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Pontey

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Ultima visita: 20/04/2024

Accesso

Pontey è un comune situato in Valle d’Aosta, raggiungibile attraverso diverse modalità di trasporto. Gli aeroporti più vicini sono l’Aeroporto di Torino-Caselle (circa 90 km) e l’Aeroporto di Milano-Malpensa (circa 150 km), entrambi collegati alla regione tramite autostrade e servizi di trasporto pubblico. La stazione ferroviaria principale di riferimento è quella di Châtillon-Saint-Vincent, lungo la linea Aosta-Ivrea-Torino, da cui è possibile proseguire con autobus locali o mezzi privati.

L’accesso stradale avviene principalmente tramite l’Autostrada A5 Torino-Aosta, con uscita a Châtillon/Saint-Vincent. Da qui, si prosegue lungo la strada statale SS26 della Valle d’Aosta, che collega i principali centri della regione. La rete viaria provinciale è ben mantenuta e permette di raggiungere Pontey attraverso strade secondarie come la strada regionale SR10, adatte a mezzi privati e servizi di trasporto pubblico.

Per informazioni aggiornate su orari e percorsi, consultare i siti ufficiali di:

Introduzione

Adagiato sulla destra orografica della Dora Baltea, in un tratto della media Valle d’Aosta noto localmente come “envers” per la limitata esposizione solare invernale, Pontey è un piccolo comune montano che si estende su un territorio di circa 16 km², a poco più di venti chilometri da Aosta. Pur di dimensioni contenute, Pontey conserva un’identità solida, legata tanto alla sua posizione geografica — ai piedi delle montagne del massiccio del Monte Avic — quanto alla memoria di un passato minerario e rurale ancora leggibile nelle architetture dei villaggi e nei segni lasciati dall’uomo sul paesaggio. Le sue frazioni sparse, i resti delle miniere in Valmeriana, le chiesette votive e la sobrietà della vita quotidiana offrono un'immagine autentica di un’area che ha mantenuto forti radici culturali e ambientali.


Descrizione

Il territorio di Pontey è variegato e in parte selvaggio, salendo dai 455 metri del fondovalle sino ai 2922 metri delle cime che ne delimitano il confine superiore, tra le quali spiccano i versanti del Monte Barbeston e del Monte Avic. La presenza della Dora Baltea segna il confine a sud, mentre la montagna, con le sue vallette laterali come la Valmeriana, caratterizza la parte più elevata, testimoniando il legame stretto tra la comunità e il suo ambiente alpino. Villaggi come Lassolaz, Clapey, Prelaz o Torin punteggiano il pendio, ciascuno con elementi distintivi che ne raccontano la storia e la vita passata: forni comunitari, cappelle, rascard in legno e pietra, tracce di un’architettura spontanea e funzionale.
Sul piano storico, Pontey presenta tracce d’insediamento umano risalenti alla protostoria, come suggeriscono i ritrovamenti archeologici di tombe e manufatti metallici. In epoca medievale, il territorio fece parte dei domini della Signoria di Châtillon, passando poi sotto il controllo degli Challant, che ne segnarono profondamente l’assetto feudale. Le vicende successive, tra cui la momentanea acquisizione da parte dei Madruzzo e la successiva restituzione agli Challant di Fénis, riflettono la frammentazione nobiliare tipica delle valli alpine, mentre la storia più recente è segnata dallo sfruttamento minerario e dall’emigrazione lavorativa.
L’economia attuale di Pontey si fonda su piccole attività agricole, l’allevamento e l’utilizzo di una cava di serpentino, pietra tipica della zona. Il pendolarismo verso i centri vicini, come Châtillon o Saint-Vincent, e persino verso il Piemonte, integra il tessuto occupazionale. Le attività tradizionali sopravvivono in forma ridotta, ma continuano a rappresentare un patrimonio identitario, legato anche alla produzione locale e alla cura del territorio.
La dimensione culturale di Pontey si coglie nelle sue feste religiose e nel patrimonio ecclesiastico. La parrocchiale di San Martino, edificata nel 1764 a Lassolaz, custodisce arredi sacri di pregio, tra cui un crocifisso ligneo quattrocentesco e una croce astile medievale. Non meno rilevanti sono le cappelle rurali, come quella dell’Addolorata a Torin e quella dell’Esaltazione della Croce a Vallerod, piccole testimonianze di devozione popolare spesso accompagnate da decorazioni pittoriche o iscrizioni lapidee. Anche le tracce della cultura materiale sono visibili in costruzioni come il forno di Clapey, con la sua curiosa forma trapezoidale e il portale in pietra ollare, forse ricavato da una macina antica.
Dal punto di vista escursionistico, Pontey è un comune da scoprire con passo lento. La sua rete di sentieri, spesso poco frequentati, attraversa boschi, pascoli e aree un tempo minerarie come la Valmeriana. Qui, tra i ruderi di forni e imbocchi di gallerie, si legge la memoria di un’economia di montagna dura e ingegnosa. L’escursionismo a Pontey ha anche un valore culturale, poiché attraversa villaggi ormai quasi disabitati e paesaggi che raccontano l’adattamento umano all’ambiente alpino. Le salite verso il Monte Barbeston o i percorsi che si raccordano con quelli del Parco naturale del Mont Avic offrono un’immersione nella natura più autentica della media Valle.

Informazioni

Superficie: 15.97 km²
Altitudine: 526m
Maggior elevazione:  2.922m - Mont Ruvi
Numero abitanti: 588 (al 31.12.2024)
Nome in dialetto: Pontey
Nome abitanti: Pontesans
Santo Patrono: San Martino, festeggiato l'11 novembre
Comuni confinanti: Chambave, Champdepraz, Châtillon, Saint-Denis
Sito internet: www.comune.pontey.ao.it

Beni culturali

Territorio

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