Whymper, Carrel & company

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Ritratto di massimo
massimo

Si tratta di un libro di grande formato, trilingue (italiano, francese, inglese), assolutamente unico e proprio per questo di difficile classificazione.

Di certo è facilmente comprensibile: è la raccolta di 400 fotografie scattate sulla vetta del Cervino e raggruppate secondo le loro affinità. Tutti gli amanti della montagna, e del Cervino in particolare, vi troveranno qualche scatto particolarmente interessante: chi è portato alla storia vedrà i volti di vecchie guide e di clienti illustri come la regina Maria José; chi si documenta sui "grandi" sarà accontentato dai click che raffigurano personaggi come (citiamo a caso) Giusto Gervasutti, Achille Compagnoni, Luigi Carrel detto il Carrellino, Gaston Rebuffat. Altre foto sono in un certo senso "d'autore", dato che sono state scattate da mani illustri nel campo dell'alpinismo: prima fra tutte quella che raffigura la guida Joseph Gaspard e Mario Piacenza. Ad immortalarli fu Jean-Joseph Carrel, dopo che insieme avevano compiuto la prima salita della cresta del Furggen. Non mancano comunque gli scatti di Maurizio Bich, Gabriele Boccalatte e del già nominato Mario Piacenza. Per quanto riguarda invece eventuali citazioni di protagonisti degli ultimi decenni, avremmo solo l'imbarazzo della scelta e la certezza di far torto a molti elencandone solo alcuni. Possiamo dire senza timore di smentita che chiunque abbia frequentato il Breuil con una certa continuità, turista o valdostano, vi ritroverà dei volti familiari; per molti poi sarà un flash sui bei tempi andati. Qualcuno ritroverà amici ormai scomparsi, altri vedranno volti sconosciuti, ma rivedranno attrezzi ed abiti da tempo fuori moda: ricorderanno di averli posseduti praticamente identici, e di averci percorso i più bei sentieri della propria modesta carriera di alpinista. Una simile imponente galleria fotografica si conclude con due atti/scatti dovuti: Bruno Brunod, che nel settembre del 1997 ha stabilito il record di velocità sul percorso Breuil-vetta del Cervino-Breuil in 3 ore e 14 minuti, compiendo una straordinaria prestazione atletica, ma pugnalando alle spalle quanti fanno della scalata a quella vetta uno dei momenti più intensi della propria vita. E proprio a costoro è dedicato l'ultimo spazio del volume: è lasciato in bianco perché ognuno possa incollarci la propria foto, sia che già abbia "fatto" il Cervino, sia che, di certo, un giorno lo "farà".