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Bivacco Alpe Piazza, da Andalo

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A cura di:

Ultimo rilievo: 08/11/2012
Difficoltà
T4
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
232 m
Altezza di arrivo
1844 m
Dislivello positivo
1612 m
Dislivello negativo
1612 m
Tempo di andata
08h00'
Periodo consigliato
Esposizione
E W S N NW NE SE SW NNE ENE ESE SSE SSW WSW WNW NNW

Accesso

Da Milano ad Andalo lungo le statali 36 e 38; raggiungendo la via interna più alta del paese e dirigendosi verso la chiesa parrocchiale, ad un bivio si svolta a destra in direzione "Tempietto Alpini". La strada, molto ripida ma asfaltata, dopo poche curve risulta vietata ai non autorizzati. Piccolo slargo in corrispondenza del divieto di circolazione.


Introduzione

Interessante escursione ad un bivacco - posto in un locale di un alpeggio rimodernato - situato su di un dosso di inusuali caratteristiche panoramiche. Durante la salita (se si evita di percorrere la pista forestale, quando possibile) si risale la montagna lungo un "ögal", sorta di ripidissima mulattiera a sezione fortemente concava che - rivestita di ghiaccio - in inverno diventava uno scivolo per l'avvallo dei tronchi d'albero abbattuti in quota; si raggiungono maggenghi ormai diventati agglomerati di case di vacanza e alpeggi tuttora caricati. Il sentiero di ritorno, che scende in Val Lesina, pur essendo parte della GVO ( Gran Via delle Orobie) risulta poco segnalato, di difficile individuazione in alcuni tratti e da percorrersi con estrema attenzione per la continua esposizione. La discesa della val Lesina avviene lungo una splendida mulattiera e poi su pista forestale o lungo un "ögal". Alta probabilità di incontrare cervi e camosci.

Descrizione

Dal piazzale a monte di Andalo 232m si prosegue sulla strada forestale interdetta ai non autorizzati; ben presto si presenta la possibilità di scegliere la prima metà del percorso di salita: si può seguire la pista con i suoi lunghi traversi fino alla Masonaccia 1191m, oppure arrivare alla confluenza (salita 1, salita 2, discesa) di Q600m c. lungo un interessante ögal, molto integro e ben tenuto. Appena sbucati sul maggengo, nel punto più alto al confine con la foresta, si presenta la partenza di una bellissima mulattiera: la si segue lungamente per i numerosissimi tornanti, su di un percorso di lieve e costante pendenza, "lastricato" dalle radici degli abeti della foresta. Uscendo dal bosco il tratturo si fa piano ed erboso nella vastissima radura (da 1100m a 1700m circa) della casera dell'Alpe Tagliata 1573m. Nei pressi di una palina con numerose indicazioni parte un sentierino molto ripido ed escavato dal ruscellamento delle acque, che in breve va ad affiancare le stalle dell'Alpe Piazza 1732m; ancora pochi passi e si raggiunge l'ampio dosso che divide la Valtellina dal ramo orientale della Val Lesina. Lo si risale fra i larici secolari e si raggiunge la splendida conca sommitale dell'Alpe Piazza 1844m, con un laghetto e una piccola croce nel punto culminante. Nella costruzione della casera è disponibile un localino con cucina e tre brande, a scopo di bivacco d'emergenza. Per trovare il sentiero di ritorno è necessario ripercorrere il dosso terminale fino al punto in cui è stato raggiunto arrivando dall'Alpe Tagliata: le scarse tracce nell'erba iniziano presso un abbeveratoio e si avviano ad un lungo traverso discendente verso il visibile fondovalle di Lesina. Il percorso è molto delicato, poco frequentato e spesso molto esposto; i passaggi su roccia - coincidendo con l'attraversamento di valloni dirupati percorsi da ruscelli - sono sempre viscidi. [Rimangono due brevi tratti di catene corrimano in posizione superflua e ancorati a vecchi spit molto dubbi]. Muovendosi con attenzione il percorso è quasi sempre individuabile senza eccessive incertezze; unica situazione delicata è all'altezza della radura del Dosso Paglieron 1633m: non bisogna raggiungere la baita, ma, nei pressi di un abete monumentale, svoltare a sinistra nel terreno smosso dalle capre e rintracciare due segni a vernice gialla. Arrivati sul fondovalle di Val Lesina, si attraversa il torrente su di un ponte di tronchi malmessi e si raggiungono in pochi passi le grandi costruzioni della Casera Mezzana 1430m. Da qui una mulattiera lastricata si dirige ad una fittissima foresta di abeti, la discende con numerosi regolari tornanti e si porta di nuovo all'altezza del torrente; affiancate diverse briglie di contenimento delle acque, si arriva al ponte di Stavello 850m, bell'arco in pietra, che porta definitivamente sul versante orientale. La mulattiera si allarga a carrareccia e, dopo aver percorso un tratto parzialmente scavato nella roccia a picco sulla forra, raggiunge le numerose abitazioni dell'Alpe Revolido 883m. Si prosegue sulla pista che ben presto si trasforma in ögal da seguire senza alternative fino alla confluenza di Q 600m, evidenziata durante la salita. Si scende quindi fino ad Andalo lungo una delle alternative di salita.


 



Galleria fotografica

Alpe Piazza ©2012 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
La Masonaccia ©2012 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Dalla Masonaccia all'Alpe Tagliata ©2012 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Alpe Tagliata ©2012 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Stalle dell'Alpe Piazza ©2012 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Dosso dell'Alpe Piazza ©2012 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Croce dell'Alpe Piazza ©2012 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Val Lesina ©2012 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Discesa in Val Lesina ©2012 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Quasi in Val Lesina ©2012 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Mulattiera della val Lesina ©2012 Marco Bonati
© 2021 - Marco Bonati
Ci siamo stati