Uja di Ciamarella
Introduzione
L’Uja di Ciamarella, con i suoi 3676 metri, rappresenta la vetta più elevata delle Valli di Lanzo, collocandosi al confine tra Piemonte (Italia) e la Haute Maurienne (Francia), nelle Alpi Graie meridionali. La sua imponente mole domina paesaggi di grande suggestione, offrendo un punto panoramico privilegiato su numerose cime alpine, dal Gran Paradiso al Monte Rosa, distinguendosi per un profilo possente e glaciale, particolarmente marcato sul versante settentrionale. Nota per essere una montagna frequentata dagli alpinisti, la Ciamarella deve parte del suo fascino sia all’eccezionale ricchezza geologica che alla presenza di estesi ghiacciai e aree di pascolo d’altitudine, con ambienti che mutano rapidamente da praterie alpine a regni minerali di roccia e ghiaccio.
Descrizione
La storia esplorativa della vetta si intreccia alle prime attività di rilevamento topografico delle Alpi piemontesi. La prima ascensione documentata risale infatti al 31 luglio 1857 a opera dell’ingegnere Antonio Tonini e dell’assistente Ambrosini, incaricati di realizzare rilevamenti cartografici. Il carattere prettamente “alpinistico” della conquista si manifesta dieci anni più tardi, il 17 agosto 1867, quando il conte Paolo Ballada di Saint Robert, con G.B. Abbà, D. Aimo e la guida Antonio Castagneri di Balme, raggiunse la cima lungo il versante sud-ovest. La vetta fu infine teatro, a fine Ottocento, delle prime imprese femminili sulle Alpi occidentali e di spettacolari traversate invernali: la prima ascensione invernale si deve a Adolfo Kind, G.B. e R. Vaccarone, Paolo e Guido Rey e J. e S. Rey il 21 marzo 1896.
I versanti della Ciamarella raccontano una geografia complessa: quello meridionale, relativamente accessibile, accoglie la via normale italiana attraverso la vasta conca glaciale del Pian Gias, oggi molto ridotto a causa del ritiro dei ghiacci. Il versante settentrionale è invece segnato dalle spettacolari morene e dai resti dei ghiacciai Tonini e Ciamarella. Il substrato geologico è costituito da gneiss e micascisti, tipici delle Alpi Graie, e l’ecosistema ospita una fauna alpina varia, tra cui camosci, stambecchi e numerose specie di rapaci. Il clima è tipico delle alte quote subalpine, con periodi migliori per la salita da giugno a settembre: si consiglia attenzione alle condizioni nevose residue a inizio stagione e alle tipiche nebbie che possono insistere sulle creste.
Il toponimo “Ciamarella” richiama il dialetto locale e deriva dal nome di un alpeggio situato nei pressi della montagna; la radice “cià” o “tcha” è spesso riferita a luoghi di pascolo o costruzioni legate alla pastorizia, mentre il suffisso “marella” sembra riflettere una proprietà o un antico riferimento familiare. Il ruolo della montagna nella cultura locale è sottolineato da leggende e tradizioni legate alla pastorizia, oltre che dalla sua importanza per l’identità delle comunità di Balme e del versante savoiardo. La Ciamarella compare anche nella letteratura e nell’iconografia alpinistica piemontese come simbolo di una frontiera naturale e di un terreno di incontro tra la cultura italiana e quella francese.
Salire alla Ciamarella è oggi possibile prevalentemente per la via normale dal Pian della Mussa, classificata F (Facile) secondo la scala alpinistica, con partenza dall’ampia conca e pernottamento consigliato al Rifugio Bartolomeo Gastaldi (2659 m). L’itinerario segue il sentiero fino al Pian dei Morti e poi al Pian Gias, per risalire infine la morena e il ghiacciaio, ove occorre prestare attenzione a tratti esposti e a possibili cornici nevose, specie a inizio stagione. Esistono inoltre numerose vie alpinistiche di maggior impegno su creste e pareti, tra cui spicca il percorso per la cresta nord e vari itinerari sulla parete nord-orientale, con difficoltà notevoli (PD-AD/AD+), oltre alle traversate verso la Punta d’Arnas e il Monte Bessanetto.
Sul versante italiano i principali punti d’appoggio sono il Rifugio Gastaldi (2659 m), punto di partenza ideale per la via normale e base alpinistica di riferimento per le salite più tecniche. Il periodo consigliato per la salita va da metà giugno a metà settembre. In estate la zona è soggetta ad affollamento nei fine settimana.
Informazioni
Quota: 3676m
Nome alternativo: -
Gruppo montuoso: Gruppo Ciamarella-Mondrone
Prima ascensione: 31 luglio 1857
Primi salitori: Antonio Tonini e Ambrosini
Prima ascensione invernale: 23/01/1877
Primi salitori in invernale: Luigi Vaccarone, Antonio Boggiatto, Costantino Nigra, Antonio Castagneri