Giro delle cascate d’Amola

Ritratto di Androcolo
Androcolo
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Quota di partenza: 
900 m
Quota di arrivo: 
1 350 m
Dislivello: 
450 m
Lunghezza*: 
10.00 km
Tempo di salita o complessivo*: 
1h30'
Tempo di discesa: 
1h00'

Introduzione

Descrizione

Prendendo la strada statale che porta a Madonna di Campiglio, in prossimità del ponte che passa sul sarca di Nambrone lasciamo l’auto nello spiazzo dedicato ove si trovano anche dei tavoli da picnic.
Da li si prende la strada bianca che costeggia per buona parte il sarca di Nambrone. La strada si inerpica in modo abbastanza ripido fin dai primi metri fino ad arrivare ad alcuni tornanti, da dove è possibile scorgere una delle tante cisterne di raccolta sotterranea delle acque che la fonte Surgiva preleva da imbottigliare.
Procediamo percorrendo la strada bianca fino a un bivio dove tenendo la sinistra la strada continua a inerpicarsi e che proprio non ne vuol sapere di addolcirsi nel suo percorso. Dopo circa un’ora di cammino si arriva in un’ampia malga dove si trovano dei bellissimi masi ristrutturati, proseguendo sulla strada si arriva in prossimità di un pianoro da dove parte il sentiero per il giro delle cascate d’Amola.
Vista l’ora favorevole ci accingiamo a prendere il sentiero che entra subito nel bosco snodandosi fra abeti e larici, attraversando ponticelli e scalette arriviamo di fronte alla cascata che da una buona altezza scende nella gola producendo innumerevoli spruzzi e nubi d’acqua. Il sentiero è molto bello in quanto si svolge all’interno di un bosco il quale viene attraversato dal fiume prodotto dalla cascata e dalle acque provenienti dal lago che si trova in cima al Cornisello, facendo si che al suo interno vi si trovino parecchi ponticelli da attraversare.
Una volta fatto tutto il giro, cosa che in trenta minuti si fa, ci si può dirigere al vicino rifugio Nambrone dove per gli amanti della cucina è possibile degustare le specialità tipiche del luogo.
Una volta rifocillati ci affrettiamo a ritornare in quanto il cielo, per non smentirsi, ha iniziato a coprirsi di nuvole e il cielo minaccia pioggia. Infatti questa valle viene denominata dai locali la “Valle delle Lacrime” per il suo repentino cambiamento e formazione di nuvole cariche di pioggia.
Manco farlo apposta appena iniziamo la discesa dal cielo inizia a far capolino il sole, il quale ci accompagna fino all’arrivo alla macchina, anche se si vede chiaramente che sopra al Cornisello le nuvole sono sempre più nere.
Per i più pigri è possibile arrivare al rifugio Nabrone, da cui si snoda il sentiero per il giro delle cascate, in auto continuando sulla strada in direzione Madonna di Campiglio fino ad un tornante dove le indicazioni stradali segnalano la val Nambrone con il suo rifugio omonimo e quello del Cornisello.
Una volta arrivati nel grande spiazzo dove risiede il rifugio Nambrone il sentiero si trova a sinistra della vecchia partenza della funivia che portava al cantiere Enel in prossimità del lago alpino in cui si voleva costruire una diga.
Per chi volesse proseguire la strada si può arrivare fino al lago e di conseguenza al rifugio Cornisello, da dove tempo permettendo è possibile ammirare una stupenda vista dell'intera vallata.