Bellagio, da Perlo
Accesso
Da Milano a Erba lungo la strada Valassina, poi verso Canzo, Asso, Barni e Magreglio; dopo il Passo del Ghisallo si scende verso Civenna e, fra curve e tornanti boscosi, si arriva a Perlo (frazione di Bellagio) dove si cerca faticosamente un parcheggio.
Introduzione
Gita collinare che, sempre panoramica, porta al famosissimo ed affollatissimo borgo di Bellagio: solo la meta finale è frequentata, i sentieri e le stradelle percorse sono praticamente deserti nonostante la vicinanza in linea d'aria. Il procurarsi una cartina presso la Proloco può essere molto utile nel districarsi fra i viottoli talora un po' labirintici del percorso.
Descrizione
Dalla piazza parrocchiale di Perlo si risale brevemente la provinciale e si attraversa subito il torrente su un ponte ombroso, avendo modo di osservare pozze, cascate e marmitte dei giganti parzialmente addomesticate ad uso di antichi mulini. La mulattiera acciottolata scende dolcemente fra i boschi in direzione del ramo comasco del Lario: Bellagio è già in vista verso nord, mentre si transita fra prati e vivai di tipica flora lacustre (azalee, rododendri e oleandri). Arrivati nei pressi delle prime case, si attraversa la provinciale 583 da Como, in località Villa Crella; si imbocca un acciottolato e, lungo Via al Crotto, si arriva alla Piazza S.Giovanni, proprio sul lago: dal molo si ammirano sulla sponda opposta Tremezzo, Cadenabbia e la Punta del Balbianello. Passando accanto a Villa Trotti (ex giardino acquatico tropicale), ci si dirige in Piazza Miotti (Museo degli strumenti di navigazione) e si arriva a Guggiate in Piazza Sant'Andrea (Cooperativa di pesca). Si segue con discreta salita l'acciottolato chiuso fra muri e ulivi che porta al culmine della collina di Suira, e, ad un bivio, si torna a scendere lungo Via Volta, fino ad incontrare di nuovo la provinciale nei pressi del Mausoleo della Famiglia Poldi-Pezzoli. In modo molto scenografico si percorre il viale d'invito di Villa Giulia: si tratta di un adattamento paesaggistico artificiale che unisce i due rami del Lago di Como con una prospettiva che si chiude - per così dire - sulle Grigne; passando a fianco alla romanica Santa Maria di Loppia si arriva sulla spiaggia dove sono ormeggiate le tipiche gondole lariane. Dalla darsena di Loppia ci si avvia lungo il parco di Villa Melzi e si attraversa nuovamente la provinciale per imboccare Via Vitali, che si segue fino all'acciottolato di Via del Bello che sale sul colle di Aureggio: da Piazza Redaelli, per via del Montù si scende a Pescallo, sul ramo lecchese del Lario. La salita dei Cappuccini (convento nelle vicinanze) porta sul viale principale di Bellagio; passando a fianco della Chiesa di San Giacomo, fra botteghe di lusso e hotel affollati di stranieri, ci si dirige al termine ultimo dell'escursione: il Capo Spartivento che si trova al vertice del Triangolo Lariano, in vista della Valchiavenna e dei monti di confine della Mesolcina.
Il ritorno è a grandi linee per il percorso di andata, con la possibilità di molte piccole varianti adatte ad esplorare gli antichi nuclei storici: quelli che nessun normale turista sarà mai invogliato a conoscere.
Collegamenti esterni