La Foppaccia, da Verceia
Accesso
Da Milano a Verceia lungo la statale 36; in centro al paese svoltare a destra in direzione dell'Hotel Saligari: nei pressi dell'albergo e poco oltre, in via del Mulino, due piazzali per il parcheggio.
Introduzione
Breve escursione che dopo aver raggiunto attraverso antichi castagneti da frutto l'alpeggio di Foppaccia - alquanto rimodernato e ormai raggiunto da una pista forestale - si inoltra nel versante settentrionale della Valle dei Ratti, tenebroso e scosceso. Splendido panorama sulla zona umida della Riserva Naturale del Lago di Mezzola e dei Piani di Spagna.
Descrizione
Dal piccolo parcheggio di Via del Mulino 200 m si imbocca la mulattiera segnalata e, fra le case, si raggiunge una fontana: la mulattiera prosegue a destra e subito entra nel castagneto. Alcuni regolari tornanti e si raggiunge una strada asfaltata nei pressi degli ombrosi Crotti di Sceglio in contrada Zocche 400 m circa. Il percorso continua sulla destra delle costruzioni e riprende la salita nel bosco; si attraversa per due volte la carrozzabile e su bell'acciottolato talvolta a gradinate si arriva alle baite abbandonate di Pecendrèe 800 m circa. Ancora una serie di tornanti, un attraversamento della carrozzabile e si sbuca sui prati della Foppaccia 1044 m nei pressi della chiesa. Volgendo a sinistra verso il centro del villaggio, si oltrepassa un punto di ristoro (Rifugio Chianova) e, ad un bivio poco evidente, si prende nuovamente a sinistra per iniziare il lungo traverso a saliscendi (con prevalente perdita di quota) che porta all'ingresso in Valle dei Ratti. La traccia è qui molto stretta, in un bosco umido e assai scosceso, a tratti assistita da parapetti e catene corrimano. Guadato un torrentello che scende la Val Priasca (nei pressi pericolosa frana attiva) si raggiungono i ruderi delle baite di Monte del Drogo 942 m: poco oltre si arriva ad un bivio segnalato a vernice su di un masso. Si sceglie la direzione di sinistra e si comincia una ripida discesa fino al fondo della Valle dei Ratti; si guadano nuovamente le acque della Val Priasca e, dopo una galleria paramassi artificiale, si continua con un traverso in quota fino a portarsi nei pressi dei Crotti di Sceglio. Da qui, in breve, al parcheggio lungo il percorso di andata.