavo d’acciaio come corrimano. Superato questo tratto si arriva ad una conca e si passa accanto ad una specie di torbiera e ci si indirizza verso una bassa bastionata di rocce chiare, che si superano nella parte più bassa sulla destra con un breve strappo, e sopra di queste finisce il sentiero su terreno erboso ed inizia il percorso su pietraie. Infatti si prende subito il filo di una morena seguendo i bolli gialli e gli ometti di pietra, si risale il crinale e, dopo essere passati per una pietraia larga e pianeggiante si arriva al solitario lago.
Per la discesa si può tornare per il percorso di salita oppure, in alternativa, fare il giro ad anello ritornando alla fine della morena e, invece di prendere il sentiero svoltare a destra alla base di quest’ultima camminando per poco sulle pietre e, dopo un breve tratto quasi pianeggiante, si perde rapidamente quota per scendere nel vallone sottostante e contornare il Truc de Tsantelèina sino alle sue propaggini inferiori nei pressi di un torrente (2476m). In questo tratto si può vedere sulla destra della pietraia un’alta ed imponente cascata che scende da una bastionata rocciosa e proviene dal lago. Arrivati al torrente si svolta ancora a sinistra seguendo l’evidente tracciato e camminando di nuovo tra gli alti pascoli si passa accanto all’alpeggio di Fond ed in breve si torna al rifugio.