Relazioni Punti di interesse Ci sono stato Magazine Webcam

Monte Bianco, dal Nid d’Aigle

giancarloberetta

A cura di:

Ultimo rilievo: 25/09/2009
Difficoltà
PD
Lunghezza
0.00 Km
Quota di partenza
2372 m
Altezza di arrivo
4807 m
Dislivello positivo
2505 m
Tempo di andata
09h00'
Tempo di ritorno
05h00'
Periodo consigliato

Introduzione

Essendo la vetta più alta d’Europa è ambita da tutti gli alpinisti e, di conseguenza, anche molto frequentata avendo numerose vie di salita che la raggiungono sia dalle creste e dalle difficili vie di roccia che dai vari ghiacciai che scendono da essa. La salita, nonostante il dislivello non eccessivo, è abbastanza faticosa per la quota che gioca senz’altro un ruolo importante nello sforzo della progressione la quale però non necessita di molto impegno tecnico se non sull’aereo tratto di cresta oltre la Cabane Vallot. Il tratto più pericoloso è senz’altro l’attraversamento del “Grand Couloir”, dove cadono molte pietre, che conviene fare nel minor tempo possibile.

Descrizione

1° giorno:
da Les Houches si sale con la funivia alla stazione di Bellevue (1770m) dove si prende il trenino a cremagliera che porta al Nid d’Aigle (2372m); qui giunti ci si incammina sull’evidente sentiero che, indirizzandosi dapprima in direzione del ghiacciaio, sale a sinistra in una pietraia e poi punta, con numerosi tornanti su uno sperone di roccia, all’Aiguille du Goûter. Arrivati ad un ometto di pietre si è in prossimità del piccolo ghiacciaio di Tête Rousse e dove alla sua destra si vede il rifugio omonimo che si può raggiungere con una breve deviazione; si sale ancora per poco sulla dorsale rocciosa per attraversare più in alto il ghiacciaio ed arrivare al “Grand Couloir”, un largo canalone di neve e rocce, dove si trovano delle corde fisse per agevolarne l’attraversamento prestando molta attenzione alle frequenti cadute di pietre. Al termine del canalone si sale per tracce sullo sperone di rocce instabili e fini detriti aiutati anche da qualche corda fissa e dove, al suo termine, si trova il Rifugio Goûter.

2° giorno:
dal rifugio si cammina su un tratto in lieve pendenza arrivando alla sommità dell’Aig. du Goûter (3863 m) per proseguire sul ghiacciaio, con percorso più ripido, puntando alla larga vetta del Dôme du Gouter (4304m) che però non si raggiunge e si contorna per scendere verso la larga insellatura del col du Dôme. Da questo punto, avendo davanti l’isolotto roccioso dove è situato il rifugio Vallot 4362m), lo si raggiunge sulla traccia un po’ ripida e poi si prosegue con percorso ora in cresta sempre su pendenze sostenute; si risalgono le due punte rispettivamente della Grande Bosse (4513m) e della Petite Bosse (4543m) e si passano di fianco sulla sinistra gli affioramenti rocciosi della Tournette (4677m). La vetta, ormai vicina, si raggiunge con percorso aereo sulla sottile cresta che arriva alla cuspide sommitale. 

Galleria fotografica

© 2021 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
© 2009 - Giancarlo Beretta
Ci siamo stati
leverogne

A cura di:

Monte Bianco, dal Nid d’Aigle
mercoledì 06 luglio 2011

Monte Bianco

saliti in vetta dalla via normale francese - refuge du Goutersaliti in vetta dalla via normale francese - refuge du Gouter
-->
Accedi per postare