Bocchetta di Campello Monti, da Rimella
Accesso
Uscire dall'autostrada A26 a Romagnano Sesia-Ghemme. Proseguire in direzione Varallo lungo la supestrada SS299. A Varallo imboccare a destra la strada per la Val mastallone e seguirla fino a Rimella.
Introduzione
L'itinerario ci porta ad esplorare una delle valli che partono da Rimella e il percorso fino alla Bocchetta di Campello Monti, che era frazione di Rimella, anche se separata da un colle impraticabile per neve diversi mesi l'anno.
Descrizione
Salendo a Rimella, ci si può fermare a visitare le frazioni lungo la strada, alcune collegate da bei ponti in pietra (le frazioni di Rimella sono 14, collocate lungo le vallate), e raggiunta la frazione Chiesa, val la pena entrare nella Parrocchiale, barocca, ritenuta una delle più sontuose della Valsesia. dedicata a San Michele, riedificata fra il 1777 e il 1780; vicino alla chiesa c'è il museo (aperto in estate nei festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16), che raccoglie reperti archeologici e cimeli sulla storia della comunità walser di Rimella. Dopo un giro nella frazione, salire con l'auto per la strada che termina nei pressi di San Gottardo e parcheggiare a destra, presso l'area attrezzata; noi abbiamo lasciato lo zaino in auto e siamo scesi a visitare la splendida frazione di San Gottardo (Rund), 1329 m, con le sue case, il suo campanile particolare, gli scorci caratteristici, e un antichissimo rascard. Dopo il giro siam tornati a riprenderci lo zaino ed attraversata la strada, ci siamo incamminati per la Colma. Dopo un breve percorso in salita incontriamo la cappella dei morti, con a fianco una lastra di pietra sotto una croce. Sulla pietra è incisa la data del 1551, che come abbiamo visto, ricorda la fine del trasporto dei morti da Campello Monti a Rimella attraverso il colle della Colma; dopo questo lunghissimo e faticosissimo peregrinare, i feretri venivano deposti in questa cappella per una sosta di preghiera prima di scendere al paese e venivano presi in carico dai rimellesi che salivano ad aspettarli. Nella cappella è affissa una bellissima lettera indirizzata a tutti coloro che salgono le montagne, e che ho fotografato perché val la pena di rifletterci... Dopo la cappella il sentiero bellissimo prosegue a mezzacosta, passando accanto a cave di beole, che servivano per la copertura dei tetti; in passato venivano portate a valle con slitte e portantine, poi con una teleferica. Incontriamo diversi alpeggi, Selle, Wan, e vi vede San Giorgio Under du Vàrch, in basso, dopo San Gottardo; in lontananza compare l'alpe Pianello, dove c'è un rifugio del CAI di Borgomanero; dall'alpe Pianello (1801 m), in mezz'ora si arriva al colle della Colma o Bocchetta di Campello Monti (1924 m). Dalla Bocchetta si gode di una bellissima vista sul Monte Rosa, che a noi è mancata per via del meteo non troppo favorevole. Ritorno per lo stesso percorso. Noi abbiamo effettuato il giro all'inizio della primavera, per cui il versante alla sinistra orografica della valle era ancora molto innevato; qualora lo si effettuasse in stagione più avanzata, il giro può divenire circolare; dall'alpe Pianello si scende all'alpe Ratte (1694 m). Quindi, continuando lungo la dorsale che separa i due corsi superiori dell'Enderwasser si giunge all'alpe Rondecca, Rundakku (1565 m). Le baite sono disposte su una selletta della dorsale e sovrastate da uno sperone roccioso. A questo punto il sentiero parte da una casa recentemente ristrutturata, scende in linea di massima pendenza ricomparendo ben visibile poco più in basso e penetra nella boscaglia ove si notano molte piante di degli uccellatori, i cui frutti non sono commestibili, ma possono essere usati per la fabbricazione di una bevanda alcolica. Attraversato il torrente, li sentiero sale alla borgata S. Giorgio, Under du Vàrch, e di qui scende a San Gottardo, Rund (1329 m).