Col de Frudière, da Trino
Accesso
Lasciata l' austostrada a Pont-Saint-Martin dopo 100 m si svolta a destra, si supera un semaforo e si prosegue fino al bivio per Gressoney. Si entra in Pont-Saint-Martin e si svolta a destra imboccando la Strada Regionale 44 per la valle di Gressoney. Si percorre la strada superando Lillianes, Fontainemore, Issime e Gaby. Si prosegue fino a Pont Trenta e dopo un paio di tornanti si lascia alla propria sinista Scilère, Tanno (Zer-Tannô), la Blatta (Zer-Blattô) e Trino (Zer-Trino), dove si parcheggia in un piccolo spiazzo a destra, proprio in fronte all'impianto di depurazione delle acque fognarie dei comuni di Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-la-Trinité.
Introduzione
Il Colle di Frudiera (o Frudière) separa il monte Taf dalle anticime settentrionali del Corno Maria (Marienhorn) e del Monte Nery. La salita dalla valle di Gressoney rispetto a quella dal vallone di Graines è sicuramente meno agevole e in un ambiente severo ed aspro. La prima parte dell'itinerario è su una comoda traccia in un bosco di conifere, segue una parte su ripidi pendii erbosi e sentiero sconnesso e si conclude fra massi e sfasciumi.
Descrizione
Dopo aver attraversato la strada regionale si sale alla chiesa di Trino (Zer-Trino) (1259m), segnavia , e subito a destra si prende il ripido sentiero che si inerpica in un bosco di conifere. In una decina di minuti si giunge ad un ripiano erboso che si attraversa lungo un sentiero delimitato da lastre conficcate nel terreno a guisa di muretto. La mulattiera, a tratti lastricata, rientra nel bosco, passa accanto ad un anfratto in cui è posizionata una piastra di mettallo con un cane in rilievo (il luogo è indicato localmente come Rifugio Tovaric - probabilmente dal russo Товарищ, compagno - e, forse, dedicato alla memoria di un cane particolarmente amato), ed esce sul dosso erboso di Ronc (1441m, 0h30'). Il sentiero ora risale verso ovest un ripido pendio erboso, passa accanto ad una presa d'acqua e rientra nel bosco. Con percoso disagevole e ripido, su un sentiero stretto e assai sconnesso, si procede su accentuati pendii erbosi fra radi boschi, si traversano alcune estese zone franate (attenzione alle scariche di sassi) e si perviene a Forca (1837m, 1h35'). Si e' ormai in vista del Passo di Frudiera (o Frudière). Fra massi e sfasciumi (prestare particolare attenzione alle scariche frequenti di sassi) seguendo una modesta traccia si giunge ai ruderi di Henniciuken (Hennötschõcke) (2000 m, 2h05'). Ancora fra le pietre e con un ultima ripida salita sull' erba, aggirando un paio di lastre scivolose di roccia, si procede fino al Passo di Frudiera (2271m, 2h50'). Per completare l'escursione si consiglia di scendere, segnavia e , al vicino lago superiore di Frudière (2233 m, 0h20' fra andata e ritorno) e al modesto cocuzzolo erboso ad ovest da cui è possibile osservare anche i laghi inferiori di Frudière.
La discesa avviene lungo il medesimo itinerario percorso durante la salita: si percorre il vallone di sfasciumi fino a Forca (1837m, 1h00') e quindi, su pendii erbosi e boschi di conifere, si cala a Trino (Zer-Trino) (1259 m, 2h20').
Informazioni generali
Via: versante orientale
Segnavia:
Tipologia percorso: a/r
Periodo consigliato: luglio, agosto, settembre, ottobre
Esposizione al sole: est