Aiguille du Midi, Arête des Cosmiques
Accesso
Lasciata l'autostrada all'uscita di Courmayeur si attraversa il Tunnel del Monte Bianco. All'uscita in Francia si seguono le indicazioni per Chamonix e per la funivia dell'Aiguille du Midi.
Introduzione
Bella cresta senza pericoli oggettivi. Salita che si può effettuare anche in giornata prendendo una delle prime cabine della funivia che parte da Chamonix: la prima corsa è alle 6.30 (attenzione che in piena stagione si può trovare coda già prima delle 5 di mattina). Qui viene descritta la salita in due giorni perché volendo si può, pernottando al Rifugio des Cosmiques ed approfittando della comodità della funivia, abbinare questa salita ad una delle innumerevoli altre fattibili nelle vicinanze il giorno seguente.
Descrizione
1° Giorno
Dall'Aiguille du Midi (3795 m), stazione superiore della funivia da Chamonix, si seguono le indicazioni per la Vallée Blanche , si esce dalla galleria di ghiaccio e roccia e si scende per la nevosa ed aerea cresta. Seguendo le numerose tracce si raggiunge a destra il pianoro del ghiacciaio, si costeggia sempre verso destra la base della parete Est dell'Aiguille du Midi e delle successive rocce, quindi si sale sempre per un'evidente traccia al Rifugio des Cosmiques (0h45'). Il Rifugio è custodito e dispone di 120 posti letto con prenotazione consigliata (visto l'affollamento) al numero di tel. 50544016.
2° Giorno
Dal rifugio si raggiunge l'evidente e vicino Col du Midi (3532 m) e si contornano dal versante della Vallée Blanche le rocce inferiori della cresta sud-sud-ovest e si guadagna la cresta al passaggio del Col du Midi dove essa si raddrizza improvvisamente. Forzare direttamente il primo risalto (II) per raggiungere il primo gendarme alla quota di circa 3700m.
Seguire quindi fedelmente il filo di cresta, dapprima nevosa ed in seguito rocciosa, fino ai piedi di una grossa torre verticale. La si contorna dal versante ovest, quindi si segue la cresta fino a raggiungere la base di una nuova torre rocciosa che si contorna dal versante est. In seguito la cresta si raddrizza con un grande risalto che si scala per una serie di fessure dal fianco ovest (III). Si prosegue sul filo e si raggiunge una evidente placca; la si supera (III) ed al suo termine si giunge in vetta.