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Il pizzo dei tre Signori dalla via del caminetto, dai Piani di Bobbio

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A cura di:

Ultimo rilievo: 09/06/2012
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1600 m
Altezza di arrivo
2554 m
Dislivello positivo
954 m
Tempo di andata
04h00'
Tempo di ritorno
03h30'
Periodo consigliato

Accesso

Da Milano si raggiunge Lecco con la statale 36.
Dopo la galleria prendere a destra la superstrada per la valsassina.
Superato il colle di Balisio, si raggiunde Barzio e si seguono le indicazioni per la Funivia dove si trova un grande Parcheggio.

Introduzione

Il pizzo dei tre Signori รจ la montagna che domina la zona a NE della Valsassina. Deve il suo nome al fatto che si trova ai confini di quelli che erano lo stato di Milano, la repubblica di Venezia e la Valtellina occupata dai Grigioni.

Descrizione

Il pizzo dei tre Signori รจ la montagna che domina la zona a NE della Valsassina. Deve il suo nome al fatto che si trova ai confini di quelli che erano lo stato di Milano, la repubblica di Venezia e la Valtellina occupata dai Grigioni. Dal parcheggio si seguono le indicazioni per i Piani di Bobbio, su un'orribile sterrata che con le piste di sci ha devastato l'ambiente. Se la Funivia รจ in funzione conviene servirsene senza rimorsi, risparmiando tra l'altro due ore e ottocento metri di dislivello. Dai piani di Bobbio si prende a sinistra su sentiero o su interpoderale verso la capanna Grassi. Si toccano i colli del Cedrino e del Gandazzo, per risalire ripidamente il pendio (sorgente) che porta allo zucco del Corvo, a destra del quale si passa per una cengia esposta (attenzione con neve) che porta al passo del Toro, "tagliato nella roccia, a cavallo di due profondi e dirupati valloni". La cengia puรฒ essere evitata salendo in cima allo zucco del Corvo e scendendo lungo una catena prima del passo del Torno. Si continua lungamente senza prendere quota sino alla bocchetta di Foppabona da dove si scorge il rifugio. Ora il sentiero perde quota e con un giro sotto lo zucco Valbona raggiunge la capanna Grassi, m. 1987 (due ore dai piani di Bobbio). Dal rifugio Grassi si segue il sentiero segnato con il numero 101, seguendo la cresta che da sulla val Biandino. Si supera un cimotto con lโ€™aiuto di corde fisse, si raggiunge il โ€œpiano delle Paroleโ€ (Cartello) detto anticamente โ€œPian di sassโ€, si supera una pietra di confine fra lo Stato Veneto e quello di Milano e si raggiunge il bivio per il rifugio Benigni. Bella vista sulla val Biandino e il lago del Sasso. Si sale a sinistra, con lโ€™aiuto di corde fisse non indispensabili (si passa ovunque), sino a raggiungere la cresta occidentale da dove si scorge la cima. In pochi metri si รจ allโ€™ingresso del โ€œCaminettoโ€ che รจ un canalino abbastanza appoggiato di facile percorso. Allโ€™uscita con una cengetta e alcune roccette, esposte ma molto facili (corde fisse) si raggiunge lโ€™anticima, si scende ad una selletta e si sale alla grossa croce di vetta. Due ore dal rifugio.

Galleria fotografica

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Ci siamo stati
ermanno

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Pizzo dei Tre Signori

Bella gita con diverse contropendenze. Da evitare la domenica per il solito traffico di rientro per chi proviene da Milano/Lecco. Eravamo indecisi sino all'ultimo per la salita finale in vetta (dal Rifugio FALC) a causa del tempo che minacciava pioggia; poi il coraggio รจ stato premiato con una schiarita sempre piรน ampia. Solita confusione numerica dei sentieri; in ogni caso le numerose paline e le scritte sui sassi (molto frequenti e, forse, un pรฒ troppo invadenti)portano alla destinazione voluta. Sulle rocce finali le bandierine bianco-rosse tracciano con precisione la via, molto utili in caso di scarsa visibilitร .
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