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Forti della Val Vermiglio

ivano_ruffoni

A cura di:

Ultimo rilievo: 05/09/2006
Difficoltà
T2
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
1538 m
Altezza di arrivo
2086 m
Dislivello positivo
1127 m
Tempo di andata
04h00'
Tempo di ritorno
03h45'
Periodo consigliato

Introduzione

I cinque forti Austro-Ungarici della Val di Vermiglio facevano parte della trentina di fortezze erette per bloccare i passi sulle montagne trentine. Il piano di costruzione di queste fortificazioni venne attuato a partire dalle guerre di indipendenza italiane, quando l'annessione del Lombardo-Veneto al Regno d'Italia pose il Trentino a confine meridionale dell'Impero Austro-Ungarico. Le fortezze, posizionate a "tenaglia", ovvero sugli opposti versanti vallivi per contrastare eventuali penetrazioni, vennere integrate con trincee, camminamenti, strade, villaggi militari, aree per i pezzi di artiglieria e teleferiche.

Descrizione

Forte Strino
Costruito fra il 1860 ed il 1864 - Quota: 1538 m
Il Forte Strino (STRASSENSPERRE STRINO) fu il primo forte ad essere costruito nella Val di Vermiglio, dopo l'annessione della Lombardia al Regno di'Italia e la costruzione della strada per il Tonale voluta da Radetzky ed aperta nel 1859. Di concezione superata già dopo il suo completamento, il forte (WERK) Strino aveva funzioni di "tagliata" e sbarramento stradale (STRASSENSPERRE). Di forma circolare, con numerose feritoie per la difesa ravvicinata, il forte venne più volte adeguato alle nuove concezioni strategiche militari e collegato nel 1907 con il sottostante Forte Velon attraverso una "capponiera", una ripida scalinata coperta a volta. La distruzione del Forte Strino non è stata opera di eventi militari ma piuttosto dell'attività dei "recuperanti" di Vermiglio che, fra le due guerre, recuperarono il ferro e la pietra tagliata. Il Comune di Vermiglio ha recentemente ristrutturato il forte allestendovi un museo dedicato alla "Guerra Bianca" (condotta a partire dal 1915 fra vette, rocce, nevi e ghiacciai, sulla linea di confine che, partendo dallo Stelvio, attraverso l'Adamello, giungeva fino al Lago di Garda).

Forte Velon
Costruito fra il 1898 ed il 1900 - Quota: 1350 m
Il Forte Velon (NAHKAMPFANLANGE VELON), collegato al sovrastante Forte Strino (STRASSENSPERRE SPINO) da una "capponiera" scalinata coperta a volta, era concepito per la difesa ravvicinata (NAHKAMPFANLANGE) e per battere l'imbocco della dirimpettaia Val di Stavel.
Forte Pozzi Alti (o Presanella)
Costruito fra il 1906 ed il 1912 - Quota: 1895 m

Il Forte Presanella o Pozzi Alti (WERK PRESANELLA ODER POZZI ALTI), unica postazione sul versante orografico destro della Val di Vermiglio, completava la classica configurazione a "tenaglia" - cara al Comando Austriaco - con i forti Mero e Zaccarana posti sul versante opposto. Il suo scopo principale era quello di battere il Passo del Tonale e le pendici dall'Ospizio di San Bartolomeo a Stavel. Il Forte venne progettato come le casematte ottocentesche, troppo elevato sul terreno ed incapace di controllare il terreno a monte, ma fu la prima costruzione trentina corazzata (PANZERKONSTRUKTIONEN) con cupole girevoli corazzate.

Forte Zaccarana (o Saccarana o Tonale)
Costruito fra il 1907 ed il 1913 - Quota: 2086 m
Il Forte Tonale o Zaccarana (WERK TONALE ODER ZACCARANA) era il più munito e potente della zona della Val di Vermiglio. Costruito in casamatta di calcestruzzio blindato per sbarrare la Val di Strino e la Val di Vermiglio assieme all'opposto Forte Pozzi Alti (o Presanella), era dotato di cupole di acciaio girevoli. Venne pesantemenente cannoneggiato da parte dell'esercito italiano (principalmente dal Forte di Corno d'Aola).

Forte Mero
Costruito fra il 1911 ed il 1913 - Quota: 1859 m
Il Forte Mero (ZWISCHENWERK MERO) aveva lo scopo di sbarrare la vecchia strada del Tonale proveniente dall'Ospizio di San Bartolomeo. Dedicato prevalentemente al combattimento a distanza ravvicinata ed a compiti di osservazione, venne colpito nel 1916 dall'artiglieria italiana e, dopo il disarmo, trasformato in ospedale da campo.
Dal parcheggio presso la SS42 (1858 m circa) scendere la strada asfaltata con segnavia [268] per l'ex Forte Pozzi Alti e subito dopo svoltare a sinistra abbandonando la strada per l' alveo Presena. Continuando con la strada sterrata si va ad attraversare un ponte sul torrente Vermigliana, si trascurano le deviazione per il Passo Tonale e Raseghe e si scendono alcuni tornanti fino a poche decine di metri prima di un nuovo ponte sul torrente Vermigliana. Abbandonata la sterrata per Malga Pecé, si scende il sentiero di destra in un bosco di conifere, si oltrepassano alcune radure erbose e si giunge al Ponte degli Alpini (1537m, 0h45') sul torrente Presena. Con percorso quasi pianeggiante si giunge alla località Rocca Marcia (1560m) e, dopo aver attraversato un torrente su una scivolosa passerella in legno, si sale allo spiazzo di Carbonere (1630m). Il sentiero sale ora un poco più deciso nel bosco lasciando intravedere ogni tanto sul versante orografico sinistro della Val di Vermiglio i ruderi del Forte Zaccarana. Continuando la salita fra i larici si giunge al Forte Pozzi Alti (1895 m, 2h00').
La discesa è per il medesimo itinerario: si scende al Ponte degli Alpini (1537m, 1h00') e si risale al parcheggio presso la SS42 (1858m, 1h55').

Itinerario per il Forte Zaccarana (o Saccarana o Tonale) ed il Forte Mero
Partenza: 1538 m
Arrivo: 2086 m
Dislivello: 548 m
Tempo di andata: 1h45'
Tempo di ritorno: 1h40'
Esposizione: Sud
Segnavia: segnalazioni con frecce bianco-rosse
Dal parcheggio presso il Forte Strino (1538 m) salire la "capponiera" scalinata coperta a volta, se aperta, fino all'ingresso del forte e spostarsi a destra al tabellone della pianta dettagliata della fortificazione (in alternativa, presso il parcheggio, a destra della "capponiera", una modesta traccia sale il pendio fino all'inizio del sentiero). Si sale nel bosco di conifere lungo un bel sentiero, a tratti retto a valle da sponde di tronchi, fino ad incrociare la vecchia strada del Tonale. Si svolta a sinistra e con modesta pendenza si esce dal bosco presso i prati posti sotto i Masi di Strino. A sinistra comincia a fare capolino la figura della Cima Presanella. Poco prima del ponte su Rio Strino si trascura la deviazione a destra per le malghe Mezzolo, Verniana e Saviana e si va ad incrociare la sterrata (segnavia Segnavia n° 137) per Malga Strino, Laghetti di Strino e Bocchetta di Strino. Si sale a destra la sterrata e subito la si abbandona svoltando sul sentiero di sinistra, scorciatoia di un lontano tornante. Si sale ora un bel sentiero nel bosco fino alla sterrata. In prossimità del tornante successivo si trascura la sterrata di sinistra per il Forte Mero, San Bartolomeo e Passo del Tonale (che si percorrerà parzialmente al ritorno) e, continuando sulla sterrata di destra, si passa accanto ad un rudere, poi ad alcune caverne militari e, per tornanti, con modesta pendenza, si giunge allo spiazzo dove sorge il Forte Zaccarana (2086 m, 1h45').
Dal forte si ha un panorama che spazia dal Passo del Tonale, al Presena ed alla Presanella (guardando con attenzione è anche distinguibile, sul versante opposto, il rudere del Forte Pozzi Alti).
Si consiglia pure di visitare le due caverne (25' A/R) poste sul "Sentiero Bozerlait" (segnavia [160], a destra qualche decina di metri prima del forte).
Si rientra ripercorrendo la strada dell' andata fino al bivio per il Forte Mero (0h35'), si svolta a destra e, quasi in piano, si va a visitare il Forte in circa 20' A/R. Ritornati al bivio si ripercorre, a destra, la strada dell'andata fino al Forte Strino (1538 m, 1h40' deviazione al Forte Mero compresa).

Itinerario per Forte Strino e Forte Velon
Tempo di andata: 10'
Tempo di ritorno: 10'
Segnavia: segnalazioni con frecce bianco-rosse
Visitato il Forte Strino ed il suo Museo interno si scende in auto la SS42 per circa 1.3 Km, si svolta a destra sulla SP94 per Velon e Stavel e dopo circa 300 m, sulla destra, si incrocia la sterrata per il Fortino di Velon. Il Forte è raggiungibile in circa 10' (20' A/R).

 

Ci siamo stati