Col Pinter, da Tschemenoal

Accesso
Lasciare l’autostrada al casello di Pont-Saint-Martin. Dopo circa 100 metri, svoltare a destra, superare un semaforo e proseguire per circa 600 metri fino al bivio per Gressoney. Entrare nell’abitato di Pont-Saint-Martin e, dopo 1,2 chilometri, svoltare a destra imboccando la strada regionale in direzione della Valle di Gressoney. Seguire la risalendo l’intera valle per circa 30 chilometri, attraversando i centri abitati di Lillianes, Fontainemore, Issime, Gaby e Gressoney-Saint-Jean . Superato quest’ultimo, proseguire ancora per pochi minuti fino a raggiungere la località di Tschemenoal, dove si trova un parcheggio gratuito (🅿️) poco oltre la frazione, sul lato della strada.
Il luogo è servito dai mezzi pubblici; per consultare orari e linee aggiornate è possibile visitare il portale aosta.arriva.it.
Distanza e tempo di percorrenza
🕒 Tempo di percorrenza: 40 minuti
📏 Distanza: 30,2 km
Navigazione GPS
📍 Come arrivare con Google Maps
📍 Come arrivare con Apple Maps
ℹ️ Nota importante
Le indicazioni fornite sono state verificate alla data del rilievo dell’itinerario. Prima della partenza, è consigliabile verificare eventuali variazioni del percorso. Per ottenere indicazioni aggiornate e dettagliate, si consiglia l’uso di Google Maps o Apple Maps.
Introduzione
Il Col Pinter è uno di quei valichi che sanno unire due mondi: collega la Valle di Gressoney alla Val d’Ayas attraverso un’ampia conca pascoliva incastonata tra le pendici del Corno Vitello e della Testa Grigia. L’escursione da Tschemenoal si snoda lungo un percorso ricco di suggestioni, che attraversa boschi di larici, antichi villaggi walser e ampi alpeggi ancora in uso, fino a guadagnare l’alta quota dove il paesaggio si apre sulle vette del Rosa. È un itinerario di respiro alpino, che alterna la quiete dei prati alla maestosità delle montagne, con il Rifugio Alpenzù come tappa ideale per una sosta o per chi desidera proseguire verso la Testa Grigia o la cresta spartiacque. Dalla sella del Col Pinter, a 2.777 metri, la vista spazia senza ostacoli sulle cime della Val d’Ayas e sulle pareti glaciali del massiccio del Monte Rosa, mentre alle proprie spalle si distende l’intera conca di Gressoney, solcata dal torrente Lys.
Descrizione
0h00' 0,00km Procedere sulla stradina asfaltata che sovrasta il parcheggio e raggiungere la palina segnaletica che indica l’inizio dell’itinerario. Svoltare a destra in direzione della cascata visibile di fronte; dopo un breve tratto pianeggiante, girare nuovamente a destra per imboccare l’ampia mulattiera dell’Alta Via 1. Risalire il ripido pendio attraverso una serie di tornanti che fanno guadagnare rapidamente quota, entrando in un bosco dominato da larici (Larix decidua), con presenze sporadiche di aceri (Acer pseudoplatanus). Dopo un lungo traverso verso destra, riprendere a salire con brevi svolte, fino a raggiungere alcune panche panoramiche a quota 1.526m. Superare le panche e svoltare a sinistra lungo un tratto protetto da ringhiera: qui il bosco si dirada, offrendo un’ampia vista sulla conca di Gressoney-Saint-Jean. Proseguire fino a raggiungere uno stadel ben conservato e, poco oltre, un piccolo oratorio, situato nei pressi di un bivio (1.592m).
0h25' 0,54km Ignorare il sentiero sulla sinistra e proseguire lungo la mulattiera, affiancata da antichi muri in pietra a secco. Uscire gradualmente dal bosco e incontrare il rudere dell’alpeggio di Tschòké (1.655m), protetto da un grande roccione. Superare l’alpeggio, costeggiare un piccolo ruscello e affrontare alcuni ampi tornanti, al termine dei quali apparire, sopra le proprie teste, la pittoresca chiesetta del villaggio. Attraversare una breve fascia boscosa e immettersi nei pascoli che si estendono sotto il villaggio. Oltrepassare un secondo oratorio (1.702m) e proseguire attraverso i prati fino a raggiungere la vecchia mulattiera. Svoltare a destra: di fronte apparire i caratteristici nuclei abitativi Walser e la suggestiva cappella di Sant’Anna. Proseguire ancora per qualche minuto per raggiungere il villaggio di Alpenzù (💧) e il rifugio omonimo, situato al suo interno (1.779m).
0h45' 1,17km Dal Rifugio Alpenzù imboccare il sentiero che sale tra i pascoli in direzione nord-ovest, fino a raggiungere un alpeggio a quota 1.914m, dove il tracciato piega a destra fino a raggiungere alcuni ruderi. Percorrere la dorsale prativa portandosi al crocevia davanti all’Alpe Ondermontel (2.007m), dove prendere il sentiero in salita.
1h25' 2,16km Questo si sposta verso sinistra e, con ampie svolte nel lariceto, raggiunge la dorsale soprastante. Scavalcare la dorsale, portandosi prima sul fianco, poi su una balza rocciosa protetta da staccionate. Raggiungere un ripiano da cui si riprende a salire con tornanti fino al bivio per l’Alpe Obermontel (2.220m). Proseguire la risalita verso il centro del vallone, lasciando a destra un alpeggio molto primitivo, fino a raggiungere le costruzioni dell’Alpe Loaôche, dotata di fontana (💧). Superare un paio di torrentelli e un altro alpeggio situato nei pressi dell’impluvio del Torrente di Montil (Mòntélbach), che solca il centro dell’ampio vallone. Risalire quindi il pendio fino a un terrazzo panoramico, dove si trovano i ruderi degli alpeggi di Pinter (💧) (2.465m). Proseguire tra spazi aperti, rimontando una balza nel vallone, che progressivamente si restringe. Attraversare un falsopiano e poggiare a destra, per incrociare il canalone detritico sotto le pendici del Mont Pinter, e affrontare la rampa finale tenendosi a destra, nel punto di massima depressione fino a raggiungere il Col Pinter (2.777m), una marcata insellatura tra due vette molto panoramiche e rappresentative, il Corno Vitello a sud e la Testa Grigia a nord 3h30' 5,75km .
Il ritorno si effettua seguendo il percorso a ritroso lungo lo stesso itinerario fino al parcheggio di Tschemenoal 2h30' 5,75km .
Punti di interesse
- Tschemenoal
- Grosso Alpenzù
- Rifugio Alpenzù
- Cappella di Grosso Alpenzù
- Gressoney-Saint-Jean
Collections
Riferimenti Bibliografici
- Alte Vie della Valle d'Aosta - Martini Massimo e Zavatta Luca -