Ghiacciaio di Vofrède

Introduzione
Nascosto tra le pieghe più alte della Valtournenche, il Ghiacciaio di Vofrède si estende sul versante settentrionale del Mont Rous, una vetta di 3.241 metri situata nelle Alpi Pennine. Questo ghiacciaio, sebbene meno noto rispetto ad altri della regione, offre un esempio significativo delle trasformazioni in atto nell'ambiente alpino.
Descrizione
Il Ghiacciaio di Vofrède si presenta come un piccolo apparato glaciale, caratterizzato da una morfologia di tipo vallivo, con una lingua che si estende lungo un vallone incassato. La sua esposizione a nord-est contribuisce a preservare il ghiaccio durante i mesi estivi, ma non lo rende immune agli effetti del riscaldamento globale. Le osservazioni condotte nel 1928 dal Comitato Glaciologico Italiano già evidenziavano un innevamento scarso, nonostante l'esposizione favorevole. Più recentemente, nel 2010, ulteriori controlli hanno confermato la tendenza al ritiro del ghiacciaio.
L'ambiente circostante il ghiacciaio è caratterizzato da una flora e fauna adattate alle condizioni estreme dell'alta montagna. Specie vegetali pionieristiche e animali come il camoscio e la marmotta popolano queste altitudini, mentre l'aquila reale sorvola spesso i cieli sopra il ghiacciaio.
Dal punto di vista escursionistico, il Ghiacciaio di Vofrède è accessibile attraverso la via ferrata Col Vofrède, un itinerario che parte dalla località Perrères e risale il vallone del Créton. Questo percorso, che richiede un buon allenamento e l'uso di attrezzatura adeguata, offre panorami spettacolari sul ghiacciaio e sulle vette circostanti, come il Cervino e il Monte Rosa. Il percorso prosegue fino al Colle di Vofrède e, per i più esperti, fino alla vetta del Mont Rous.
Il Ghiacciaio di Vofrède rappresenta non solo una meta per gli appassionati di montagna, ma anche un indicatore delle dinamiche climatiche in atto nelle Alpi. Il suo monitoraggio continuo contribuisce alla comprensione dei processi di ritiro glaciale e delle implicazioni ambientali ad esso associate.