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Galleria di Covalou, da Fiernaz

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A cura di:

Ultimo rilievo: 21/03/2002
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1050 m
Altezza di arrivo
1300 m
Dislivello positivo
250 m
Tempo di andata
00h45'
Tempo di ritorno
00h30'
Periodo consigliato

Accesso

Raggiunta l'uscita dell'autostrada A5 di Châtillon si seguono le indicazioni per Cervinia fino ad arrivare ad Antey-Saint-André. Percorrendo la strada regionale per Cervinia, a 300 metri dell’Hôtel des Roses si transita sul ponte che attraversa il torrente Peson e subito dopo si imbocca sulla destra la strada comunale di Fiernaz. Dopo circa 400 m, appena fuori dall’abitato, si parcheggia l’auto vicino al ponte che scavalca il torrente Marmore.

Introduzione

Una breve passeggiata su un versante soleggiato fino all’entrata del canale sotterraneo che alimenta la centrale idroelettrica di Covalou.

I lavori della centrale idroelettrica di Covalou di cui il canale fa parte, entrata in servizio nel 1926, furono iniziati nel 1923 dalla società E. Breda per conto della Società Idroelettrica Marmore. La centrale sfrutta un bacino imbrifero di quasi 150 km quadrati con una portata massima di 10 metri cubi al secondo. Il canale porta l’acqua utilizzata dalla centrale di Maen a cui si aggiungono le derivazioni dai torrenti Marmore, Chamois e Souverou, la presa del Torrente Petit-Monde che attraversa la vallata con il sifone di Fiernaz, la presa sul torrente Antey e quella sul torrente Promiod. Il canale termina alla vasca di carico in galleria di Promiod, grande come una dozzina di villette da cui partono le condotte forzate che con un salto di più di 500 metri raggiungono la centrale. 

Descrizione

Si attraversa il ponte in legno e subito dopo si segue sulla sinistra la traccia lasciata dagli scavatori che sale attraverso i prati. La si segue fino al limitare del bosco dove si incontra l’alveo di un torrentello stravolto dall’alluvione del 2000 e dai successivi interventi di arginatura. Si risale avventurosamente il letto in secca per circa 5 minuti fino a raggiungere l’ometto che sulla sinistra segnala l’inizio del vecchio sentiero. Lo si percorre prendendo rapidamente quota con alcuni tornanti fino a raggiungere, usciti dal bosco, il muro a secco che contiene la condotta del sifone di Fiernaz. Poco dopo al bivio si segue sulla destra il sentiero che sale e passando ai piedi di un traliccio si arriva al rascard scoperchiato che si vede distintamente dalla partenza. Il sentiero sale tra i pascoli alle sue spalle, sullo spartiacque tra i villaggi di Fiernaz e Buisson, passa ai piedi di un ginepro monumentale, sotto il quale da un tronco di pino è stata ricavata una piccola sedia e si porta poi sulla destra fino ad entrare quasi nel vallone da cui si allontana con una curva stretta. Subito dopo passa a monte di una stalla diroccata con alle spalle il muro che contiene la condotta. Si risale il pendio con numerosi tornanti, all’ombra di alcuni alberi radi fino ad arrivare all’entrata della galleria semi ostruita da una frana, dove si gettano le acque captate dal torrente Petit-Monde. Seguendo il sentiero che sale sulla sinistra si arriva in pochi minuti al basamento delle baracche utilizzate nella costruzione del canale in galleria. Da questa piccola terrazza si gode un incantevole panorama che spazia dal Mont Meabé, al puntino bianco della cappella di Gillarey, incastonata tra le rocce e l’azzurro del cielo, al Mont Pancherot ed al Cervino. 



Ci siamo stati