Col de Paramont

Ritratto di benedetto
benedetto
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Data rilievo: 
27/06/2011
Quota di partenza: 
1 665 m
Quota di arrivo: 
2 820 m
Dislivello: 
1 155 m
Tempo di salita o complessivo*: 
4h30'
Tempo di discesa: 
4h00'

Il col de Paramont (m. 2773) è la parte più bassa del tratto di cresta che divide la Valgrisenche dalla valle di Lantaney e che va dal Col de la Crosatie al monte Pit, primo spuntone della cresta NE del monte Paramont.
Secondo la guida della Alpi Graie Centrali un sentiero dovrebbe raggiungere questo colle (detto anche Colle delle Molette) ad una quota di 2783 (poco più a Sud-Ovest) dal Lac de Fond (itinerario 93a) ed un sentiero è segnato sulla carta de L’escursionista (La Thuile-Piccolo San Bernardo) 1° edizione, mentre la 2° ediz.e la carta Valgrisenche-Val di Rheme non riporta nessun sentiero.
In realtà il sentiero non esiste più, resistono poche tracce nei tratti detritici.
Le due carte citate (e la CTR VdA) attribuiscono al Monte Pit la quota, 2814 m. mentre la guida delle Alpi Graie Centrali gli attribuisce la quota 2914 m. (itinerario 92c).
E’ preferibile raggiungere la cresta NE del Paramont alla base del monte Pit, ad una quota una cinquantina di metri più alta che la minima depressione.
I nostri altimetri hanno segnato una quota superiore a 2800 metri per il colle e superiore ai 2900 per il monte Pit (raggiungibile in pochi minuti raggiungendo la sua cresta S prima del colle).

descrizione:
Si percorre il bel sentiero nel bosco con magnifiche vedute (che più si sale e più diventano belle) sul Rutor e sulla Grande Rousse, si supera un alpeggio diroccato per arrivare ad un ripiano di pascoli percorso da un torrentello (Alpage Glacier nelle vicinanze) per lasciarlo subito e risalire all’altrettanto bel ripiano delle Baraques du Fond.
Si lascia a sinistra il sentiero che sale al Col de Planaval, si supera un pendio detritico per arrivare al bel Lac du Fond, in circa tre ore da La Clusaz.
Sino a qui una bellissima gita escursionista, tutta su sentiero.
Si continua a seguire il sentiero lungo il lago, ma alla prima curva lo si abbandona per seguire una traccia che attraversa una pendio di sassi per poi perdersi quando il pendio diventa erboso.
Si continua allora in direzione di un canale erboso che permette di superare una fascia rocciosa.
Sul canale si ritrovano delle tracce che portano ai pendii superiori.
Volendo raggiungere la quota più bassa occorre girare a destra e raggiungerla su ripidi pendii erbosi.
E’ più conveniente salire i pendii detritici in direzione della cresta NE del sovrastante monte Pit, ai piedi del quale si raggiunge la stretta finestra del colle (non valicabile) che si apre in fronte al Monte Bianco.
Prevedere dalle quattro alle cinque ore da La Clusaz.
Volendo, con facile arrampicata, si può salire al monte Pit.