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Parco delle Dolomiti Bellunesi

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Ultima visita: 27/10/2025

Accesso

Il Parco è raggiungibile da Belluno, Feltre o Agordo tramite le principali statali e regionali (SS50, SS203 e SR348). Le stazioni ferroviarie più vicine si trovano a Feltre e Belluno, da cui partono servizi di autobus verso i centri di ingresso al Parco (Sospirolo, Valle del Mis, Agordo e Longarone). I punti informativi e i centri visita principali sono situati a Pedavena, Feltre e Santa Giustina.

Introduzione

Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi si trova nel settore meridionale delle Dolomiti, in provincia di Belluno, nel Veneto. Istituito con Decreto Ministeriale il 20 aprile 1990 e operativo dal 1993, l’Ente Parco tutela un’area di poco più di 31.000 ettari estesa tra le valli del Cismon e del Piave, comprendendo i gruppi delle Vette Feltrine, dei Monti del Sole, della Schiara e del Prampèr. Include territori di quindici comuni – tra cui Belluno, Feltre, Val di Zoldo, Longarone, Sospirolo, Gosaldo e Agordo – e fa parte, dal 2009, della sezione UNESCO “Pale di San Martino – San Lucano – Dolomiti Bellunesi – Vette Feltrine”, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità.​


Descrizione

L’istituzione del Parco risponde alla necessità di conservare un’area montana di elevato valore naturalistico, dove la scarsa antropizzazione ha permesso la sopravvivenza di ambienti alpini intatti, ricchi di biodiversità. Il territorio alterna altipiani carsici, valloni selvaggi, pareti calcaree e forre profonde, in un mosaico di paesaggi che spazia dai prati fioriti d’alta quota alle antiche faggete e alle mughete. Le cime principali – tra cui la Schiara (2.565m), il Pizzocco e il Pavione – dominano dall’alto valli e altipiani, mentre la morfologia complessa rivela tracce evidenti di antichi processi glaciali e carsici, testimonianze della lunga evoluzione geologica dell’area.​
La flora del Parco conta oltre 1.400 specie, con numerosi endemismi dolomitici. Tra questi spiccano la campanula di Moretti (Campanula morettiana), emblema del Parco, e la scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus), una delle orchidee più rare d’Europa. Le escursioni altitudinali e la varietà dei suoli determinano un’elevata diversità vegetale: ai piani inferiori dominano faggete e peccete, mentre più in alto si sviluppano i pascoli alpini, le ghiaie e le praterie d’altitudine. Sul piano faunistico il Parco ospita oltre 115 specie di uccelli, 20 specie di anfibi e rettili, oltre 3.000 camosci e più di 2.000 caprioli, nonché rapaci come l’aquila reale, il gufo reale e il falco pellegrino. Tra i grandi carnivori si segnalano occasionali presenze di lince e orso bruno, simboli del ritorno naturale di specie un tempo estinte nella regione.​
Accanto ai valori naturalistici, il Parco conserva testimonianze di un’antica relazione tra uomo e ambiente. Le malghe, i terrazzamenti e i sentieri storici testimoniano secoli di pastorizia e sfruttamento forestale, oggi rivalutati in chiave sostenibile. L’Ente Parco promuove iniziative di ricerca e di educazione ambientale e favorisce forme di turismo responsabile. I percorsi escursionistici superano i 200 km e includono tratti dell’Alta Via n.1 delle Dolomiti e itinerari di grande interesse naturalistico come la Val Falcina, la Val di Canzoi e i Piani Eterni. Alcuni dei rifugi più frequentati – come Pian de Fontana, Pramperet e Vazzoler – costituiscono basi ideali per osservare l’ambiente dolomitico e la sua eccezionale biodiversità.

Informazioni

Anno di istituzione 1990
Organismo di gestione Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Superficie 31.512 ha (315 km²)
Altitudine minima/massima 400 m – 2565 m
Maggior elevazione Monte Schiara (2565 m)
Comuni interessati Belluno, Feltre, Longarone, Val di Zoldo, Agordo, Sospirolo, Cesiomaggiore, San Gregorio nelle Alpi, Gosaldo, Sedico, Rivamonte Agordino, La Valle Agordina, Santa Giustina, Pedavena, Ponte nelle Alpi
Sito web ufficiale www.dolomitipark.it